Processo a verbania per violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 19 anni avvenuta a Stresa nel 2022

Processo a verbania per violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 19 anni avvenuta a Stresa nel 2022

Il processo per la violenza sessuale di gruppo a Stresa coinvolge quattro imputati; l’udienza preliminare a Verbania, dopo rinvii, prosegue con rito abbreviato e testimonianza della vittima parte civile.
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Processo a Verbania per violenza sessuale di gruppo avvenuta nel giugno 2022 a Stresa, con quattro imputati accusati di aver aggredito una ragazza di 19 anni; rito abbreviato e udienze in corso. - Gaeta.it

Il processo per una violenza sessuale di gruppo avvenuta tra il 24 e il 25 giugno 2022 sulla spiaggia di Stresa, nel Verbano-Cusio-Ossola, è tornato in aula a Verbania dopo diversi rinvii. La vicenda riguarda quattro imputati, tre uomini e una donna, accusati di aver aggredito una ragazza di 19 anni durante una notte segnata dall’abuso di alcol e dalla violazione della sua libertà. L’udienza preliminare ha visto la ragazza costituirsi parte civile e la scelta del rito abbreviato da parte degli imputati.

L’udienza preliminare a verbania: svolgimento e rinvii

L’udienza preliminare si è tenuta a Verbania dopo due rinvii che si erano resi necessari a causa di errori nelle notifiche del decreto di citazione a giudizio. Tre anni dopo i fatti, dunque, è stato possibile esaminare in aula due degli imputati, una donna di 31 anni e uno degli uomini coinvolti, mentre gli altri del gruppo erano rappresentati. Il giudice per l’udienza preliminare, Mauro D’Urso, ha stabilito il rinvio della discussione al prossimo 16 settembre, per permettere alle parti di approfondire il caso.

Durante l’udienza la ragazza, all’epoca dei fatti diciannovenne, ha preso parte attiva come parte civile. L’attenzione si è concentrata sul racconto della notte in cui aveva trascorso la serata in un pub con alcuni conoscenti, gruppo al quale appartengono gli imputati, e durante la quale tutti avevano bevuto in quantità. Questo dettaglio è stato centrale nel delineare il contesto della violenza di gruppo, con la vittima che, secondo l’accusa, versava in una condizione di particolare vulnerabilità.

I dettagli degli imputati e l’accusa della procura

L’inchiesta coinvolge tre uomini e una donna, originari di varie zone del Centro e Sud America. Al momento della presunta violenza, i tre uomini avevano rispettivamente 19, 34 e 36 anni, mentre la donna aveva 31. L’accusa, portata avanti dalla pm Laura Carrera, ora sostituita in aula dal collega Gianluca Periani, ha contestato il reato di violenza sessuale di gruppo con l’aggravante dell’abuso di condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima.

La scelta del rito abbreviato è emersa durante l’udienza preliminare consentendo una procedura più rapida rispetto al processo ordinario. Questo tipo di rito può ridurre i tempi e, in alcuni casi, prevedere una diminuzione della pena in caso di condanna, ma lascia comunque spazio alle parti per esporre le proprie argomentazioni. L’esame degli imputati e gli accertamenti recepiti nel fascicolo rimangono fondamentali per stabilire i dettagli di quella notte.

Il racconto della vittima e l’intervento delle forze dell’ordine

La denuncia è partita nei primi giorni di luglio 2022, pochi giorni dopo la notte incriminata. La ragazza si è presentata dai carabinieri raccontando quanto accaduto sul lago Maggiore, fornendo una cronaca precisa degli eventi che l’hanno vista vittima di violenza da parte di un gruppo composto da conoscenti con cui aveva deciso di trascorrere la serata.

Secondo la sua testimonianza, il gruppo aveva passato la serata in un pub di Stresa, luogo in cui tutti avevano consumato alcol in quantità, condizione che avrebbe influito sullo stato di salute e di percezione della vittima. L’episodio è sfociato in una violenza sessuale di gruppo sulla spiaggia, situazione su cui si concentra la credibilità delle accuse e la direzione dell’azione penale.

Riflessioni sul procedimento e sull’attenzione della comunità

Il caso ha suscitato attenzione nella zona per la gravità dei fatti, portando avanti un procedimento giudiziario delicato e complesso che ora si trova in una fase cruciale dopo un iter segnato da difficoltà procedurali. L’attesa per il prossimo turno processuale è alta, con la speranza di fare chiarezza su una storia che ha segnato la vita della ragazza e impone una riflessione sulla tutela delle vittime.

“È importante che la giustizia faccia il suo corso e che venga garantita la massima protezione alle vittime,” hanno commentato fonti vicine al caso.

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