A Pretoro, piccolo borgo in provincia di Chieti, si è svolta una delle poche feste italiane dedicate ai serpenti: la festa dei serpari. L’evento anticipa la rievocazione del miracolo di San Domenico e il lupo ed è da sempre legato a rituali popolari che vedono questi rettili al centro di antiche tradizioni. Oggi però, la manifestazione si è arricchita di un approccio più scientifico e attento alla tutela degli animali, sancendo un equilibrio tra folklore e rispetto della natura.
La festa dei serpari: un rito unico con serpenti protagonisti tra le vie di pretoro
Quest’anno, la festa dei serpari ha coinvolto poco meno di settanta serpenti, soprattutto biacchi, noti anche come Hierophis viridiflavus. Questi rettili, catturati nelle settimane precedenti con metodi rispettosi, sono stati portati in processione tra le mani dei serpari che accompagnano la statua di San Domenico. Il percorso si snoda per le vie del paese, mantenendo intatto un rito che si tramanda da generazioni.
Il nome dei vari serpenti riprende i termini dialettali locali: “sorgiarola” indica il biacco comune, mentre “scroscione” corrisponde alla variante melanotica del biacco. Altri nomi come “serenella” e “biscia d’acqua” descrivono rispettivamente il saettone e la natrice barrata, due specie anch’esse presenti nel territorio attorno a Pretoro. Questi nomi tradizionali riflettono con precisione le varietà di rettili più comuni della zona, sottolineando il legame tra natura e cultura popolare.
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La processione non è solo una dimostrazione di fede ma un momento integrato nella vita sociale della comunità, che lascia spazio anche ad incontri e scambi di esperienze legati alla fauna locale. Dopo il percorso religioso, la festa si sposta in piazza dove i serpenti vengono pesati. Negli anni questo passaggio è diventato il fulcro della competizione amichevole tra i serpari. I premi vanno a chi ha catturato i rettili più grandi, divisi in categorie che mantengono i vecchi nomi dialettali.
Integrazione della scienza nella tradizione: il controllo sanitario e la marcatura fotografica dei serpenti
Negli ultimi anni la festa dei serpari ha inserito un elemento pratico con un gruppo di esperti composto da veterinari ed erpetologi. Questo team lavora sotto l’egida del Parco nazionale della Maiella, della Societas Herpetologica Italica e del WWF Chieti-Pescara. L’obiettivo è monitorare lo stato di salute degli animali e raccogliere dati utili per la conoscenza delle popolazioni di serpenti della zona.
Il monitoraggio avviene tramite un controllo sanitario dettagliato e la marcatura fotografica che permette di riconoscere individualmente ogni rettile. Questo metodo consente di evitare stress inutili agli animali e aiuta a rilevare eventuali malattie o rischi di zoonosi.
L’approccio scientifico ha trasformato la festa da semplice tradizione a un’occasione di studio di campo, capace di fornire informazioni preziose per la conservazione della fauna locale. Anche le autorità scientifiche possono così contare su una registrazione metodica che aiuta a scoprire come si muovano i serpenti all’interno del territorio, quali siano le caratteristiche genetiche predominanti e l’eventuale presenza di specie a rischio.
La presenza delle forze dell’ordine e le nuove regole per la tutela degli animali durante la festa
La presenza dei Carabinieri del CITES di Pescara e del Nucleo Carabinieri Forestali di Pretoro ha garantito l’adeguamento dell’evento alle normative vigenti. Il Comune di Pretoro, seguendo le raccomandazioni del WWF e degli erpetologi, si è dotato di disposizioni che assicurano la protezione degli animali nel corso della festa.
Questa attenzione ha portato a modifiche importanti: una di queste riguarda il modo in cui i serpenti vengono misurati. Fino a una decina di anni fa si utilizzava la lunghezza come parametro, con una pratica che includeva la loro “stiratura” per comprenderla meglio. Questo metodo, oltre a essere impreciso, poteva provocare involontari maltrattamenti. Ora i rettili vengono pesati, una procedura meno invasiva che rispetta il benessere degli animali consentendo valutazioni più accurate.
Il supporto delle forze dell’ordine è indispensabile per far rispettare queste regole, soprattutto perché i serpenti sono soggetti anche a norme di tutela specifiche e alla legislazione internazionale. Quello di Pretoro non è infatti solo un momento celebrativo ma un punto di osservazione per la conservazione e tutela degli animali selvatici, con un patto tra il mondo tradizionale e le esigenze ambientali attuali.