Durante l’udienza settimanale di Papa Francesco, un momento inaspettato di contestazione ha animato l’assemblea. Due attiviste di PETA hanno manifestato il loro dissenso contro la corrida, sventolando cartelli e indossando magliette, attirando l’attenzione sulla questione della sofferenza animale in un contesto di celebrazioni religiose. Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla posizione della Chiesa cattolica riguardo al trattamento degli animali e alla violenza legata a certe tradizioni culturali.
Una contestazione al Santo Padre
La manifestazione delle attiviste
Durante l’udienza di mercoledì scorso, due donne hanno deciso di mettere in luce la loro protesta contro la corrida, esprimendo un messaggio che riporta un forte richiamo alla sensibilità verso gli animali. Le attiviste, vestite con t-shirt su cui era scritto “stop alla benedizione della corrida”, hanno sollevato sopra le loro teste cartelli recanti la scritta “la corrida è peccato”. Con questo gesto, hanno cercato di richiamare l’attenzione di Papa Francesco e dell’uditorio presente, per spingere la Chiesa cattolica a prendere una posizione fermamente contraria a questa pratica.
Nonostante il loro gesto fosse pacifico, le attiviste sono state prontamente accompagnate verso l’uscita, senza però suscitare una reazione nel Papa, che ha proseguito con il suo discorso senza fermarsi sull’accaduto. La manifestazione, seppur breve, ha messo in evidenza le tensioni esistenti tra le tradizioni culturali e le nuove sensibilità etiche riguardanti il benessere animale.
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La posizione di PETA
PETA ha da tempo avviato campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità religiose, tra cui il Santo Padre, sulla necessità di condannare le corride. L’organizzazione sottolinea come molte festività che celebrano santi cattolici siano associate a eventi di questo tipo. In una nota pubblicata sul loro sito web, PETA ha esortato il Papa a denunciare fermamente la violenza in questo sport, e ha evidenziato come numerosi paesi stiano smettendo di tollerare tale intrattenimento.
Inoltre, l’organizzazione ha ricordato l’enciclica “Laudato Si'” del Papa stesso, in cui viene affermato che la crudeltà verso gli animali è contraria alla dignità umana. PETA ha richiamato anche un’azione storica di Papa San Pio V, che nel XVI secolo vietò le corride, ritenendole incompatibili con la pietà e la carità cristiana.
L’appello di Papa Francesco per la pace
Il discorso sulle crisi del Medio Oriente
Ben oltre la protesta, l’udienza ha visto Papa Francesco focalizzarsi su tematiche di grande impatto globale, come la situazione in Medio Oriente, in particolare a Gaza. Con un appello forte e chiaro, il Santo Padre ha chiesto un immediato cessato il fuoco, sottolineando la gravità delle condizioni umanitarie in cui versa la popolazione locale. “Ribadisco il mio appello a tutte le parti coinvolte a non allargare il conflitto e a cessare immediatamente il fuoco su tutti i fronti, a partire da Gaza,” ha esortato il Papa.
La crisi umanitaria a Gaza
Le notizie provenienti dalla Striscia di Gaza sono devastanti, con un bilancio di vittime che continua a salire. Secondo le ultime stime, il numero di palestinesi deceduti a causa delle operazioni militari israeliane si aggira attorno a quarantamila, con una triste e inaccettabile percentuale di vite infantili coinvolte. Questo scenario ha spinto Papa Francesco a pregare non solo per le vittime di Gaza, ma anche per gli altri conflitti che affliggono il mondo, quali quelli in Ucraina, Myanmar e Sudan.
Il Santo Padre ha quindi invitato i presenti a riflettere sul dolore e sulla sofferenza degli innocenti coinvolti in guerre e violenze. La sua voce si erge quindi come una richiesta di umanità e compassione in un periodo in cui l’umanità è spesso omessa di fronte alla brutalità dei conflitti.
Il connubio tra la protesta per i diritti degli animali e la denuncia delle violenze nei confronti degli esseri umani evidenzia la complessità delle sfide etiche e morali che la società deve affrontare, sottolineando l’importanza della pietà e della giustizia in ogni ambito della vita, sia per gli animali sia per gli uomini.