Venerdì 23 maggio, nell’aula magna del liceo A. Manzoni di Latina, si è svolto un incontro dedicato alla presentazione del libro “La ricchezza del bene” di Safiria Leccese. L’evento rientra nel progetto “IndustriAMOci – il volto umano del fare impresa”, promosso per approfondire temi legati all’impresa e al valore umano nel contesto economico e sociale. L’iniziativa si propone di avvicinare gli studenti a riflessioni sul ruolo della persona nel mondo del lavoro, passando attraverso letture che stimolano la crescita sociale ed emozionale.
Il progetto industriamoci e il ruolo del liceo manzoni di latina
Il progetto “IndustriAMOci” è stato elaborato dalle insegnanti Tramontano, Gagliardi e Vella, con il coordinamento della dirigente scolastica Paola Di Veroli e della vice preside Anna Santoro. L’obiettivo principale è avvicinare gli studenti del liceo economico-sociale e delle scienze umane alla lettura di opere capaci di far emergere competenze sociali e la capacità di interpretare fenomeni emotivi e sociologici. Il liceo Manzoni di Latina si propone così di costruire un percorso formativo che coniughi l’apprendimento teorico con esperienze concrete di approfondimento culturale. Il progetto ha ottenuto una partecipazione attiva da parte dei ragazzi, coinvolti nel dibattito e nella riflessione intorno ai valori che possono guidare un’impresa.
Educare a un nuovo approccio economico
Questa iniziativa si inserisce in un contesto educativo volto a superare gli approcci esclusivamente tecnici e favorire una visione delle dinamiche economiche che consideri l’uomo non solo come forza lavoro, ma come soggetto portatore di valori e risorse irrinunciabili. I docenti hanno lavorato per valorizzare il confronto e il dialogo, elementi fondamentale per educare i giovani a modelli imprenditoriali più umani e solidali.
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Safiria leccese: il pensiero sul valore umano nell’impresa
Durante la conferenza la giornalista e scrittrice Safiria Leccese ha presentato i temi principali del suo libro, concentrandosi su un’idea di impresa che sia equa, solidale e sostenibile. Il fulcro della sua riflessione è stato porre l’accento sul trattamento delle persone che lavorano all’interno delle aziende, invitando a considerare il fattore umano non come un costo da minimizzare, ma come una risorsa preziosa. Leccese ha fatto un paragone significativo, definendo i lavoratori come “artisti” capaci di contribuire con la loro unicità al successo dell’impresa.
Ha rimarcato l’importanza di vedere ogni dipendente nella sua interezza, fatta di anima, corpo, sentimenti e problemi personali. Questa visione contrasta con la pratica diffusa che riduce il lavoratore a semplice “merce”. Secondo l’autrice, solo riconoscendo la persona in ogni singolo collaboratore si può promuovere un modello economico davvero ricco e sostenibile, capace di assicurare un futuro meno alienante. La sua lettura provoca una riflessione profonda su come si possa andare oltre l’approccio meramente finanziario, restituendo dignità e valore all’elemento umano nel lavoro.
Un modello imprenditoriale più umano
L’interazione con gli studenti e l’attenzione verso nuovi modelli di impresa
Uno degli aspetti più rilevanti dell’incontro è stato il dialogo aperto con gli studenti presenti. La conferenza ha lasciato spazio a un confronto diretto, con numerose domande che hanno toccato il senso dell’impresa etica e sostenibile. Safiria Leccese ha risposto sviluppando idee positive, infondendo speranza e proponendo nuovi modelli imprenditoriali che mettono al centro il benessere e la responsabilità sociale.
Questo momento ha rivelato l’interesse dei giovani verso forme alternative di impresa, orientate a conciliare profitto e umanità. Il confronto con una figura che unisce esperienza giornalistica e sensibilità sociale ha stimolato riflessioni utili a orientare scelte future, non solo in campo economico, ma anche civico. Il dialogo ha sottolineato quanto i ragazzi chiedano modelli più giusti, coerenti con le sfide della società contemporanea.
Il valore della persona come fondamento di un nuovo modello economico
La riflessione emersa dalla conferenza si è concentrata spesso sul rapporto tra impresa e persone. Il liceo Manzoni ha colto l’occasione per sottolineare quanto sia fondamentale una crescita economica che non si basi esclusivamente su numeri, ma che metta al centro la dignità, la libertà e il valore complessivo degli individui. Questo approccio propone una lettura dell’economia dove ogni collaboratore è un soggetto con passioni e difficoltà, elementi da comprendere per costruire ambienti di lavoro migliori.
Il modello promosso da Safiria Leccese invita a scommettere su un’impresa fatta da persone per le persone, con un’attenzione particolare alla sostenibilità sociale oltre che ambientale. Nell’attuale contesto, segnato da instabilità e rapide trasformazioni, il messaggio arriva come un invito a ripensare il lavoro dentro la comunità, superando visioni riduttive. Gli studenti coinvolti hanno partecipato a una riflessione ampia, utile anche per le loro scelte personali e professionali future.