La rassegna empatia debutta quest’anno nel territorio pontino portando con sé una proposta culturale che coniuga letteratura, valorizzazione del paesaggio e temi sociali. L’evento si svolge tra il 12 e il 15 giugno in luoghi particolarmente significativi della provincia di latina, con la partecipazione di scrittori italiani e internazionali. Il festival punta a far dialogare arte e impegno civile, dando voce alla letteratura come strumento per guardare al presente e al futuro.
Il concept e la genesi del festival empatia
A firmare l’iniziativa culturale è gian luca campagna, scrittore e giornalista noto nel panorama nazionale. Secondo campagna, il festival nasce da una convinzione precisa: la bellezza, intesa come forma di espressione culturale, può rappresentare un veicolo per modificare in meglio la realtà che ci circonda. Empatia vuole così funzionare da ponte tra la cultura locale e il contesto più ampio, valorizzando le radici del territorio pontino e offrendo un punto di vista nuovo sulle sfide attuali. Questa formula comprende anche l’itineranza e la scelta di luoghi simbolici, capaci di far emergere il dialogo tra storia, natura e società.
Una proposta culturale tra romanticismo e concretezza
Lo scrittore definisce la sua idea come frutto di un “romanticismo visionario”, ma concretizza una proposta che coinvolge autori capaci di raccontare esperienze e riflessioni diverse, creando contaminazioni letterarie e culturali. La formula scelta non è solo quella della presentazione classica, ma integra momenti di dibattito e confronto, con l’obiettivo di muovere una discussione ampia intorno a temi sociali e culturali.
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Le quattro tappe del festival tra luoghi simbolo e eventi letterari
Empatia attraversa quattro giorni e tocca altrettanti luoghi suggestivi. La partenza è prevista a latina, in piazzetta nicolosi, il 12 giugno alle 18. Questo spazio urbano ha una storia legata alla fondazione della città nel corso degli anni ’30, ed oggi rappresenta un punto di incontro di persone provenienti da diverse culture. La scelta di questa piazza non è casuale: il quartiere omonimo è uno dei più multietnici della provincia, riflettendo le trasformazioni sociali degli ultimi decenni.
Gli incontri nei luoghi simbolo del pontino
Il secondo incontro si sposta il 13 giugno nei giardini di ninfa, uno dei luoghi più affascinanti della regione, conosciuto per la sua bellezza naturale e per l’importanza storica e botanica. Qui il festival incontra la natura e l’eredità culturale del pontino, creando un ambiente suggestivo per le presentazioni e i dibattiti.
Il terzo appuntamento è fissato per il 14 giugno al castello caetani di fondi, un edificio storico che testimonia la presenza delle famiglie nobiliari e la storia locale. L’atmosfera del castello farà da sfondo a letture e incontri con autori che scelgono questo spazio per raccontare storie legate a identità, memoria e cambiamento.
La chiusura è prevista per il 15 giugno nel labirinto limite di bassiano, dove il richiamo simbolico al tema dell’empatia trova un eco nel dedalo di vie e spazi, perfetto per favorire forme di dialogo e ascolto. Questa architettura naturale amplifica l’idea di un percorso condiviso, che il festival vuole proporre.
Gli autori protagonisti e le iniziative in calendario
Durante le quattro giornate del festival si alternano scrittori e intellettuali di rilievo. Tra loro figurano nomi come giuseppe culicchia e marino magliani, autori con un forte legame con la narrativa italiana contemporanea. La presenza di paco ignacio taibo ii e carlos zanon introduce un respiro internazionale, con storie che arrivano dal messico e dalla spagna e portano temi di attualità del loro contesto.
Non mancano filosofi come diego fusaro, insieme a giornalisti e critici come giorgio ballario, che accompagnano il pubblico in riflessioni che toccano diversi ambiti. Altri scrittori, tra cui susana martin gijon e serena venditto, portano la loro esperienza, ampliando così il ventaglio di stili e tematiche.
Un programma variegato per dialoghi e confronto
Gli appuntamenti prevedono presentazioni di libri, dialoghi con il pubblico e tavole rotonde pensate per creare un confronto vivo. Questo intreccio di eventi permette di spaziare tra generi letterari, epoche e questioni sociali, mostrando le molteplici facce di un fenomeno culturale che supera la semplice narrazione.
Il ruolo di piazzetta nicolosi nella prima serata
L’inaugurazione a piazzetta nicolosi assume un valore particolare perché rappresenta un punto di incontro tra passato e presente. Nato durante il regime fascista, il quartiere ha visto trasformazioni radicali, fino a diventare oggi un crocevia di culture diverse. L’evento di giovedì 12 giugno alle 18 si presenta quindi come momento simbolico per accogliere e far parlare una comunità molteplice.
Il programma della serata comprende interventi degli autori, brevi letture e momenti di dialogo con la platea. Saranno toccati temi legati alla convivenza, all’identità e alla memoria di un’area che ha fatto da specchio delle trasformazioni sociali italiane del secolo scorso.
Questa scelta di luogo e orario vuole favorire la partecipazione di residenti e visitatori, attirati non solo dalla proposta culturale ma dalla volontà di ascoltare storie diverse e farsi interrogare dalla letteratura. Il festival lascia quindi emergere la dimensione umana e storica di un quartiere che riflette il cambiamento e la complessità delle nostre città.