La situazione dei farmacisti dipendenti in Lombardia e nel resto d’Italia resta tesa dopo la rottura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale. La scadenza contrattuale risale a quasi un anno fa e più di 60mila lavoratori, di cui 5mila solo nella regione lombarda, si preparano a una giornata di protesta per chiedere condizioni più adeguate a fronte del loro ruolo. Le sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno annunciato un presidio a Milano, davanti alla sede di Federfarma, per affermare l’importanza della loro attività e ottenere risposte concrete.
Ruolo centrale dei farmacisti dipendenti nel sistema sanitario
I farmacisti dipendenti rappresentano una parte fondamentale del servizio sanitario nazionale. Ogni giorno svolgono una funzione cruciale, non solo nella distribuzione dei farmaci ma nella consulenza e assistenza ai cittadini. La loro presenza sul territorio garantisce un punto di riferimento stabile per chi cerca cure e prevenzione. Lo attestano i sindacati lombardi, che li considerano “una colonna portante” del sistema sanitario. I farmacisti non si limitano alla dispensazione, ma offrono competenze professionali che contribuiscono alla tutela della salute pubblica. In realtà, il lavoro svolto si traduce in un’operazione di prossimità sociale che assume un peso concreto nelle comunità.
Tensioni legate al contratto nazionale scaduto da quasi un anno
Il contratto nazionale di lavoro dei farmacisti dipendenti è scaduto da quasi dodici mesi senza che si trovasse un accordo per il rinnovo. Le trattative, partite con qualche speranza, si sono però bloccate del tutto nelle ultime settimane, portando alla rottura del tavolo negoziale. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno già manifestato più volte il loro disappunto per una proposta che non corrisponde alle attese di chi lavora nelle farmacie private ma assicura comunque un servizio pubblico essenziale. La mancanza di un contratto aggiornato da così tanto tempo mette i farmacisti in una posizione di incertezza e rischio, penalizzando anche le garanzie economiche e previdenziali.
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Contestazione rispetto all’aumento salariale proposto
Nella trattativa, la proposta avanzata dai rappresentanti delle controparti è stata giudicata inadeguata dai sindacati. L’ipotesi di un aumento di soli 120 euro in tre anni è stata definita “mortificante” per una categoria che si impegna quotidianamente per assicurare cure e assistenza di base. Per i farmacisti dipendenti, tale incremento non rispecchia il valore del lavoro svolto, ignorando il loro contributo pratico e professionale alla salute dei cittadini. Questo minore riconoscimento economico alimenta malumori e spinge verso una mobilitazione che cerchi di rivendicare un trattamento più equo, soprattutto in un contesto segnato da difficoltà economiche e sociali crescenti.
Giornata di protesta a milano davanti a federfarma
Domani a Milano è previsto un presidio organizzato proprio dalle tre sigle sindacali principali unite per sollecitare un cambio di rotta nelle trattative. La manifestazione sarà davanti a Federfarma, che rappresenta le imprese della distribuzione farmaceutica, per chiedere un confronto più concreto e condizioni contrattuali più giuste. Oltre 5mila farmacisti dipendenti della Lombardia si trovano direttamente coinvolti in questa iniziativa. La protesta vuole attirare l’attenzione sui temi della valorizzazione professionale, della giusta retribuzione e del riconoscimento che si deve a chi ogni giorno, con competenza e impegno, garantisce un servizio sanitario indispensabile. Questo evento potrebbe avere ripercussioni anche a livello nazionale, vista la situazione diffusa in tutta Italia.
L’iniziativa di domani testimonia uno stato di agitazione crescente tra chi svolge un ruolo chiave nella salute pubblica senza fino a oggi ottenere una risposta adeguata. Lo scontro intorno al rinnovo contrattuale segna un punto di svolta importante nel rapporto tra lavoratori e datori di lavoro nel mondo farmaceutico. Il presidio affronta un nodo centrale nel riconoscimento del valore sociale e professionale di queste migliaia di operatori.