L’incidente mortale che ha coinvolto Alessandro Cristiani, ragazzo di 15 anni, ha portato la procura di Viterbo ad avviare indagini approfondite. Il giovane, nella giornata del 9 aprile 2025, ha perso il controllo della moto finendo contro un albero lungo viale Trieste. Gli sviluppi recenti mostrano come la magistratura stia cercando di ricostruire con precisione le dinamiche dell’accaduto.
Le indagini della procura e il sequestro dell’area
Fin dai primi momenti dopo l’incidente, il pubblico ministero Massimiliano Siddi ha avviato un fascicolo con l’ipotesi di omicidio stradale colposo contro ignoti. Il luogo del sinistro è stato posto sotto sequestro per evitare che eventuali manomissioni possano compromettere le prove. La decisione di bloccare l’area fa parte della strategia investigativa per mantenere intatti gli elementi necessari a stabilire le cause precise dell’incidente.
Il fascicolo aperto tiene conto delle molteplici possibili cause, e mette sotto la lente il ruolo della strada e delle condizioni in cui si trovava al momento dell’evento. La procura cerca di capire se elementi esterni abbiano contribuito alla perdita di controllo della moto.
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L’intervento del consulente tecnico e delle rilevazioni sul posto
L’intervento odierno della consulenza tecnica d’ufficio, affidata all’ingegnere Mario Scipioni, ha permesso di raccogliere dati importanti in viale Trieste. Lo specialista, assistito dall’ingegnere Damiano Bianchi, ha eseguito rilievi accurati usando strumenti laser di precisione e l’aiuto di un drone che ha sorvolato l’area per acquisire immagini dall’alto.
I rilievi hanno riguardato il manto stradale, valutando ogni possibile irregolarità o danno che possa aver influenzato la dinamica dell’incidente. Gli esperti hanno utilizzato dapprima gli elementi presenti sul luogo come le infiorescenze cadute dai tigli posti lungo la via, per verificare la presenza di crepe e rotture nell’asfalto. Successivamente, le stesse misurazioni sono state replicate a seguito della pulizia della strada, effettuata da Viterbo Ambiente, per avere dati più precisi e certi.
La presenza dei legali della famiglia e il monitoraggio delle indagini
Sul luogo hanno assistito alle operazioni anche i legali di parte della famiglia di Alessandro Cristiani: gli avvocati Luca Mecarini e Francesca Matteucci, insieme al loro consulente tecnico Andrea Celestini. La presenza delle parti civili in queste fasi di rilievo è fondamentale per garantire trasparenza e per verificare che ogni passaggio venga eseguito con rigore.
Le verifiche tecniche e scientifiche continueranno orientate a capire se la condizione del fondo stradale abbia giocato un ruolo diretto nell’incidente. Ogni dettaglio, ogni eventuale imperfezione sull’asfalto mette a fuoco un pezzo del puzzle che spiega cosa sia realmente successo quella tragica giornata.
Lavorando insieme esperti, magistratura e famigliari cercano di costruire un quadro che, nei prossimi mesi, potrà fornire risposte più chiare sulle cause dell’incidente e sulle responsabilità. Continueranno con rilievi e accertamenti per contribuire a una ricostruzione veritiera di ciò che è accaduto in viale Trieste.