Presentata a milano la campagna pronte a prevenire per aumentare la sensibilità sulla recidiva del tumore al seno

Presentata a milano la campagna pronte a prevenire per aumentare la sensibilità sulla recidiva del tumore al seno

Milano ospita la campagna “pronte a prevenire” di Novartis e associazioni come Europa Donna Italia per promuovere la prevenzione terziaria e migliorare informazione e supporto alle donne con tumore del seno localizzato.
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A Milano è stata presentata la campagna “pronte a prevenire” di Novartis, dedicata alla prevenzione della recidiva del tumore al seno localizzato, con il coinvolgimento di associazioni di pazienti, medici e una comunità digitale per migliorare informazione e supporto alle donne nel percorso post-terapia. - Gaeta.it

La città di Milano ha ospitato la presentazione di una nuova campagna dedicata a donne che hanno affrontato il tumore del seno localizzato. Concepisce la prevenzione come strumento fondamentale per evitare il ritorno della malattia. L’iniziativa, promossa da Novartis, coinvolge diverse associazioni di pazienti e offre supporti informativi e spazi di condivisione digitale rivolti alle donne che si trovano in questa fase delicata del percorso oncologico. L’obiettivo è stimolare una maggiore attenzione alla prevenzione terziaria basata sulle terapie adiuvanti.

Il ruolo delle associazioni e della comunicazione nella campagna pronte a prevenire

La campagna “pronte a prevenire” si basa su una collaborazione stretta tra Novartis e associazioni come Andos, Europa Donna Italia, IncontraDonna e Salute Donna Odv. Questi gruppi rappresentano un punto di riferimento per le pazienti e danno voce alle loro esperienze. Quattro donne, già coinvolte nel percorso di malattia, sono il simbolo della campagna: con le loro storie intendono rappresentare quel desiderio comune di evitare la recidiva del tumore.

Il progetto editoriale è tempo di vita

Attraverso il progetto editoriale “è tempo di vita”, la campagna non si limita a informare. Offre interviste a specialisti e approfondimenti disponibili su etempodivita.it. Inoltre la comunicazione si estende sui canali Facebook e Instagram per costruire una comunità che condivida un linguaggio comune attorno al tema della prevenzione terziaria. Questo tipo di prevenzione mira a ridurre il rischio di recidiva grazie alle terapie adiuvanti, spesso considerate fondamentali nel percorso di cura dopo la diagnosi.

L’iniziativa fa leva su un’immagine potente: un puzzle che simboleggia la varietà e unicità delle esperienze di ogni donna colpite dalla malattia, che si uniscono costruendo una narrazione collettiva. Le donne coinvolte nei social network sono invitate a condividere parole e colori che rappresentano, per ciascuna, la propria lotta e la speranza di guarigione. Questi contributi confluiranno in un progetto visivo e di testimonianza durante il mese rosa di ottobre, quando la campagna si farà più visibile e urgente.

Dati e ascolto diretto delle pazienti: la base della campagna

L’idea della campagna nasce da una ricerca svolta da Europa Donna Italia in collaborazione con Iqvia e il sostegno di Novartis Italia. Sono state coinvolte più di 170 pazienti per capire quali fossero bisogni e lacune informativi sul rischio di recidiva dopo il tumore al seno. La ricerca ha rilevato una richiesta evidente di informazioni da parte delle donne, soprattutto riguardo alla spiegazione del rischio di ritorno della malattia.

La presidente di Europa Donna Italia, Rosanna D’Antona, ha spiegato come quattro pazienti su dieci lamentino mancanza di dettagli sul rischio di recidiva ricevuti dal proprio medico. In più una su cinque non conosce il livello di rischio in seguito alla diagnosi. Nonostante ciò, quasi la metà delle intervistate vede proprio nella prevenzione della recidiva il traguardo terapeutico prioritario. Questo rende cruciale migliorare il dialogo medico-paziente e la condivisione di informazioni su terapie disponibili e obiettivi realistici.

La ricerca mostra anche che nove donne su dieci cercano informazioni sul rischio di recidiva attraverso vari canali. Circa la metà considera prioritaria una terapia adiuvante in grado di fermare o limitare il ritorno del tumore. La campagna vuole puntare soprattutto a colmare questo gap informativo, creando occasioni di confronto e di conoscenza semplici ma precise, accessibili a chiunque.

Medici e oncologi sottolineano l’importanza della prevenzione terziaria nella cura post-tumore

Secondo il professor Giuseppe Curigliano, la prevenzione dopo la sopravvivenza iniziale del tumore rimane una parte cruciale del percorso di cura. Il rischio di recidiva non sparisce nemmeno anni dopo la conclusione delle prime terapie, specie in caso di malattie ormonosensibili Hr+/Her2 negative. Le ricerche indicano che nei tumori di stadio I la recidiva può verificarsi tra il 10 e il 17% dei casi. Nei tumori più avanzati, stadio II e III, può salire fino al 50% anche 20 anni dopo la diagnosi.

Prevenzione terziaria e qualità di vita

Questo evidenzia quanto sia indispensabile mantenere alta la consapevolezza e il controllo anche a lungo termine. La prevenzione terziaria contribuisce a tenere sotto controllo la malattia e migliorare la qualità di vita delle pazienti. Non è un concetto astratto ma la realtà clinica che si deve affrontare quotidianamente con strategie precise e un dialogo chiaro tra medico e paziente.

Il professor Michelino De Laurentiis, dall’Istituto nazionale tumori di Napoli, ha spiegato come i tumori mammari ormonosensibili, che rappresentano circa il 70% dei casi, abbiano buoni tassi di sopravvivenza nel primo periodo. Ma possono recidivare a distanza di molti anni. Nuovi farmaci, come gli inibitori di Cdk4/6, si affiancano alle terapie ormonali standard, amplificando le possibilità di prevenzione terziaria e offrendo un’opportunità in più per controllare la malattia.

L’importanza del rapporto tra medico e paziente nella gestione del tumore al seno

Alberto Zambelli, oncologo a Bergamo e docente universitario, ha spiegato quanto ogni paziente sia unica, con bisogni personali specifici. Per questo è fondamentale creare un rapporto di fiducia e confronto aperto con il medico. Solo così si può costruire un percorso terapeutico condiviso, che tenga conto delle emozioni e delle necessità reali della persona.

Questo approccio aiuta a migliorare l’adesione alle cure e ai controlli, riduce paure e ansie legate alla malattia e consente di prendersi cura della qualità di vita durante il periodo di sorveglianza oncologica. Le iniziative che promuovono informazione e consapevolezza hanno un effetto positivo sotto questo aspetto e diventano strumenti utili per tutte le donne che affrontano il tumore alla mammella.

Novartis e il sostegno costante alla lotta contro il tumore al seno

Novartis ha confermato il suo impegno a collaborare con associazioni e società scientifiche per sviluppare farmaci efficaci e strategie integrate di cura. Paola Coco, responsabile Medical Affairs di Novartis Italy, ha ribadito come la campagna “pronte a prevenire” rappresenti uno strumento per accompagnare le pazienti nel corso del trattamento. L’obiettivo resta quello di rendere l’informazione accessibile e chiara, affinché ogni donna possa sentirsi informata e parte attiva nel proprio percorso di cura.

Milano si è così confermata luogo di confronto e sensibilizzazione su una malattia che, pur offrendo oggi percentuali di sopravvivenza elevate, richiede un’attenzione costante al rischio di recidiva e alla prevenzione. La campagna coinvolge voci dirette e comunità digitale per continuare una discussione aperta e puntuale sul tumore al seno localizzato.

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