Il legame tra Italia e Brasile passa anche attraverso la memoria dell’emigrazione, raccontata in una serie di mostre organizzate nei principali centri dello stato di San Paolo. L’iniziativa, denominata “Em busca de nova terra”, nasce per approfondire la storia delle comunità italiane arrivate in Brasile, mettendo in luce le radici culturali condivise e il contributo di quegli emigranti allo sviluppo sociale e politico locale.
Origini e obiettivi del progetto “em busca de nova terra”
Lanciato dal Museo da Emigração dello Stato di San Paolo insieme al MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, questo progetto si inserisce in un percorso iniziato a dicembre a bordo della Costa Diadema, durante la crociera delle radici che ha commemorato i 150 anni dall’inizio dell’emigrazione italiana in Brasile. L’obiettivo è mantenere viva la memoria storica legata a questo fenomeno migratorio che ha coinvolto milioni di italiani.
Attraverso una serie di eventi culturali, il progetto intende recuperare storie, testimonianze e documenti, valorizzando le esperienze di quegli emigranti che tra fine Ottocento e inizio Novecento hanno cercato nuove opportunità in Brasile. La scelta di San Paolo come luogo centrale non è casuale: questa città è stata una delle principali meta degli italiani in cerca di lavoro e condizioni di vita migliori. Oltre a San Paolo, l’iniziativa coinvolge altri centri chiave come Espirito Santo e Poços de Caldas, creando un circuito che facilita l’accesso alla cultura italiana e alle sue radici brasiliane.
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Esposizioni in programma: temi e contenuti principali
Dal 5 al 27 giugno a San Paolo e nelle altre tappe successive, il pubblico potrà visitare diverse mostre a tema emigrazione. La prima si focalizza su una coppia storica legata sia all’Italia che al Brasile: Giuseppe Garibaldi e Anita Ribeiro da Silva. Questa esposizione, curata dalla Fondazione Casa America ETS e dall’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, racconta il legame biografico e politico dei due protagonisti in continenti diversi.
Un altro appuntamento importante è “Una veranda sul Brasile”, realizzato dall’Hospedaria dos Imigrantes, museo dell’immigrazione di San Paolo, e dal MEI di Genova. Questa mostra porta alla luce le condizioni di accoglienza, le esperienze iniziali e le sfide affrontate dagli emigranti italiani nel nuovo mondo.
Infine, una terza esposizione ha come tema la partecipazione italiana nel movimento operaio e sindacale brasiliano. Attraverso documenti e testimonianze, si evidenzia il ruolo che molte comunità italiane hanno avuto nella costruzione delle prime organizzazioni di mutuo soccorso e nelle lotte per migliori condizioni di lavoro. Questa iniziativa è curata dall’Associazione di Amicizia Italia-Brasile e dall’Unione Italiani nel Mondo del Brasile. L’attenzione è posta sugli anni delle trasformazioni sociali ed economiche del Brasile, dove gli immigrati italiani hanno esercitato una funzione attiva nel definire nuovi equilibri nel mondo del lavoro.
Riflessioni sull’impatto culturale e sociale dell’emigrazione italiana in brasile
Il progetto “Em busca de nova terra” vuole riflettere non solo su dati storici, ma sul vero impatto che l’emigrazione ha avuto nel tessuto brasiliano. Le comunità italiane hanno contribuito in più ambiti: dalla cultura alle tradizioni, dall’economia alle battaglie sociali.
Già dall’arrivo, gli italiani hanno creato reti di solidarietà basate sul mutuo aiuto. Queste reti sono state la base per lo sviluppo di un movimento operaio capace di rappresentare le istanze dei lavoratori italiani e delle popolazioni locali. In città come San Paolo e nelle regioni circostanti, la presenza italiana ha arricchito l’ambiente culturale, mescolando tradizioni e creando nuove forme d’identità collettiva.
L’eredità di queste comunità è ancora visibile oggi, sia nelle istituzioni culturali che nelle associazioni, ma anche nel vissuto quotidiano delle famiglie italo-brasiliane. L’evento di quest’anno ricorda che quelle radici migranti continuano a influenzare aspetti importanti della società brasiliana.
Tappe future e diffusione del progetto
Dopo la prima mostra inaugurata il 5 giugno a San Paolo, il progetto continuerà con due appuntamenti a Espirito Santo e Poços de Caldas, rispettivamente a luglio e agosto. Questi incontri servono a raggiungere un pubblico più ampio e a coinvolgere varie comunità locali disperse nel territorio brasiliano.
La scelta di luoghi diversi serve anche a raccontare come l’esperienza italiana abbia assunto caratteristiche specifiche in ogni contesto. Attraverso il dialogo tra musei, associazioni e istituzioni culturali dei due paesi, “Em busca de nova terra” ambisce a mantenere vivo un filo narrativo che unisce due continenti, raccontando storie di migrazione, resistenza e contributo collettivo.
La collaborazione internazionale tra il Museo da Emigração di San Paolo e il MEI di Genova rappresenta un modello di lavoro congiunto utile a valorizzare patrimoni culturali spesso trascurati. Queste mostre funzionano da ponte tra passato e presente, ricordando che l’emigrazione è una storia fatta di persone, scelte e incontri.