Un’importante iniziativa è stata avviata a Civitavecchia per combattere lo spreco alimentare e sostenere le famiglie in difficoltà. Il nuovo Protocollo d’Intesa firmato dalla Direzione territoriale Lazio e Abruzzo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Costa Crociere, Croce Rossa Italiana, ASL Roma 4 e Ministero della Salute, è frutto di una proposta avanzata dal Rotary Club locale. Attraverso questo accordo, si mira a recuperare alimenti non utilizzati da navi da crociera e destinarli a chi ne ha bisogno.
Obiettivi del protocollo
L’obiettivo principale del Protocollo d’Intesa è ridurre gli sprechi alimentari generati dalle crociere, consentendo un esempio concreto di solidarietà nella gestione delle risorse. Grazie al contributo dei vari enti coinvolti, nell’arco di sette mesi sono stati distribuiti ben 2.500 chili di generi alimentari a famiglie bisognose di Civitavecchia. Questa operazione non solo rappresenta un atto di responsabilità sociale, ma serve anche a limitare i danni ambientali causati dagli scarti alimentari, enfatizzando l’importanza del riutilizzo dei prodotti.
La Croce Rossa Italiana ha svolto un ruolo cruciale in questo processo, facendo da ponte tra i donatori e le famiglie in difficoltà. L’iniziativa può essere considerata un esempio di come le sinergie tra privato e pubblico possano portare benefici tangibili alla comunità, migliorando la qualità della vita di molte persone.
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Procedura di gestione delle derrate
Per facilitare e velocizzare le operazioni di sbarco delle derrate alimentari e la loro uscita dagli spazi doganali, l’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia ha adottato procedure specifiche. Questa tempestività è fondamentale per garantire che gli alimenti arrivino freschi a destinazione, riducendo il rischio di deterioramento. I dettagli di queste procedure si concentrano su un approccio organizzato e strutturato, volto a massimizzare l’efficacia del recupero e della distribuzione delle risorse alimentari.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli conferma così il proprio impegno a promuovere iniziative di solidarietà, supportando operatori economici e organizzazioni non profit nel rafforzamento di un sistema di distribuzione che sia utile e responsabile.
Impatto sociale e ambientale
L’operazione ha anche un significato ecologico, poiché ridurre lo spreco di cibo ha un impatto diretto su questioni legate alla sostenibilità ambientale. Infatti, il recupero di alimenti che altrimenti sarebbero stati scartati permette di affrontare non solo il problema della fame nella comunità, ma anche di diminuire la pressione sulle risorse naturali. Donare cibo a chi ne ha bisogno è un passo verso un sistema alimentare più equo e meno inquinante.
In questo contesto, il Protocollo rappresenta un modello replicabile in altre realtà, dove il microcosmo della donazione possa estendersi oltre le frontiere nazionali. L’alleanza formata dalle diverse entità coinvolte evidenzia l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per affrontare sfide comuni, migliorando la vita di molte persone e promuovendo un ambiente più sano.