Il primo maggio a Milano si terrà un corteo promosso dai sindacati di base e dai movimenti sociali contro la precarietà e il ddl sicurezza. L’iniziativa punta a mettere al centro della manifestazione temi di lavoro, diritti e welfare. Tra le realtà coinvolte ci sono cub, adl cobas, usi cit, sial cobas e gruppi come smash repression che si ritroveranno in piazzale Loreto dalle 14.30.
La mobilitazione e le motivazioni del corteo
La protesta del primo maggio si presenta come un evento festoso ma deciso nella protesta. Gli organizzatori puntano a denunciare la diffusione del lavoro povero e della precarietà, che colpiscono in modo particolare la città di Milano. Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub, ha evidenziato come la capitale lombarda rappresenti la punta avanzata di un fenomeno sociale causato da decenni di politiche neoliberiste. Questi anni hanno portato a salari bassi, contratti instabili, difficoltà nell’accesso alla casa e un sistema assistenziale pubblico che si è ridotto costantemente. Sullo sfondo di questa situazione arriva anche il ddl sicurezza che, secondo i sindacati di base, restringe i margini di libertà di sciopero e di manifestazione, creando così un clima di maggior repressione delle proteste sociali.
La posizione dei sindacati di base sul contesto politico e sociale
I sindacati di base considerano la situazione attuale un intreccio complesso di cause che impoveriscono soprattutto i ceti più fragili. Da un lato si registra una politica economica che favorisce i grandi investimenti militari a scapito dei servizi pubblici essenziali, come sanità, istruzione e trasporti. I lavoratori, pensionati, studenti e chi vive senza un impiego stabile o senza adeguata assistenza sanitaria si troveranno in piazza per chiedere di fermare questa economia che definiscono “di guerra”, cioè anziché puntare su progresso sociale, incentiva spese che tolgono risorse ai bisogni di base. A questo si aggiunge la preoccupazione per le restrizioni contenute nel ddl sicurezza, che rappresenta per loro un attacco diretto alla libertà di manifestare e di esprimere dissenso, elementi fondamentali nelle democrazie moderne.
Il ruolo di milano nelle tensioni sociali e nelle proteste
Milano emerge come un luogo simbolico per questo tipo di mobilitazioni. Non è solo una città finanziaria o industriale, ma anche un centro in cui si sentono con forza le conseguenze delle trasformazioni economiche nazionali. Le manifestazioni del primo maggio rappresentano un momento in cui queste tensioni si traducono in partecipazione diretta. Le organizzazioni coinvolte chiedono di mettere al centro le condizioni di chi fatica a garantire una stabilità economica e sociale, in un quadro dove gli spazi per protestare si restringono e i divari economici si allargano. Il corteo che parte da piazzale Loreto raccoglie queste istanze con l’obiettivo di farle emergere a livello pubblico, fra le strade della città che rappresenta una parte significativa della realtà sociale italiana.