Processo di appello a Bologna per salvatore montefusco, accusato di duplice omicidio familiare a castelfranco emilia

Processo di appello a Bologna per salvatore montefusco, accusato di duplice omicidio familiare a castelfranco emilia

Il processo di appello a Bologna per Salvatore Montefusco, accusato del duplice omicidio a Castelfranco Emilia, vede la procura di Modena contestare la sentenza di 30 anni e chiedere l’ergastolo.
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Il 15 settembre a Bologna si terrà l’appello per il processo a Salvatore Montefusco, accusato dell’omicidio della moglie e della figlia a Castelfranco Emilia nel 2022; la procura contesta la sentenza di primo grado che ha inflitto 30 anni invece dell’ergastolo. - Gaeta.it

Il prossimo 15 settembre sarà discusso davanti alla corte di assise d’appello di Bologna il procedimento contro Salvatore Montefusco, accusato dell’uccisione della moglie e della figlia della donna avvenuta nel 2022 a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. La vicenda aveva suscitato scalpore, soprattutto per la sentenza di primo grado che aveva applicato una pena di 30 anni, con attenuanti ritenute dal tribunale equivalenti alle aggravanti. La procura di Modena, insoddisfatta, ha presentato il ricorso per ottenere l’ergastolo e rivedere le valutazioni sulle motivazioni del crimine.

la sentenza di primo grado e le attenuanti contestate

Il 9 ottobre 2024 la corte di Modena ha condannato Montefusco a 30 anni di reclusione. La sentenza ha concesso le attenuanti generiche, ritenute dalla corte equivalenti alle aggravanti e ha escluso altre circostanze aggravanti. Questo ha portato a una riduzione della pena rispetto alla richiesta iniziale della procura, che invece puntava all’ergastolo. Nel dispositivo era presente un passaggio controverso dove si parlava di “motivi umanamente comprensibili” come elementi che avevano spinto l’imputato a compiere il gesto.

la dinamica del duplice omicidio a cavazzona di castelfranco emilia

I fatti risalgono al 13 ottobre 2022 quando Salvatore Montefusco ha sparato con un fucile contro la moglie, Gabriela Trandafir, e contro la figlia della donna, Renata, nel loro appartamento a Cavazzona, frazione di Castelfranco Emilia, Modena. L’aggressione ha stroncato le vite di entrambe lasciando un segno profondo nella comunità locale. Le motivazioni dichiarate dall’imputato si sono concentrate su tensioni e conflitti familiari, ma sono state oggetto di dibattito per il modo in cui erano presentate nella sentenza.

la replica della procura e i rilievi sull’indulgenza giudiziaria

La procura di Modena ha presentato appello contro la sentenza definita troppo indulgente. Nel ricorso sottolinea che la decisione del tribunale di primo grado ha interpretato con eccessiva clemenza il duplice omicidio, in particolare considerando il contesto domestico come attenuante. La pubblica accusa ha evidenziato come questo approccio vada in controtendenza rispetto ai principi internazionali che richiedono durezza nella condanna dei reati commessi ai danni di persone vulnerabili nell’ambito familiare e affettivo. La procura ha chiesto una revisione rigorosa della pena per riaffermare la gravità del crimine.

le parti coinvolte nel processo di secondo grado a bologna

Per l’udienza del 15 settembre sono stati citati non solo Montefusco, difeso dall’avvocato Marco Rossi, ma anche i familiari delle vittime. Questi ultimi saranno assistiti dall’avvocato Barbara Iannuccelli. Inoltre, si presenteranno al processo varie parti civili che rappresentano interessi collettivi e istituzionali: il figlio dell’imputato, con l’avvocato Gianluca Belluomini, la Provincia di Modena tramite l’avvocato Annamaria Grasso, il Comune di Castelfranco con l’avvocato Alessia Trenti e la Casa delle donne che sarà rappresentata dall’avvocato Valeria De Biase. La partecipazione di queste figure segna l’importanza della vicenda sul piano sociale e istituzionale.

Il procedimento seguirà così i suoi sviluppi, con la corte di appello chiamata a stabilire il giusto peso delle responsabilità dell’imputato e delle circostanze che hanno portato al drammatico evento del 2022. Il pubblico attende risposte concrete dagli sviluppi processuali.

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