Premiati i vincitori del concorso nazionale contro le dipendenze nelle scuole italiane

Premiati i vincitori del concorso nazionale contro le dipendenze nelle scuole italiane

Il concorso “No alla droga, no ad ogni forma di dipendenza” coinvolge studenti di tutta Italia per promuovere stili di vita sani, con il sostegno del ministro Giuseppe Valditara e del governo guidato da Oreste Schillaci.
Premiati I Vincitori Del Conco Premiati I Vincitori Del Conco
Il concorso nazionale "No alla droga, no ad ogni forma di dipendenza" ha coinvolto studenti di tutta Italia per promuovere stili di vita sani e prevenire ogni tipo di dipendenza, con un forte ruolo educativo della scuola e il sostegno del governo. - Gaeta.it

Il concorso “no alla droga, no ad ogni forma di dipendenza” si è concluso con la cerimonia di premiazione dei migliori lavori, che hanno coinvolto studenti di tutta Italia. L’iniziativa ha puntato a far emergere riflessioni e creazioni ispirate a stili di vita sani e liberi da dipendenze, con un’attenzione particolare ai temi della prevenzione nelle scuole. Gli elaborati premiati spaziano dalle poesie alle performance artistiche, passando per video, fumetti e testi originali.

Il ruolo della scuola per educare alla libertà e contro le dipendenze

Nel suo intervento, giuseppe valditara ha puntualizzato che la scuola è nata per vincere le dipendenze dall’ignoranza e dal degrado, e quindi ogni forma di dipendenza rappresenta un ostacolo alla crescita. La società attuale, caratterizzata dal fenomeno chiamato “adultescenza”, mostra un aumento delle difficoltà nel raggiungere una maturità autentica senza l’ingerenza di dipendenze. Essere dipendenti equivale spesso a perdere libertà individuale e autonomia, ha spiegato il ministro.

Dipendenze non da sostanze

Ha inoltre evidenziato come anche dipendenze non legate all’uso di sostanze, come quelle da gioco o da cellulare, compromettano la memoria, la creatività e le capacità sociali. Il concorso segna l’inizio di un movimento culturale per promuovere un’educazione civica che metta al centro la lotta contro tutte le dipendenze, per costruire un ambiente scolastico e sociale più sano.

Iniziativa rivolta alle scuole e modello educativo scelto

Il concorso ha coinvolto scuole di ogni ordine e grado, promuovendo un approccio educativo che parte dai più piccoli. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, alfredo mantovano, ha sottolineato l’importanza di cominciare fin dalla scuola primaria per contrastare le false informazioni sulle sostanze. Ha ribadito che non esistono droghe leggere, definendole tutte pericolose e dannose soprattutto per i giovani. Questa posizione vuole contrastare la diffusione di idee errate che minimizzano i rischi delle dipendenze.

La scuola si presenta così come spazio fondamentale per educare alla responsabilità e alla libertà. Il concorso si inserisce in un cammino più ampio verso una svolta culturale contro le dipendenze, dove si vuole valorizzare il pensiero critico e la maturità degli studenti. Il ministro dell’istruzione giuseppe valditara ha evidenziato come la scuola debba combattere non solo le dipendenze da sostanze ma tutte quelle che limitano la libertà personale, comprese forme più moderne come la dipendenza da smartphone.

L’educazione alla responsabilità

La scuola deve essere un luogo dove si costruisce il pensiero critico e si promuove la libertà personale, è stato il messaggio sottolineato durante la cerimonia.

Attenzione del governo sul disagio giovanile e sostegno concreto

Il ministro della salute, oreste schillaci, ha rimarcato che la dipendenza va contro il benessere e la felicità, elementi che devono invece caratterizzare la vita dei giovani. Ha parlato direttamente agli studenti, ricordando che i loro stili di vita sono al centro delle politiche sanitarie attuali. Il governo sta portando avanti iniziative per incentivare attività sportive e altre forme di impegno, perché aumentano l’autostima e migliorano la convivenza sociale.

Schillaci ha anche menzionato i fondi destinati al sostegno degli studenti in difficoltà, incoraggiando a chiedere aiuto senza vergogna. In particolare, ha segnalato l’alta attenzione sulla diffusione di sostanze molto pericolose come il fentanyl, sottolineando la necessità di far crescere la consapevolezza sui pericoli reali legati a queste droghe. La prevenzione si conferma così un punto strategico su cui si concentra l’impegno governativo nei confronti delle nuove generazioni.

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