L’attenzione alle nuove generazioni italiane con origini migratorie prende corpo a Napoli con la nona edizione di “Protagonisti! Le nuove generazioni italiane si raccontano“. L’evento si è svolto su più sedi della città, coinvolgendo giovani in un dialogo aperto sull’arte come mezzo di inclusione e partecipazione sociale. L’iniziativa ha ribadito il diritto di queste comunità di essere riconosciute non solo come presenti, ma come elementi attivi nella società italiana.
Il ruolo del coordinamento connngi e l’importanza dell’arte
La voce del Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane ha animato l’evento. Noura Ghazoui, presidente del coordinamento, ha sottolineato il valore del progetto come momento di incontro fra oltre cinquanta associazioni sparse sul territorio nazionale. Per Ghazoui, l’arte rappresenta un mezzo fondamentale che consente ai giovani con background migratorio di esprimersi e di avere modelli di realizzazione personali.
Fra i temi discussi spiccava il prossimo referendum sulla cittadinanza. Ghazoui ha richiamato l’importanza del cambiamento nella normativa, sottolineando che oggi sono necessari dieci anni di residenza ininterrotta per richiedere la cittadinanza italiana, contro i cinque anni richiesti nel 1992. Questa modifica incide profondamente sulla vita delle nuove generazioni, segnando un passaggio fondamentale in tema di inclusione sociale.
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Il percorso di protagonisti: luoghi e momenti chiave a napoli
La manifestazione ha occupato spazi simbolici di Napoli, fra cui il Museo Madre, Piazza Garibaldi, Palazzo Caracciolo e il Centro Interculturale Officine Gomitoli. In due giorni si sono susseguiti workshop, confronti e panel tematici dedicati alle identità giovanili con background migratorio. Tale articolazione ha favorito un racconto collettivo in cui i giovani sono stati messi in luce come agenti di trasformazione sociale.
Sono stati esposti lavori artistici scelti per rappresentare il vissuto e le speranze di queste nuove generazioni. La mostra fotografica “La scatola magica“, curata da Mario Spada, ha proposto immagini che raccontano storie di vita e integrazione. Parallelamente, il laboratorio di arti visive “Animà“, con le sue sculture in cartapesta firmate da Rino Squillante e realizzate da giovani studenti dell’Accademia Belle Arti di Napoli, ha offerto una dimensione artistica tangibile e concreta.
Spazio politico e culturale per nuove generazioni in prima persona
La sessione di restituzione dei panel, moderata da Alba Lala, segretaria generale del CoNNGI, ha posto in risalto come l’evento non sia solo una semplice manifestazione culturale, ma uno spazio politico vivo creato dai giovani stessi. Lala ha evidenziato che i partecipanti hanno raccolto esperienze, parole e visioni, mostrando un cambio di paradigma: non si cerca più il permesso di esprimersi, ma si afferma il diritto di prendersi uno spazio con competenza e responsabilità.
Questo spazio nasce infatti dalla volontà di costruire cittadinanza attiva, in cui il protagonismo delle nuove generazioni va oltre le forme tradizionali, implicando impegno e creatività. La crescita di questo fenomeno in Italia suggerisce un cambiamento socio-culturale concreto, legato alla necessità di riconoscere pienamente il valore delle diversità.
Dati e riflessioni da napoli sulla presenza di giovani con background migratorio
Elena de Filippo, presidente di Dedalus cooperativa sociale, ha contribuito al dibattito portando dati precisi sul tessuto sociale italiano. Secondo Istat, oltre 2 milioni e mezzo di famiglie italiane includono almeno un componente con origine migratoria, corrispondenti a circa il 10% del totale. Napoli non fa eccezione, con una percentuale di giovani con origini migranti in crescita costante.
De Filippo ha insistito sulla necessità di riconoscere questi giovani come parte centrale delle comunità in cui vivono e crescono, considerando il loro ruolo fondamentale nel futuro sociale ed economico della città e del paese. Questa prospettiva conduce a pratiche educative, culturali e politiche che favoriscano una reale inclusione.
L’impegno delle istituzioni locali: l’intervento di luca trapanese
All’evento è intervenuto Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, che ha evidenziato l’importanza di queste iniziative per la costruzione di una città più inclusiva. Il suo intervento ha richiamato l’attenzione sull’impegno dell’amministrazione verso progetti che valorizzino le esperienze delle nuove generazioni, anche quelle con background migratorio.
Trapanese ha posto l’accento sul dialogo aperto promosso dall’evento, utile per comprendere bisogni e richieste di questi giovani, in un’ottica di supporto concreto e di riconoscimento delle loro potenzialità. L’assessore ha ribadito la necessità di coordinare sforzi con enti e realtà associative per creare condizioni che favoriscano una cittadinanza attiva e responsabile.