A Roma, il clima di tensione tra guide turistiche e istituzioni si intensifica in vista della manifestazione programmata per il 4 dicembre 2024. Il Comitato Spontaneo di Guide e Operatori Turistici ha organizzato un incontro di protesta nella storica Piazza Santi Apostoli, nei pressi del Ministero della Cultura. Questa iniziativa, già autorizzata dalle autorità competenti, si propone di far sentire la voce degli operatori del settore contro le nuove normative stabilite dal Parco Archeologico del Colosseo.
Motivi della protesta
La contestazione degli operatori turistici è scaturita dalle recenti disposizioni introdotte dal Parco Archeologico del Colosseo, che secondo loro risultano essere limitative e oppressive per la loro libertà di operare nel settore. Le new regulations, infatti, vengono percepite come un attacco diretto alle modalità di lavoro delle guide, le quali offrono un servizio essenziale nell’ambito del turismo culturale. Il comitato rende noto anche di aver richiesto un intervento immediato al Ministro della Cultura affinché vengano apportate modifiche sostanziali sia al regolamento vigente per gli operatori che a quello per i visitatori, puntando a eliminare tutte le norme che ostacolano il lavoro degli operatori.
La situazione attuale per le guide e gli operatori
Un altro punto sollevato dai manifestanti riguarda l’accordo recente tra il Parco Archeologico del Colosseo e una conosciuta piattaforma per affitti brevi. Tale intesa ha generato preoccupazioni tra le guide turistiche, in quanto viene percepita come una mossa che conferisce un potere di monopolio alla piattaforma stessa, escludendo gli operatori locali e rendendo complesso il quadro competitivo. La tensione aumenta anche in considerazione del fatto che la legge Ronchey ha dato la possibilità a società private di gestire servizi aggiuntivi nei siti culturali, come la biglietteria e le visite guidate, creando una situazione in cui le guide si trovano a dover affrontare una concorrenza sempre più agguerrita.
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La riforma dei musei e le sue implicazioni
La riforma dei Musei avviata nel 2014 ha cambiato significativamente la gestione delle Soprintendenze, trasformandole in Direzioni con autonomia economica. Questa modifica ha conferito loro poteri di regolamentazione che spesso vengono utilizzati per applicare nuove restrizioni, approfondendo così la frustrazione tra le guide turistiche. Secondo i tour operator, le politiche rigidamente imposte hanno già portato a una diminuzione drammatica della partecipazione ai tour, con un calo che si stima intorno al 60%. Tali restrizioni non solo danneggiano le guide, ma influiscono negativamente anche sull’occupazione e sulla contribuzione delle attività turistiche all’economia nazionale.
Le prospettive future
Con la manifestazione del 4 dicembre, il Comitato Spontaneo di Guide e Operatori Turistici mira a un dialogo costruttivo con le istituzioni. L’obiettivo è dare visibilità ai problemi affrontati e promuovere una revisione delle normative in atto, affinché possa essere trovata una soluzione che consenta un equilibrio tra la gestione del patrimonio culturale e le esigenze degli operatori turistici. Solo attraverso un confronto diretto e aperto si potrà giungere a una risoluzione che tuteli i diritti di tutti gli attori coinvolti nel prezioso settore del turismo culturale.