Ieri sera, Milano ha ospitato una cerimonia di grande importanza per la promozione dei diritti civili. Il riconoscimento Be the hope, conferito dalla RFK Human Rights Italia, è stato assegnato a Paola Severino, presidente della Fondazione Severino, per il suo impegno nel sostenere le persone detenute nel loro percorso di crescita e reinserimento. L’evento ha visto la presenza di Kerry Kennedy, figlia del leggendario attivista per i diritti umani Robert F. Kennedy, che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla fondazione.
Il ruolo della Fondazione Severino
La Fondazione Severino si è dedicata a migliorare le condizioni di vita delle persone svantaggiate, concentrando i suoi sforzi principalmente su coloro che si trovano in stato di detenzione. L’obiettivo primario è fornire strumenti concreti per la riabilitazione e l’inclusione sociale. Attraverso un programma di formazione mirato, la Fondazione offre ai detenuti opportunità di apprendimento e professionalizzazione. Questi percorsi comprendono laboratori artistici e culturali, attività sportive e sportelli di counseling, all’insegna di un approccio olistico al recupero.
È significativo il partenariato con Komen Italia, con cui la Fondazione ha lanciato una campagna di screening senologico all’interno delle istituzioni penitenziarie. Questo intervento si propone di garantire la salute delle donne detenute, ponendo attenzione a temi spesso trascurati in ambito carcerario.
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In aggiunta, la collaborazione con Luiss, nota università italiana, ha arricchito l’offerta formativa, fornendo una base di ricerca e didattica che mette in luce i diritti dei detenuti e la questione della giustizia minorile. La Fondazione è particolarmente attenta al mondo penitenziario femminile, proponendo programmi specifici volti a favorire il reinserimento delle donne detenute nella società. Attraverso iniziative personalizzate, si lavora per sostenere le donne in un percorso di emancipazione economica, fondamentale per interrompere il ciclo della recidiva.
La voce di Paola Severino
Durante la cerimonia, Paola Severino ha espresso il suo apprezzamento per il riconoscimento ricevuto dalla RFK Human Rights Foundation. La presidente ha rimarcato l’importanza del supporto che la fondazione offre ai soggetti svantaggiati. Il suo lavoro e gli sforzi del team rappresentano un esempio fondamentale di come si possano mettere in atto azioni concrete per aiutare chi si trova in difficoltà.
Severino ha sottolineato quanto sia cruciale il contendere degli incontri recenti, tra cui il ciclo su Esg e carcere tenutosi al Senato. Questi eventi hanno facilitato un dialogo costruttivo tra diverse realtà, tra cui istituzioni, amministrazione penitenziaria e società civile, creando una rete di collaborazione necessaria per affrontare temi complessi.
In particolare, ha dichiarato che è fondamentale sensibilizzare le aziende sui vantaggi dell’inclusione lavorativa di detenuti ed ex detenuti. L’obiettivo non è solo ridurre la recidiva, ma anche costruire una società più giusta e coesa. Offrire opportunità lavorative rappresenta una chiave per permettere a queste persone di riappropriarsi delle proprie vite e di segnare un cambio di rotta nel loro percorso.
La premiazione della Fondazione Severino ai RFK Human Rights Awards non è solo un riconoscimento, ma rappresenta un invito a tutti a riflettere sull’importanza del reinserimento sociale, ponendo le basi per un futuro in cui rispetto e dignità possano prevalere anche nelle situazioni più difficili.