Presidio silenzioso a latina per gaza il 1 giugno con luci accese in piazza del Popolo

Presidio silenzioso a latina per gaza il 1 giugno con luci accese in piazza del Popolo

A Latina il primo giugno un presidio silenzioso in piazza del Popolo accende luci di solidarietà per Gaza, coinvolgendo associazioni, partiti e cittadini per chiedere un intervento urgente al governo italiano.
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A Latina, il 1° giugno si terrà un presidio silenzioso in piazza del Popolo per esprimere solidarietà a Gaza, con cittadini e associazioni che accenderanno luci simboliche per chiedere giustizia e un intervento del governo italiano. - Gaeta.it

Un presidio silenzioso si terrà a Latina la sera del primo giugno per esprimere solidarietà alla popolazione di Gaza. L’iniziativa coinvolgerà cittadini, associazioni e gruppi politici con un sit-in serale dove ogni partecipante accenderà una piccola luce, simbolo di speranza e vicinanza alle vittime del conflitto in corso. L’appuntamento è fissato per le 22 in piazza del Popolo, un momento pensato per sensibilizzare e chiedere un intervento chiaro da parte del governo italiano.

Il significato e la modalità del presidio a latina

Il presidio a Latina vuole dare voce a chi nella striscia di Gaza non ha più la possibilità di farsi sentire, un gesto che punta a illuminare simbolicamente il buio della sofferenza vissuta da migliaia di persone. Ognuno porterà una luce, che si tratti di una candela, del led del telefono, di una torcia o di una lanterna. L’idea è creare una piazza luminosa, un segno visibile di supplica e attenzione che si estenderà non solo in piazza, ma anche su strade e persino ai balconi, per coinvolgere tutta la città.

La mobilitazione precedente e il tono dell’evento

L’iniziativa segue la mobilitazione precedente denominata “50mila sudari per Gaza”, che aveva già richiamato un vasto numero di partecipanti. A Latina si vuole mantenere un tono sobrio e unito, evitando qualsiasi tipo di agitazione o slogan che possano distogliere dal messaggio principale. Le luci puntano a rappresentare giustizia e dignità umana, temi centrali di questa manifestazione.

Gli organizzatori e le intenzioni del sit-in

Dietro il presidio ci sono diverse realtà territoriali: associazioni, movimenti, sindacati, partiti e cittadini comuni si incontreranno sotto l’ombra dell’Intendenza di Finanza in una piazza senza bandiere di appartenenza politica o ideologica. L’idea è costruire un momento collettivo e pacifico, senza protagonismi personali o divisione per schieramenti.

Il messaggio degli organizzatori è chiaro: la tragedia attuale rappresenta una ferita profonda per la coscienza collettiva, una situazione in cui ogni tipo di esibizione individuale può risultare offensiva. Al contrario, serve un’azione condivisa, fatta di responsabilità e senso di umanità. L’invito è a unirsi per mostrare solidarietà senza interessi personali, accendendo simbolicamente quelle luci che portano conforto e attenzione al dramma umano.

Le adesioni e la partecipazione della città

Hanno confermato la loro partecipazione numerose organizzazioni e gruppi di diversa natura. Tra questi figurano la sezione provinciale di Anpi, la CGIL di Frosinone e Latina, gruppi come Articolo 21, Rete Studenti Medi, Arcigay Latina Seicomesei, e varie associazioni impegnate contro le mafie e a favore della solidarietà. Numerosi anche i partiti politici come il Movimento 5 Stelle, Possibile, Rifondazione Comunista, Partito Democratico e altri.

Molte realtà coinvolte

Questa molteplicità di soggetti testimonia la volontà della cittadinanza di rispondere in modo unitario a eventi gravissimi che si stanno verificando in Medio Oriente. La lista rimane aperta e in aggiornamento, segno che l’appello a partecipare continua a circolare e a coinvolgere sempre più persone. L’incontro avrà dunque anche un valore civile e democratico, oltre al forte significato umano che ha già assunto.

Il contesto internazionale e l’appello al governo italiano

Nel momento in cui il conflitto a Gaza provoca continui bilanci di vittime civili e la situazione umanitaria si fa sempre più drammatica, città come Latina si mobilitano per richiamare l’attenzione pubblica. Il presidio è anche un modo per sollecitare le autorità italiane a prendere posizione, chiedendo un immediato stop alle azioni militari che causano sofferenza tra la popolazione.

La protesta silenziosa si affianca a una crescente rete di manifestazioni in molte altre città italiane, un richiamo a non trascurare questa crisi che va avanti da mesi. Le luci accese in piazza rappresentano quindi un segnale di allarme, ma anche una richiesta diretta di responsabilità politica e umana da parte di chi governa. Il tempo stringe e la mobilitazione non accenna a fermarsi.

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