La Regione Liguria ha confermato la presenza di fibre d’amianto nell’aria all’interno dei propri uffici di via D’Annunzio 111 a Genova. Due campagne di monitoraggio, condotte nell’arco di circa una settimana, hanno evidenziato livelli di amianto che superano i parametri di legge. Di conseguenza, sono state adottate precauzioni per tutelare i dipendenti e approfondire l’origine del problema.
Rilevamento delle fibre d’amianto durante le analisi dell’aria
Tra il 29 aprile e il 7 maggio 2025, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure , insieme a una società esterna specializzata, ha effettuato diversi prelievi d’aria in tutte le aree della sede regionale. I campionamenti sono stati eseguiti in piani diversi, in giorni e punti selezionati, per assicurare un quadro il più completo possibile. Gli esiti mostrano valori di fibre d’amianto aerodisperso che impongono la messa in atto di azioni di tutela, come previsto dalle norme vigenti.
Questi risultati sono stati resi noti in un incontro tra l’assessore regionale al Patrimonio, Paolo Ripamonti, le rappresentanze sindacali, tecnici di Arpal e medici competenti della Asl3 genovese. Finora, invece, le analisi condotte in passato nella stessa sede avevano sempre escluso la presenza di amianto nell’aria interna, fatto che rende questi nuovi dati un elemento di forte attenzione.
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Interventi immediati della regione e programma di sicurezza
Nonostante i rilevamenti abbiano mostrato valori di amianto inferiori ai limiti di legge in almeno un caso specifico, sono state attivate misure cautelative. Da subito, la Regione ha imposto lo smart working per tutti i dipendenti che operano all’interno di via D’Annunzio 111, limitando così l’esposizione diretta alle fibre d’amianto.
Successivamente, sono proseguiti approfondimenti e controlli più rigorosi con l’obiettivo di intercettare la fonte della contaminazione e di prevenire rischi aggiuntivi. I dati ottenuti dalle analisi sono stati trasferiti alle autorità competenti per pianificare le azioni necessarie a proteggere la salute di chi lavora nell’edificio.
Accertamenti su cantiere vicino e sospensione lavori
Il problema ha coinvolto anche i cantieri dell’edificio adiacente, al numero 113 di via D’Annunzio. Dopo la comunicazione dei dati, la Asl3 ha condotto un’ispezione al cantiere in corso, verificando un potenziale pericolo di amianto. Il 30 aprile 2025 i lavori sono stati bloccati in via preventiva, per evitare ulteriori contaminazioni e amenità per i lavoratori nell’area e negli uffici contigui.
Al momento, tecnici e istituzioni stanno valutando con attenzione quali azioni prendere a breve e medio termine per garantire la sicurezza dell’edificio di via D’Annunzio 111. Tra le ipotesi c’è la limitazione o la sospensione totale dell’accesso agli uffici finché non si potrà assicurare l’assenza di pericoli per chi lavora quotidianamente in quei locali.
Tutela della salute e prossimi sviluppi
Con la conferma della presenza di amianto nell’aria, ogni intervento parte dalla tutela della salute del personale regionale. La Regione Liguria mantiene la priorità nel proteggere i dipendenti da rischi pericolosi e sta collaborando con Arpal, Asl3 e altri enti per definire i prossimi passaggi operativi.
Nel frattempo, sono previste ulteriori verifiche e monitoraggi. Lo stop al cantiere e la gestione temporanea dello smart working servono a limitare danni e a scavare più a fondo sulle cause di questa contaminazione, almeno fino a conoscere con esattezza la natura e l’estensione del fenomeno.
Le maggiori agenzie sanitarie hanno sottolineato come la gestione dei casi di amianto richieda attenzione particolare, perché la pericolosità è legata all’inalazione prolungata di fibre, situazione che può crearsi negli ambienti di lavoro. La Regione Liguria ha attivato procedure coerenti per affrontare questa emergenza nell’edificio di via D’Annunzio a Genova.