Premio cerevisia 2025, 39 birre artigianali italiane premiate tra 27 birrifici di 16 regioni

Premio cerevisia 2025, 39 birre artigianali italiane premiate tra 27 birrifici di 16 regioni

La dodicesima edizione del premio Cerevisia ha premiato 39 birre artigianali da 27 birrifici di 16 regioni italiane, valorizzando qualità, etichettatura e sviluppo territoriale nel settore brassicolo.
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La dodicesima edizione del premio Cerevisia ha valorizzato 39 birre artigianali italiane, premiando qualità, etichettatura e rappresentanza territoriale, con particolare rilievo per l’Umbria e un rigoroso giudizio scientifico. - Gaeta.it

La dodicesima edizione del premio Cerevisia ha messo in luce 39 etichette di birre artigianali provenienti da tutta Italia. Il riconoscimento nazionale, dedicato alla qualità nella brassicultura, ha visto la partecipazione di 27 birrifici selezionati tra 140 finalisti, rappresentando 16 regioni italiane. La cerimonia di premiazione si è svolta il 17 giugno al centro congressi della Camera di commercio dell’Umbria, con un’attenzione particolare sia alla qualità del prodotto che all’immagine delle etichette.

Come si svolge il premio e le modalità di giudizio

Cerevisia 2025 porta avanti la tradizione consolidata del concorso brassicolo promosso esclusivamente da enti pubblici, senza alcun sponsor commerciale. Questo lo rende un evento unico nel panorama italiano. La Camera di commercio, principale organizzatrice, ha affidato il giudizio a una giuria scientifica indipendente, che valuta in modo anonimo e trasparente le birre finaliste. Il coordinamento è affidato al Centro di ricerca per l’eccellenza della birra dell’Università di Perugia, che garantisce rigore e competenza nelle procedure di selezione.

La scelta di mettere al centro la qualità del prodotto si traduce in un percorso di analisi che va oltre il semplice gusto. Ogni birra partecipante è esaminata anche nel rispetto delle norme relative all’etichettatura e alla conformità normativa, rendendo Cerevisia il solo riconoscimento italiano che integra aspetti tecnici e commerciali. Questa struttura rigida e trasparente consolida il ruolo del premio come riferimento per produttori e appassionati.

Premi principali e riconoscimenti territoriali

Il premio Eccellenza del 2025 è stato assegnato alla birra Gorilla Barley Wine, prodotta da Mastri birrai umbri. Questo marchio ha ottenuto il punteggio più alto, confermando l’attenzione crescente verso produzioni di qualità tipiche dell’Umbria. Per la stessa regione sono stati assegnati sei riconoscimenti complessivi, segnale che il territorio sta acquisendo un peso rilevante nella scena brassicola nazionale.

I premi territoriali si sono suddivisi in macro-aree geografiche. Per il nord Italia è stata premiata Brenta Brau Vienna, prodotta dal birrificio Val Rendena in Trentino-Alto Adige. Nel centro Italia il riconoscimento è andato a Buffalo Circus della Fabbrica della birra Perugia, mentre per sud e isole il premio è stato assegnato a Porter di Birra Puddu in Sardegna. Questi riconoscimenti evidenziano le differenze e le peculiarità dei territori produttivi italiani.

L’importanza del premio immagine

Oltre ai premi legati al gusto e all’area geografica, Cerevisia ha valorizzato anche l’aspetto grafico delle etichette. Il premio Immagine ha segnato la vittoria di Birra Montecassino, segnalata per la qualità e originalità della sua etichetta. Questa attenzione all’aspetto visivo risponde a una crescente esigenza del mercato, dove l’immagine si trasforma in un elemento strategico per attrarre consumatori e distinguersi in un settore competitivo.

Infine, 34 ulteriori riconoscimenti sono stati consegnati per specifiche categorie brassicole, rispettando le diverse caratteristiche stilistiche delle birre finaliste. Il palcoscenico offerto da Cerevisia consente dunque di mettere in risalto una molteplicità di prodotti, dai più tradizionali ai più innovativi, senza tralasciare particolare attenzione a ciascuna tipologia.

Sviluppo del settore e ricadute territoriali

La Camera di commercio ha sottolineato che Cerevisia riflette la crescita del numero di birrifici artigianali in Italia, arrivati quasi a mille. Il settore ha visto una forte ripresa dopo il periodo critico legato alla pandemia. Le 140 birre finaliste nel 2025 testimoniano un miglioramento palpabile in termini di qualità delle produzioni, capacità produttiva e professionalità dei birrifici.

Un elemento importante è la filiera legata al luppolo, da coltura marginale a componente concreta dell’economia territoriale, in particolare per l’Umbria. Questo passaggio rappresenta una novità rilevante per il settore agroalimentare locale, capace di intrecciare produzione agricola e brassicola in maniera efficace. Tale sviluppo ha anche un impatto sul turismo, dato che il turismo legato alla birra artigianale si sta affermando come una nuova attrattiva per diverse regioni.

Riflessioni di esponenti ed esperti

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio, ha indicato in Cerevisia un premio con basi solide proprio perché gestito da enti pubblici e caratterizzato da rigore scientifico. Ha messo in evidenza il ruolo crescente dell’Umbria che si posiziona con sei premi, definendo questo un avanzamento reale nel livello qualitativo.

Andrea Bagnolini, direttore generale di Assobirra, ha evidenziato come il riconoscimento rappresenti il segno di una trasformazione del comparto brassicolo, da piccoli progetti a realtà in crescita e con qualità superiore. Ha inoltre sottolineato la nuova sfida del turismo brassicolo, settore in espansione che può influire positivamente sull’economia dei territori.

Paolo Fantozzi, presidente del comitato tecnico-scientifico, ha ricordato che Cerevisia va oltre la valutazione organolettica considerando anche aspetti formali come l’etichettatura. Questo rafforza il valore e la completezza del concorso. Infine, rappresentanti istituzionali come Mauro Bacinelli e Francesca Marchini hanno posto l’accento sull’importanza strategica della birra artigianale per l’agroalimentare e il turismo locale, esprimendo soddisfazione per le sinergie territoriali e culturali generate dal comparto.

Elenco birre e birrifici vincitori

Tra le 39 birre selezionate, merita menzione il riconoscimento assoluto al Gorilla Barley Wine prodotto dai Mastri birrai umbri. I premi per macro-area geografica sono andati ancora all’Umbria con Buffalo Circus, al nord con Brenta Brau Vienna del birrificio Val Rendena e a sud con Porter di Birra Puddu dalla Sardegna. Il premio immagine è andato a Birra Montecassino del birrificio omonimo nel Lazio.

Questi risultati restituiscono un quadro composito e articolato della scena brassicola italiana nel 2025, evidenziando sia le realtà consolidate che quelle emergenti nelle diverse regioni. Il premio Cerevisia ha dunque confermato il suo ruolo di riferimento per chi segue e produce birra artigianale in Italia.

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