Problemi con la legionella nelle case popolari di bologna, sospesa l’acqua calda pending analisi

Problemi con la legionella nelle case popolari di bologna, sospesa l’acqua calda pending analisi

Le case popolari di via Rizzoli a Bologna gestite da MM sono sotto controllo per un sospetto rischio legionella; sospesa l’erogazione di acqua calda in attesa dei risultati delle analisi e interventi di disinfezione.
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A Bologna, MM ha sospeso l’erogazione di acqua calda nelle case popolari di via Rizzoli per un sospetto rischio legionella, avviando controlli e disinfezioni in attesa dei risultati delle analisi. - Gaeta.it

Le case popolari gestite da MM a Bologna sono sotto controllo a causa di un sospetto rischio legionella. La società pubblica, che sovrintende agli alloggi Erp del Comune, ha adottato misure precauzionali per proteggere gli abitanti. Al momento la fornitura di acqua calda è stata sospesa mentre si attendono i risultati delle analisi sui campioni prelevati dall’impianto idrico. MM aveva già effettuato controlli nei mesi scorsi, ma le verifiche più recenti serviranno a escludere o confermare la presenza del batterio.

Le misure adottate da MM per la sicurezza degli inquilini

MM ha risposto prontamente al sospetto di contaminazione da legionella nelle abitazioni di via Rizzoli a Bologna. La sospensione della caldaia centralizzata è una precauzione standard, adottata per evitare possibili esposizioni al batterio che può diffondersi con aerosol d’acqua calda. MM ha prelevato campioni d’acqua dai rubinetti degli appartamenti e dall’impianto di distribuzione per sottoporli ai laboratori. I risultati delle analisi saranno disponibili a breve, nei prossimi giorni, per definire con certezza se il batterio è presente.

Per accelerare la sicurezza degli inquilini, MM ha effettuato una disinfezione straordinaria degli impianti nell’area interessata. Questa operazione serve a ridurre eventuali cariche batteriche, specie in attesa di conferme ufficiali da pazienti analisi. MM sottolinea che ogni intervento avviene secondo le procedure raccomandate dalle autorità sanitarie, in particolare quelle dell’Ats, che ancora non ha inviato comunicazioni ufficiali sulla situazione. Le azioni sono quindi di carattere cautelativo per tutelare gli abitanti.

I controlli periodici precedenti e la situazione attuale a via rizzoli

Non è la prima volta che MM effettua controlli contro la legionella negli edifici popolari bolognesi. L’ultimo ciclo di analisi, condotto lo scorso aprile 2025, ha dato esito negativo mostrando assenza di contaminazioni. In quell’occasione, MM aveva anche fatto pulizia e disinfezione semestrale degli impianti idrici condominiali di via Rizzoli. Questi interventi rientrano in un calendario regolare, pensato per mantenere igienico e sicuro l’ambiente abitativo sotto la gestione pubblica.

La situazione attuale, però, ha fatto scattare un nuovo allarme. I protocolli prevedono che al manifestarsi di problemi sospetti venga sospesa la fornitura di acqua calda e si proceda a nuovi test approfonditi. Se dai risultati emergerà una contaminazione da legionella, MM dovrà intervenire con ulteriori disinfestazioni e possibili restrizioni temporanee per gli abitanti fino a che non si tornerà a condizioni di sicurezza.

Il ruolo dell’Ats e il protocollo sanitario da seguire

L’Ats, ovvero l’Agenzia di tutela della salute, ha un ruolo centrale nella gestione di questi casi di possibile legionella. Di solito, quando viene segnalata una situazione a rischio da parte di gestori come MM, l’Ats si attiva inviando équipe tecniche per verifiche sul posto e analisi di laboratorio indipendenti. Finora, però, non è arrivata alcuna comunicazione da questa agenzia circa la situazione in via Rizzoli.

Il protocollo ufficiale prevede che MM mantenga ferrea la collaborazione con l’Ats e segua tutte le indicazioni per contenere un eventuale focolaio. Queste includono la sospensione dell’acqua calda, i campionamenti, le disinfezioni periodiche e la comunicazione continua agli inquilini. Se emergono conferme, le autorità sanitarie possono disporre ulteriori misure, anche di carattere restrittivo o di assistenza alla popolazione coinvolta.

Al momento, quindi, la situazione resta sotto osservazione. MM ha preferito agire in anticipo per non esporre i residenti a rischi inutili, ma è evidente che bisognerà aspettare i risultati dei test per sapere cosa accadrà nei prossimi giorni. Nel frattempo, il quartiere di via Rizzoli è interessato da questa particolare procedura di sicurezza che coinvolge direttamente centinaia di persone ospitate nelle case popolari.

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