La riconversione dello stabilimento ex Whirlpool di via Argine a Napoli segna un nuovo passo con la firma di un accordo tra Italian Green Factory, parte del gruppo Tea Tek, e il ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’intesa rappresenta l’ultimo ostacolo formale prima dell’approvazione definitiva del contratto di sviluppo, che porterà Invitalia a entrare nel capitale sociale della nuova realtà produttiva. Un’operazione che punta a restituire occupazione e nuova vita a un’area industriale ferma da anni.
Firma dell’accordo di sviluppo e ruolo del ministero delle imprese e del made in italy
Il 2025 porta una svolta significativa per l’ex stabilimento Whirlpool di Napoli con la firma dell’accordo tra Italian Green Factory e il ministero delle imprese e del Made in Italy . Questo passaggio ufficiale anticipa la fase finale prima che Invitalia approvi e sottoscriva il contratto di sviluppo, segnando un impegno pubblico-privato concreto sul territorio.
Le dichiarazioni di felice granisso
Felice Granisso, CEO di Tea Tek e Italian Green Factory, ha sottolineato l’impegno del ministero e l’efficienza della struttura Invitalia, che ha rispettato i tempi previsti per garantire questa intesa. Ha ringraziato il ministro Adolfo Urso per l’attenzione continua riservata a questa iniziativa e ha lodato l’unità di crisi del ministero per la convocazione del tavolo tecnico del 2 luglio. In quell’incontro si farà il punto sull’avanzamento dell’investimento.
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Granisso ha inoltre indicato come decisivo l’esito di quella riunione per l’approvazione del fondo di salvaguardia, strumento necessario per far entrare Invitalia nella compagine azionaria di Italian Green Factory. Una mossa che, una volta ufficializzata, darà il via libera alla fase operativa della riconversione.
Dettagli sull’investimento e attività produttive nella fase iniziale
L’accordo firmato sblocca risorse pubbliche che finanzieranno la trasformazione dell’area precedentemente occupata da Whirlpool, chiusa dal 2020. Il progetto prevede un investimento totale di 92 milioni di euro, suddivisi in 29 milioni di euro di contributi a fondo perduto e una parte attraverso finanziamenti agevolati.
L’impegno economico punta a ridefinire completamente la destinazione produttiva di questo spazio e a favorire il rilancio industriale del territorio partenopeo. La roadmap industriale segue i tempi prestabiliti e nel mese di luglio inizieranno le prime attività nel sito temporaneo di Acerra.
Prima fase di attività e riassorbimento occupazionale
Qui verranno impiegati i primi 25 ex lavoratori Whirlpool, che dal novembre 2023 hanno già cominciato un percorso formativo sotto l’egida di Italian Green Factory. Questo passaggio rappresenta un segnale concreto di riassorbimento occupazionale e di riattivazione produttiva.
La nuova realtà non si limiterà a riaprire una fabbrica: mira a ricostruire un tessuto lavorativo stabile, partendo da un gruppo di ex dipendenti che hanno conservato competenze e know-how specifici.
Prospettive per il territorio di napoli e il futuro prossimo
La riapertura dello stabilimento ex Whirlpool a Napoli si lega a una richiesta diffusa di lavoro e sviluppo che la città attende da tempo. Granisso ha evidenziato che con l’avvio operativo previsto per luglio questa speranza assume concretezza.
Oltre al ricollocamento dei lavoratori, l’intervento darà nuovo slancio a una zona colpita dalla chiusura dell’impianto, restituendo prospettive economiche e sociali. La riconversione interessa non solo la riapertura del sito ma anche la modernizzazione degli impianti, in linea con tecnologie e necessità attuali.
Ruolo di invitalia e prossime scadenze
La partecipazione di Invitalia, garantita dall’entrata nel capitale di Italian Green Factory, rappresenta uno snodo cruciale. Rassicurazioni arrivano dal ministero e dai soggetti coinvolti, impegnati in modo visibile a rispettare scadenze e accordi.
Il tavolo tecnico convocato per il 2 luglio sarà in grado di fornire indicazioni concrete su tutti i passaggi rimasti aperti. Da questa riunione dipenderà lo sblocco definitivo delle risorse e l’avvio in tempi brevi della produzione industriale. Il cammino verso una riconversione completa è segnato da passaggi precisi, ognuno fondamentale per riportare occupazione e attività in questo pezzo di Napoli.