L’agenzia del demanio ha pubblicato la prima selezione di bandi per la concessione di immobili di proprietà dello stato. Questi immobili si trovano in diverse regioni italiane e sono destinati a investitori privati, enti del terzo settore e operatori attivi in ambiti culturali, turistici e sociali. Le concessioni riguardano modalità diverse: uso temporaneo, valorizzazione e agevolazioni per il terzo settore.
Dettagli sulla prima tranche dei bandi e i tipi di concessione
La selezione comprende 20 beni distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le operazioni previste si suddividono in tre tipologie principali. La prima riguarda 9 edifici destinati a un uso temporaneo, con concessioni che possono durare da 6 mesi fino a 6 anni. Questi spazi possono ospitare progetti culturali, iniziative sociali e civiche durante il periodo di attesa per eventuali lavori di riqualificazione dei beni.
La seconda tipologia include 8 immobili messi a disposizione con un contratto di concessione di valorizzazione, che consente periodi più lunghi, da 6 fino a 50 anni, destinati a interventi di recupero e rigenerazione. L’obiettivo è permettere un rilancio degli immobili attraverso investimenti mirati e un utilizzo sostenibile.
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Infine, 3 immobili sono riservati a enti del terzo settore con concessioni agevolate, pensate per supportare realtà associative e sociali che contribuiscono a valorizzare il patrimonio pubblico attraverso attività culturali e sociali.
I bandi sono accessibili sul sito ufficiale dell’agenzia del demanio, nella sezione “gare e aste” e nella pagina “in evidenza”.
Immobili disponibili per uso temporaneo con scadenza di presentazione
Tra gli immobili disponibili per uso temporaneo si segnalano alcuni edifici storici e aree strategiche distribuite su diverse province d’Italia. Tra questi spiccano l’ex casa del fascio ad Ardore, in provincia di Reggio Calabria, e la ex caserma Vittorio Emanuele a Trieste. La disponibilità di locali come il faro del Cardeto a Ancona o l’ex immobile Anas di Foggia apre possibilità ad attività rivolte a pubblici variegati.
Altri spazi offerti riguardano strutture più piccole ma di valore urbano significativo, come i locali dell’ex palestra dopolavoro dei monopoli di stato a Roma, o i caselli ferroviari di Cortina d’Ampezzo in provincia di Belluno: i caselli di Verocai, Ospitale e Ruffredo.
Le domande devono essere inviate entro le 12.00 del 25 settembre 2025. Le concessioni temporanee sono pensate per progetti che possono partire in tempi brevi e prevedono una gestione attenta allo sviluppo di iniziative culturali e sociali in zone spesso marginali o poco valorizzate.
Immobili in concessione di valorizzazione con termini e localizzazione
La seconda categoria di bandi riguarda immobili con concessioni di valorizzazione che abbracciano periodi molto più lunghi, fino a cinquant’anni. Questi spazi devono essere restituiti alla collettività dopo un processo di rigenerazione e recupero. Il patrimonio è concentrato in alcune regioni del sud e del centro-nord.
In Calabria, a Reggio Calabria e Oppido Mamertina, si trovano edifici come l’ex pretura e l’ex ufficio del registro, candidati a nuovi usi dopo interventi strutturali. A Palermo, nel comune di Prizzi, è compreso il borgo Filaga, mentre a Trapani si mette a disposizione una porzione dell’ex caserma Verdinois.
L’ex idroscalo di Augusta, con hangar e fabbricati, si trova in provincia di Siracusa e rappresenta una grande occasione di investimento in un’area portuale con potenzialità turistiche e culturali. Anche a Pulsano, in provincia di Taranto, si può investire sulla torre di Castelluccia.
La scadenza per presentare offerte è fissata alle 12.00 dell’11 dicembre 2025. Questi beni richiedono investimenti rilevanti, ma possono trasformarsi in poli di attrazione per turismo e iniziative locali.
Le concessioni agevolate per enti del terzo settore e il loro scopo
Tre immobili sono riservati ad enti del terzo settore, con bandi che prevedono concessioni agevolate. L’obiettivo è quello di favorire organizzazioni sociali, culturali e di volontariato che possono dare nuova vita a spazi statali inutilizzati o sottoutilizzati.
Questo tipo di concessione permette agli enti di promuovere attività dedicate alla comunità, senza il peso di canoni onerosi, dando un supporto concreto alle realtà locali che operano nel sociale. Questi bandi puntano a sostenere interventi mirati che possano offrire servizi e attività culturali accessibili.
La gestione di questi immobili in chiave sociale e culturale può produrre ricadute dirette sul territorio, attraverso iniziative che coinvolgano cittadini e valorizzino il patrimonio pubblico al servizio della collettività.