Il padiglione Italia a expo 2025 Osaka ha mostrato, nel primo mese di attività, un impatto significativo sulle relazioni economiche e culturali tra Italia e Giappone. Con un programma che ha messo in evidenza le diverse regioni italiane, questa presenza ha facilitato incontri di lavoro, accordi commerciali e momenti culturali di rilievo, confermando il ruolo strategico dell’Italia nell’ambito dell’esposizione universale.
La partecipazione delle regioni italiane e la promozione dei territori
Un dato che emerge chiaramente è l’adesione di 18 regioni italiane su 20 al progetto dell’expo 2025. Mai prima d’ora era stato raggiunto un coinvolgimento così ampio e coordinato delle realtà territoriali italiane in un palcoscenico internazionale. Ogni regione ha contribuito con proprie iniziative ed eventi, offrendo una rappresentazione variegata delle tradizioni, delle produzioni e delle innovazioni locali. Il senso di comunità tra territori ha rafforzato la presenza italiana, che non si è limitata a una semplice esposizione ma ha assunto una dimensione diplomatica e commerciale. Attraverso questa strategia territoriale, l’Italia ha costruito una narrazione coerente, in cui la ricchezza delle singole realtà viene valorizzata sul mercato asiatico e globale.
Eventi, incontri e contratti nel primo mese
Nel solo primo mese il padiglione Italia ha ospitato oltre 80 eventi tra istituzionali e culturali, coinvolgendo più di 120 aziende italiane e giapponesi. Questi incontri hanno portato a risultati concreti, con contratti e forniture per milioni di euro. Tra i casi più rilevanti spicca il gruppo Danieli, che ha firmato accordi per oltre 40 milioni di euro. Inoltre l’azienda giapponese Ebara ha annunciato un investimento superiore a 6 milioni di euro nel territorio di Gambellara, in provincia di Vicenza. Questi risultati commerciali dimostrano che il padiglione non è stato solo vetrina, ma ha agito da catalizzatore per rapporti economici strutturati. Le numerose sessioni B2B hanno permesso il confronto diretto tra imprenditori dei due paesi, rafforzando le possibilità di collaborazione.
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Il ruolo della calabria e gli investimenti nel settore agrifood e tecnologico
La Calabria ha assunto un ruolo ben definito nella strategia del padiglione Italia, rappresentando un ponte importante con il Giappone soprattutto nel settore agrifood e tecnologico. La presenza di Kagome, azienda giapponese leader nel mercato delle verdure distribuite in Giappone, mostra come la produzione agricola calabrese si inserisca in una filiera internazionale consolidata. Il rapporto con realtà come NTT Data, operante nel campo IT, evidenzia un secondo fronte di investimento legato alla tecnologia. Questi esempi dimostrano quanto territori specifici possano diventare nodi cruciali per il dialogo economico con il mercato asiatico, promuovendo sia prodotti tradizionali sia innovazioni digitali.
Iniziative e sostegno delle istituzioni italiane per gli investimenti esteri
Il padiglione Italia ha accolto eventi dedicati agli investimenti esteri organizzati con la collaborazione del MIMIT e di Invitalia, con il coinvolgimento diretto di 20 territori italiani. Ogni settimana è stato proposto un evento specifico per attrarre capitali stranieri, con il supporto della Conferenza delle Regioni e enti come la regione Friuli Venezia Giulia. Tra le manifestazioni di rilievo spiccano Selecting Italy e le giornate dedicate al Made in Italy, curate da Fondazione Altagamma e Confartigianato. La presenza istituzionale si è fatta sentire fortemente, con il coinvolgimento di ministeri come Affari Esteri, Istruzione, Infrastrutture, Ricerca e il Dipartimento del Mare. Questa molteplicità di attori conferma il carattere integrato e scientificamente accompagnato della partecipazione italiana all’expo.
Arte e cultura protagoniste con opere storiche e contemporanee
Accanto all’economia, arte e cultura hanno occupato un posto centrale nel padiglione Italia. Il pubblico giapponese ha potuto ammirare capolavori storici come l’Atlante Farnese, il ritratto di Itō Mancio di Tintoretto, e il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, esposti accanto ad opere di artisti contemporanei quali Mimmo Paladino, Jago, Oriana Persico, Francesca Leone, Giulio Cinti e Matteo Ceccarini. La scelta di mostrare opere autentiche ha avuto grande successo, testimoniato anche da un sondaggio del quotidiano economico Nikkei Shimbun, che ha indicato il padiglione Italia come il più menzionato e apprezzato sui social network nel primo mese di apertura. La connessione tra arte storica e contemporanea ha offerto ai visitatori una panoramica ricca e variegata della creatività italiana.
Sport, ricerca e laboratori interattivi per coinvolgere il pubblico asiatico
Lo spazio dedicato allo sport e alla ricerca ha mostrato le sinergie tra università, centri di studio e industrie italiane. Tecnologie avanzate legate a scienze della vita, spazio, comunicazioni ed energia sono state presentate al pubblico con dimostrazioni e laboratori interattivi prenotabili tramite applicazione. Questi momenti hanno permesso ai visitatori giapponesi e asiatici di toccare con mano i progressi nel campo scientifico e tecnico, rafforzando il dialogo culturale e informativo. L’approccio pratico ha reso più diretto il coinvolgimento del pubblico. Questi spazi hanno valorizzato la dimensione educativa e divulgativa dell’evento, mostrando come la ricerca italiana contribuisca a sfide globali.