Protocollo a catanzaro per una movida sicura coinvolge gestori locali e forze dell'ordine

Protocollo a catanzaro per una movida sicura coinvolge gestori locali e forze dell’ordine

A Catanzaro il prefetto Castrese De Rosa firma un protocollo con forze dell’ordine, sindaci e associazioni per garantire sicurezza e legalità nella movida estiva 2025 lungo la costa calabrese.
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A Catanzaro è stato firmato un protocollo d'intesa tra autorità, forze dell'ordine e gestori di locali per garantire sicurezza e legalità nella movida estiva 2025 lungo la costa calabrese, con controlli potenziati e campagne di sensibilizzazione rivolte soprattutto ai giovani. - Gaeta.it

Una nuova intesa è stata firmata a Catanzaro per affrontare le criticità legate all’intrattenimento estivo, coinvolgendo direttamente i gestori dei locali pubblici e delle discoteche con le autorità locali. L’accordo punta a prevenire comportamenti illegali e garantire la sicurezza nelle zone più frequentate della costa calabrese durante la stagione estiva 2025. La collaborazione tra forze dell’ordine, amministrazioni comunali e associazioni di categoria si propone di migliorare la qualità della movida, con particolare attenzione ai rischi connessi al consumo di alcol, specie tra i giovani.

La firma del protocollo a catanzaro e le parti coinvolte

Il 5 maggio 2025 a Catanzaro si è svolta una cerimonia ufficiale durante la quale il prefetto Castrese De Rosa ha sottoscritto un protocollo d’intesa con i rappresentanti delle Forze di polizia, i sindaci e i comandanti delle polizie locali dei comuni rivieraschi calabresi. Non hanno fatto mancare la loro presenza neppure il presidente della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e i vertici delle associazioni di categoria: Fipe Confcommercio, Silb Confcommercio e Confesercenti Calabria. Tutti soggetti hanno accettato impegni condivisi per coordinare azioni comuni sul fronte della prevenzione durante la stagione estiva, in particolare nel periodo della movida notturna, quando i rischi di illegalità e incidenti tendono ad aumentare.

Questo accordo nasce da una necessità evidente. I comuni rivieraschi devono preservare un ambiente sicuro per cittadini e turisti, evitando che l’intrattenimento si trasformi in terreno fertile per episodi di violenza o abuso di sostanze. L’intesa fa leva sulla collaborazione diretta con i gestori dei locali, ponendoli al centro di un sistema di controlli e norme condivise, attraverso un percorso in cui la responsabilità sociale diventa punto chiave. Allo stesso tempo istituzioni e associazioni si impegnano a sostenere e premiare chi rispetta regole stringenti di sicurezza.

Mirare alla cultura della legalità per difendere i giovani e migliorare la sicurezza

Uno dei nodi principali del protocollo riguarda la crescita della cultura della legalità tra i frequentatori dei locali, con particolare riguardo ai più giovani. Le associazioni di categoria, in collaborazione con gli enti locali, avranno il compito di organizzare campagne informative nelle scuole delle zone interessate. L’obiettivo è prevenire comportamenti a rischio in modo diretto, educando gli studenti a riconoscere e rifiutare atteggiamenti pericolosi legati all’alcol o a dinamiche di gruppo aggressive. Si farà leva sul coinvolgimento precoce, per evitare che l’estate si trasformi in un periodo di pericoli evitabili.

All’interno dei locali, i gestori avranno il compito di rendere concreto questo impegno, adottando codici di autoregolamentazione che definiscono il comportamento degli avventori. Questi codici dovranno essere pubblicizzati con trasparenza, anche attraverso i siti web dei locali e con affissioni all’ingresso, così da chiarire immediatamente le regole di convivenza civile e di sicurezza. Anche l’introduzione di premi e riconoscimenti per chi rispetta scrupolosamente le norme vuole spingere verso un sistema in cui il rispetto delle regole sia anche un vantaggio competitivo per i locali più attenti.

Potenziare i controlli con tecnologie e formazione specifica

Uno degli aspetti pratici del protocollo riguarda l’innalzamento degli standard di controllo. I locali dovranno dotarsi di impianti di videosorveglianza posti sia all’interno che negli spazi esterni, per monitorare in tempo reale eventuali situazioni di pericolo o illegalità. Si prevede anche l’installazione di rilevatori del tasso alcolemico, strumenti utili a frenare la somministrazione di bevande a chi ha già superato il limite di sicurezza.

Per garantire una presenza efficace, sarà ampliata l’illuminazione delle aree esterne ai locali, permettendo così un’identificazione più semplice di situazioni sospette. La formazione del personale diventa un altro passaggio chiave: verrà individuata una figura precisa, quella del “referente per la sicurezza”, incaricata di mantenere un collegamento diretto con le forze dell’ordine. Questa persona avrà il compito di segnalare rapidamente eventuali criticità e facilitare l’azione delle autorità durante le serate più intense.

Il protocollo contiene anche misure rigorose contro la somministrazione di alcol ai minori. L’idea è evitare comportamenti che possono mettere a rischio la salute e la sicurezza dei più giovani, intervenendo direttamente sia sulle regole interne al locale sia sui controlli esterni.

Il ruolo del prefetto e la strategia di collaborazione con gli operatori

Il prefetto Castrese De Rosa ha sottolineato che la finalità ultima è diffondere una formula di divertimento responsabile. Secondo lui l’intesa vuole prevenire situazioni pericolose o illegali all’interno e nelle immediate vicinanze dei locali interessati dalla movida. Questo approccio nasce dall’idea di rafforzare la rete di collaborazione tra gestori e forze dell’ordine. La tempestiva segnalazione di problemi potrà evitare escalation e consentire interventi mirati.

Un altro elemento evidenziato riguarda la creazione di un circuito virtuoso tra gli operatori, basato su standard precisi di sicurezza e rispetto delle regole. Al settore dell’intrattenimento notturno si vuole garantire un sistema di reputazione positiva, che premi chi si impegna concretamente a mantenere ordinati i propri spazi e prevenire episodi illegali.

La strategia mette al centro la prevenzione e il coordinamento. L’intesa mira ad affiancare all’attività di controllo tradizionale anche un lavoro di sensibilizzazione e responsabilizzazione, in un momento in cui la movida è uno dei fenomeni sociali più rilevanti nella costa calabrese, con notevoli implicazioni per la sicurezza pubblica.

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