Proposta di una giornata nazionale per ricordare le vittime delle marocchinate del 1943-1944

Proposta di una giornata nazionale per ricordare le vittime delle marocchinate del 1943-1944

Il senatore Andrea De Priamo propone in Italia una giornata nazionale il 18 maggio per ricordare le vittime delle marocchinate, con un fondo di risarcimento e iniziative culturali per la memoria storica.
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Il senatore Andrea De Priamo propone in Italia una giornata nazionale il 18 maggio per commemorare le vittime delle "marocchinate", le violenze sessuali commesse dalle truppe coloniali francesi durante la Seconda guerra mondiale, con un fondo per il risarcimento dei sopravvissuti. - Gaeta.it

La lotta per far emergere una vicenda poco conosciuta della seconda guerra mondiale segna un nuovo passo in Italia. Un disegno di legge depositato dal senatore andrea de priamo di Fratelli d’Italia mira a istituire una giornata nazionale dedicata alle vittime degli stupri di guerra commessi dalle truppe coloniali francesi tra il 1943 e il 1944, eventi tristemente noti come “marocchinate”. Questa commemorazione, se approvata, si svolgerebbe il 18 maggio e includerebbe anche un fondo destinato a risarcire i sopravvissuti di quegli abusi.

Le marocchinate e il contesto storico degli abusi

Con il nome “marocchinate” si indicano le violenze sessuali di massa commesse, tra il 1943 e il 1944, da parte dei goumiers, le truppe coloniali francesi che facevano parte del Corpo di spedizione francese in Italia. Questi abusi si diffusero durante la campagna d’Italia, a partire dallo sbarco in Sicilia nel luglio del 1943, passando poi per zone come la Campania, il Lazio e la Toscana.

Gli episodi più gravi e numerosi si registrarono nel Lazio, soprattutto nella zona della Ciociaria. Gli abusi furono perpetrati in modo sistematico e spesso gruppale, coinvolgendo donne di tutte le età, ma anche uomini. Chi tentava di ribellarsi veniva picchiato o ucciso. Le violenze continuarono fino all’estate del 1944, quando il Corpo di spedizione francese iniziò il ritiro dal fronte italiano.

Si trattò di una vera e propria tragedia che coinvolse migliaia di persone, trasformando interi territori in teatri di dolore e terrore. Queste atrocità segnarono profondamente la popolazione, che per anni non trovò risposte né riconoscimento ufficiale.

La testimonianza delle vittime e il silenzio durato decenni

Le vittime degli stupri di guerra delle marocchinate furono tante: si stima che oltre 60.000 persone abbiano avuto il coraggio di segnalare gli abusi e le violenze subite. Di queste, circa un terzo presentò denuncia alle autorità francesi o italiane, mentre la grande maggioranza di questi episodi rimase nascosta dietro il silenzio.

Questo dato rivela la paura, la vergogna e l’isolamento di chi subì tali traumi, ma anche la difficoltà di affrontare pubblicamente un argomento così delicato in un periodo dominato da conflitti e ricostruzione. L’assenza di giustizia e la mancata memoria hanno contribuito a mantenere nascosta questa realtà.

Il film “La Ciociara” di Vittorio De Sica, ispirato al romanzo di Alberto Moravia e interpretato da Sophia Loren, ha portato sullo schermo parte di quella sofferenza. La pellicola ha contribuito a diffondere la conoscenza delle marrocchinate, mostrando il dramma della guerra attraverso una narrazione intensa, che in Italia ha ancora oggi un grande valore storico e culturale.

Questa vicenda, oggi al centro del dibattito politico, richiama l’urgenza di fare i conti con il passato per non dimenticare le vittime e per costruire una memoria condivisa e rispettosa. La proposta di legge potrebbe segnare un passo importante in questo senso, rompendo finalmente un silenzio durato decenni.

La proposta di legge per una memoria ufficiale

Il senatore andrea de priamo ha presentato un disegno di legge che vuole dare voce e riconoscimento a una ferita rimasta a lungo nascosta nella storia italiana. La proposta prevede l’istituzione di una giornata nazionale che ricordi le vittime delle violenze sessuali perpetrate dagli appartenenti al Corpo di spedizione francese in Italia , durante la campagna d’Italia della seconda guerra mondiale. Lo scopo è quello di mettere in luce una pagina dolorosa della guerra, ripudiando la brutalità e sottolineando il rispetto nei confronti delle persone colpite.

Nel dettaglio, la data scelta per questa commemorazione è il 18 maggio, giorno che segnerà un momento di riflessione pubblica e di riconoscimento ufficiale. Per sostenere le iniziative culturali e celebrative, il disegno di legge prevede uno stanziamento di 150.000 euro all’anno per tre anni. Sarà inoltre istituito un fondo dedicato al risarcimento delle vittime, creando così uno strumento di giustizia postuma che arriva molti decenni dopo gli eventi.

Questa iniziativa raccoglie l’eredità di una memoria troppo a lungo trascurata. Il richiamo a tali crimini serve a ribadire il rifiuto della guerra e delle sue barbarie, portando all’attenzione della società un passato che ha segnato migliaia di vite.

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