Prima pietra per l’ospedale di comunità a cerveteri-ladispoli: nuovo presidio sanitario in arrivo

Prima pietra per l’ospedale di comunità a cerveteri-ladispoli: nuovo presidio sanitario in arrivo

Il distretto 2 Cerveteri-Ladispoli avvia la costruzione di un ospedale di comunità finanziato dal PNRR, coordinato da ASL Roma 4 e sostenuto dall’amministrazione comunale per migliorare l’assistenza sanitaria locale.
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Il distretto 2 Cerveteri-Ladispoli avrà un nuovo ospedale di comunità, finanziato dal PNRR, per potenziare l’assistenza sanitaria locale e garantire cure intermedie e supporto post-ricovero, senza interrompere i servizi esistenti. - Gaeta.it

Il territorio del distretto 2 Cerveteri-Ladispoli si prepara ad accogliere un nuovo ospedale di comunità. Il progetto, nato con i fondi del PNRR, mira a potenziare l’assistenza sanitaria locale, offrendo servizi finora mancanti. L’iniziativa rappresenta un passo importante per rafforzare la cura e l’assistenza a domicilio, garantendo continuità e supporto anche dopo la degenza ospedaliera. L’apertura dei lavori ha riguardato la posa della prima pietra accanto all’attuale presidio sanitario di via Aurelia, senza modifiche ai servizi esistenti.

Caratteristiche e funzioni dell’ospedale di comunità nel distretto 2

L’ospedale di comunità prenderà forma vicino alla struttura già attiva in via Aurelia, mantenendo il presidio sanitario operativo senza alcuna riduzione. Questa nuova struttura avrà un ruolo centrale per la zona, offrendo cure intermedie e consentendo dimissioni protette per i pazienti. L’obiettivo è fornire un’assistenza più vicina al domicilio, utile a chi necessita di supporto dopo il ricovero ospedaliero ma non necessita ancora di ospedalizzazione completa. L’avvio di questo servizio risponde a un’esigenza concreta, colmando un vuoto assistenziale che finora il territorio non aveva.

Monitoraggi, terapie e supporto medico

L’ospedale sarà attrezzato per garantire monitoraggi, terapie riabilitative e supporto medico costante, favorendo un percorso di cura che alleggerisce le strutture ospedaliere più grandi. Inoltre, la presenza di questo presidio rafforza l’organizzazione sanitaria locale, migliorando la qualità delle cure sul territorio. L’integrazione delle attività permette di rispondere con maggiore rapidità alle necessità della popolazione, soprattutto per le fasce più fragili, garantendo continuità assistenziale senza spostamenti lunghi o complicati.

Ruolo e responsabilità della direzione asl roma 4 nel progetto

Il progetto procede sotto la guida della direttrice generale della ASL Roma 4, dott.ssa Rosaria Marino, che ha assicurato il mantenimento dei servizi sanitari attuali e il rispetto dei tempi stretti imposti dal PNRR. “La dottoressa Marino ricopre da poco il ruolo di guida dell’azienda sanitaria e si trova a dover chiudere un ciclo di lavori avviato dai suoi predecessori, garantendo la continuità del servizio nella fase di cantiere.”

Contributi fondamentali delle direttrici precedenti

Oltre alla direttrice attuale, il percorso ha visto un contributo fondamentale da parte della precedente direttrice generale, dott.ssa Cristina Matranga, che ha gettato le basi per la realizzazione dell’ospedale di comunità. Il progetto ha coinvolto anche la direttrice del distretto 2, dott.ssa Alessandra Petruio, attiva nella gestione e coordinamento delle azioni per portare avanti l’intervento. Insieme, queste figure hanno lavorato per far fronte alle sfide legate a tempi, risorse e organizzazione sanitaria locale.

La presenza di un direttivo attento e di professionisti coinvolti ha permesso di avanzare con le opere senza compromettere le attività quotidiane dei servizi, elemento che ha richiesto uno sforzo non indifferente viste le dimensioni e le esigenze del distretto. Il coordinamento tra amministrazione e ASL ha avuto un ruolo chiave in questa fase.

Il supporto dell’amministrazione comunale per garantire la continuità dei servizi

Negli ultimi due anni l’amministrazione comunale di Cerveteri ha collaborato strettamente con la ASL Roma 4 per assicurare che, durante i lavori di costruzione del nuovo ospedale di comunità, i servizi assistenziali rimanessero disponibili per i cittadini. Questo è avvenuto mettendo a disposizione spazi comunali per ospitare attività fondamentali, evitando chiusure o spostamenti che avrebbero potuto creare disagi per gli utenti.

“L’impegno dell’amministrazione si è concentrato anche nel tenere vicina l’assistenza alla popolazione, mantenendo disponibile ogni servizio e salvaguardando la qualità e la rapidità dell’intervento sanitario.” Si è puntato a sostenere il personale sanitario e a preservare l’efficienza del presidio esistente, nonostante l’area sia interessata da un importante cantiere.

Questo approccio ha agevolato la continuità di cure e test, prevenendo interruzioni o ritardi nella risposta sanitaria. La sinergia tra enti pubblici si è dimostrata fondamentale per affrontare la complessità dei lavori senza sacrificare il diritto alla salute della comunità locale, soprattutto in un periodo delicato come questo.

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