Prima impiantazione in friuli venezia giulia del sistema port delivery per la degenerazione maculare

Prima impiantazione in friuli venezia giulia del sistema port delivery per la degenerazione maculare

La clinica oculistica di ASUGI a Trieste impianta per la prima volta il Port Delivery System per la degenerazione maculare legata all’età, migliorando il trattamento e riducendo le iniezioni frequenti.
Prima Impiantazione In Friuli Prima Impiantazione In Friuli
La Clinica Oculistica di ASUGI a Trieste ha impiantato per la prima volta in Friuli Venezia Giulia il Port Delivery System, un dispositivo innovativo che rilascia continuamente farmaci anti-VEGF per trattare la degenerazione maculare legata all’età, riducendo le frequenti iniezioni e migliorando la qualità della vita dei pazienti. - Gaeta.it

La regione Friuli Venezia Giulia segna una novità nel campo della cura delle malattie oculari: per la prima volta nella sua storia clinica, due pazienti hanno ricevuto un dispositivo impiantabile innovativo per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età. L’intervento si è svolto presso la Clinica Oculistica dell’ASUGI, Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina, grazie alla collaborazione di un team guidato dal prof. Daniele Tognetto. Il nuovo trattamento fa parte di uno studio clinico internazionale che coinvolge diverse strutture in Europa e mira a rivoluzionare la gestione di questa condizione oftalmologica.

Il nuovo dispositivo port delivery system e il funzionamento nel trattamento della maculopatia

Il Port Delivery System , il dispositivo sottoposto a impianto, offre un metodo diverso per somministrare farmaci anti-VEGF, essenziali contro la degenerazione maculare senile. Questo sistema impiantabile all’interno del bulbo oculare assicura un rilascio controllato e costante dei farmaci, riducendo le frequenti iniezioni intraoculari che richiedevano visite ospedaliere mensili. Le iniezioni tradizionali rappresentavano un impegno notevole per pazienti anziani o con difficoltà motorie, causando spesso disagi nel seguire correttamente i trattamenti. Con il PDS, invece, la somministrazione continua del farmaco mantiene più stabile l’attività della malattia, riducendo il rischio di peggioramenti improvvisi.

Vantaggi clinici del port delivery system

Il vantaggio principale risiede nella capacità del dispositivo di fornire una dose calibrata in modo costante, evitando così i picchi e le fluttuazioni tipiche delle iniezioni. Questo approccio migliora il controllo clinico della degenerazione e allevia il carico assistenziale legato alle frequenti visite. La tecnologia del Port Delivery System rappresenta quindi un passo avanti rilevante rispetto ai protocolli terapeutici finora adottati nella lotta contro le patologie retiniche croniche.

Il ruolo della clinica oculistica di asugi a trieste nello studio multicentrico internazionale

L’intervento eseguito a Trieste si inserisce in un contesto internazionale di ricerca clinica avanzata, che vede la Clinica Oculistica di ASUGI come uno dei centri di riferimento in Italia. La struttura è riconosciuta a livello regionale per l’adozione di terapie oftalmologiche tra le più aggiornate in circolazione, in particolare per le patologie della retina. La partecipazione a questo studio multicentrico permette di raccogliere dati importanti sull’efficacia e la sicurezza del PDS, favorendo un confronto diretto con altri centri europei impegnati nella sperimentazione.

Il prof. Daniele Tognetto, a capo della Clinica, ha coordinato l’operazione chirurgica e monitorerà costantemente i pazienti impiantati per verificare gli esiti della procedura. La scelta di Trieste come sede di sperimentazione rafforza il ruolo della città nel campo della ricerca medica oftalmologica. Il coordinamento con il team internazionale aiuta inoltre a definire protocolli terapeutici più adeguati, in grado di rispondere alle esigenze reali dei pazienti colpiti da degenerazione maculare legata all’età.

L’impatto sulla qualità della vita dei pazienti e le prospettive future

L’introduzione del Port Delivery System promette un cambiamento significativo nel trattamento delle maculopatie. Con un rilascio continuo del farmaco, si elimina la necessità di iniezioni frequenti, un elemento che spesso scoraggia pazienti anziani o fragili dall’aderire pienamente al percorso terapeutico. La regolarità dell’assunzione del farmaco si riflette direttamente sul decorso della malattia, che tende a stabilizzarsi meglio rispetto alle terapie intermittenti.

Dal punto di vista pratico, i pazienti beneficeranno di minori visite ospedaliere, riducendo disagi e difficoltà logistiche. Questo risparmio di tempo e risorse personali si affianca a una migliore gestione clinica, pratica e meno invasiva. L’aspettativa è che l’uso del PDS diventi progressivamente più diffuso una volta confermati i risultati dello studio, modificando le strategie di cura della degenerazione maculare senile in modo più ampio.

Data collection e possibilità di miglioramenti futuri

L’esperienza acquisita dai centri come quello di Trieste aprirà la strada a nuovi protocolli e potrà sostituire gradualmente la routine delle iniezioni mensili, finora unico approccio possibile. Nel frattempo, i dati raccolti forniranno indicazioni precise sulle possibili limitazioni e sui pazienti che possono beneficiare al meglio di questa terapia.

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