Preoccupazioni degli Italiani nel 2024

Preoccupazioni degli Italiani nel 2024

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Preoccupazioni degli Italiani nel 2024 - Gaeta.it

La precarietà lavorativa

La precarietà lavorativa rappresenta uno dei principali timori per gli italiani nel 2024, con il 13,8% delle persone che la indicano come una preoccupazione diffusa. In particolare, il dato è ancora più allarmante tra i giovani, tra i quali ben il 36,9% percepisce la precarietà come un ostacolo concreto al proprio futuro professionale.

Conflitti internazionali e sicurezza globale

I conflitti internazionali costituiscono un’altra fonte di preoccupazione per la popolazione italiana, con il 12,8% delle persone che li identificano come una delle principali minacce. In un’epoca contraddistinta da tensioni geopolitiche, il timore di essere coinvolti in eventuali scenari bellici rappresenta un’ansia diffusa tra gli italiani.

Salute delle persone care

Il 12,5% degli italiani mostra preoccupazione per la possibilità che le persone care possano ammalarsi. La salute dei propri familiari e amici è un tema delicato che porta ad ansie e timori riguardanti il benessere e la sicurezza delle persone a cui si tiene di più.

Aumento delle tariffe di luce, gas e affini

L’aumento delle tariffe di luce, gas e servizi correlati è un altro aspetto che preoccupa il 12,3% degli italiani. La sfida di far fronte a spese sempre più elevate per beni di prima necessità come l’energia, evidenzia un contesto economico e sociale in continua evoluzione e di incertezza per i cittadini.

Coinvolgimento dell’Italia nei conflitti internazionali

Il 10,2% degli italiani considera il possibile coinvolgimento dell’Italia in conflitti internazionali come una delle principali preoccupazioni. La prospettiva di essere coinvolti in eventi bellici a livello globale genera timori e incertezze riguardo al futuro e alla stabilità del Paese.

Risultati del Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes

Il Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes, alla sua 36ª edizione, ha evidenziato che il 39,1% degli italiani ritiene che non sia ancora il momento di parlare di una Terza Guerra Mondiale, anche se esiste un rischio concreto. Al contempo, il 26,2% è d’accordo con l’ipotesi di un conflitto globale imminente, mentre il 13,6% non vede tale minaccia come reale. Infine, il 21,1% degli intervistati si dichiara indeciso sull’argomento.

Opinioni contrastanti sulla difesa e la sicurezza nazionale

Nell’ambito della sicurezza e della difesa, gli italiani manifestano opinioni divergenti sulle risorse destinate alla difesa nazionale. Mentre il 36,2% percepisce tali risorse come un costo, il 30,5% le considera un investimento strategico. Nel frattempo, un terzo degli italiani non ha un’opinione definita in merito a questo tema delicato.

Servizio militare obbligatorio e reclutamento volontario

La discussione riguardante il possibile ripristino del servizio militare obbligatorio per i giovani suscita posizioni contrastanti tra la popolazione italiana. Il 50,2% si dichiara favorevole al reinserimento della leva obbligatoria, mentre il restante 49,8% si oppone a questa eventualità. Tuttavia, la maggioranza è a favore dell’addestramento di volontari che possano essere impiegati in situazioni di emergenza per supportare le Forze Armate. Parallelamente, il 61,9% degli intervistati si oppone fermamente al reclutamento obbligatorio per il servizio militare, sottolineando la preferenza per un approccio basato sulla volontarietà.

Spesa militare e difesa nazionale

Infine, gli italiani si mostrano contrari all’incremento della spesa militare con l’obiettivo di assicurare una dotazione adeguata per la difesa del Paese. La questione della spesa nel settore della difesa solleva dibattiti e riflessioni sulla priorità di investimenti in un ambito così delicato per la sicurezza nazionale.

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