Protesta al teatro San Carlo a Napoli contro la crisi abitativa e gli affitti brevi

Protesta al teatro San Carlo a Napoli contro la crisi abitativa e gli affitti brevi

A Napoli, il movimento Resta Abitante occupa simbolicamente il teatro San Carlo per denunciare sfratti e turismo di massa durante il summit Unesco a Castel Capuano, chiedendo interventi contro la crisi abitativa.
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A Napoli, attivisti del movimento "Resta Abitante" hanno occupato simbolicamente il teatro San Carlo per protestare contro gli sfratti e l'aumento delle case vacanza, denunciando l'impatto negativo della turistificazione sul diritto alla casa e sulle comunità locali. - Gaeta.it

A Napoli, questa mattina il teatro San Carlo è stato teatro di una manifestazione che ha acceso i riflettori sulla crisi abitativa che coinvolge la città. Un gruppo di attivisti ha protestato contro l’aumento degli sfratti e la diffusione di case vacanza, con una protesta che ha preso di mira anche il summit Unesco sul patrimonio immateriale che si sta svolgendo a Castel Capuano.

Occupazione simbolica al teatro san Carlo per denunciare sfratti e turismo di massa

Gli attivisti del movimento “Resta Abitante” hanno fatto irruzione nel prestigioso teatro San Carlo mostrando striscioni con slogan come “Stop sfratti”, “Stop Airbnb” e “Resta Abitante”. L’azione ha sottolineato come, mentre si discute del patrimonio immateriale delle città, molte persone a Napoli siano costrette a lasciare la propria casa. Il teatro, considerato simbolo della cultura partenopea, è diventato così il palcoscenico di una protesta che mira a porre attenzione sulla trasformazione dei quartieri urbani.

Il collettivo ha denunciato che nel solo centro storico di Napoli si contano oltre 15mila case vacanza, situazione che ha causato un’impennata nei prezzi degli affitti e un aumento “decuplicato” degli sfratti. Interi rioni, un tempo abitati da famiglie storiche, oggi rischiano di diventare ambienti frequentati quasi esclusivamente da turisti e investitori immobiliari. Questa trasformazione altera profondamente la vita e l’identità dei quartieri, che si svuotano di residenti a favore di strutture ricettive.

Critiche alle istituzioni e richiesta di interventi concreti contro la turistificazione

Il movimento che ha occupato il teatro San Carlo ha puntato il dito contro il mancato intervento delle amministrazioni locali. Il Comune di Napoli e la Regione Campania sono stati accusati di limitarsi a dichiarazioni senza prendere misure efficaci per il diritto alla casa. Gli attivisti sostengono che l’immobiliare e la diffusione incontrollata degli affitti brevi stanno togliendo spazi vitali alle comunità.

Il messaggio degli occupanti è chiaro: “non si può parlare di patrimonio culturale senza considerare chi vive nella città e ne costruisce ogni giorno la storia e i rapporti sociali”. Le proteste chiedono regolamenti più severi sugli affitti brevi e l’adozione di politiche capaci di frenare gli sfratti. “Il vero patrimonio sono le persone”, dicono i manifestanti, rimarcando la necessità di salvaguardare le comunità locali.

Reazioni e contesto della protesta durante il summit unesco

La protesta è avvenuta nel pieno svolgimento del summit Unesco dedicato al patrimonio immateriale delle città, ospitato a Castel Capuano fino a domani. Gli attivisti hanno voluto mettere in evidenza la contraddizione tra le discussioni ufficiali e la realtà vissuta quotidianamente dai residenti, costretti a subire gli effetti della turistificazione selvaggia.

L’occupazione è durata alcune ore e non si sono registrati scontri con le forze dell’ordine. Passanti e autorità presenti hanno assistito all’esposizione degli striscioni sul palco del San Carlo, un luogo simbolo di Napoli e della sua cultura. Le istituzioni locali non hanno ancora commentato ufficialmente l’episodio, ma la manifestazione ha già sollevato un dibattito acceso sulle politiche abitative e il futuro della città.

Il movimento resta abitante continuerà a mobilitarsi

Il movimento “Resta Abitante” ha annunciato che continuerà a mobilitarsi fino a quando non saranno adottate misure concrete per difendere il diritto alla casa. Napoli si trova così al centro di un confronto acceso tra turismo, sviluppo economico e la tutela delle sue comunità storiche.

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