potrebbe essere la tomba di Vlad III di Valacchia il celebre conte Dracula nel centro di Napoli

potrebbe essere la tomba di Vlad III di Valacchia il celebre conte Dracula nel centro di Napoli

Un gruppo di studiosi ha decifrato un’iscrizione nel complesso di Santa Maria la Nova a Napoli, suggerendo che Vlad III di Valacchia, noto come conte Dracula, potrebbe essere sepolto lì.
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Un gruppo di ricercatori ha scoperto a Napoli una tomba con un’iscrizione che potrebbe confermare la sepoltura di Vlad III di Valacchia, il celebre conte Dracula, nel complesso di Santa Maria la Nova, riscrivendo così una parte della sua storia. - Gaeta.it

Da quasi un decennio un gruppo di ricercatori indaga su un enigma storico a Napoli: dove si trovano le spoglie di Vlad III di Valacchia, noto come conte Dracula? Vlad, vissuto nel XV secolo e ricordato per le sue crudeli punizioni, potrebbe riposare nel complesso monumentale di Santa Maria la Nova, nel cuore della città partenopea. La recente decifrazione di un’iscrizione sconosciuta, rinvenuta sulla sua presunta tomba, apre nuove prospettive sulla vicenda.

Le origini della scoperta e il contesto storico di vlad iii di valacchia

Il principe Vlad III nacque nel 1431 in Valacchia, oggi parte della Romania. La sua figura è legata a metodi estremi, tra cui l’impalamento, con cui puniva i nemici e che gli valse il soprannome di l’impalatore. Non a caso, Vlad rimane nell’immaginario collettivo come il conte Dracula, nome portato alla fama internazionale dallo scrittore Bram Stoker nel 1897. Secondo le indicazioni degli studiosi, Vlad non vide la sua vita finire in battaglia, come spesso si è ipotizzato, ma fu catturato dai turchi dopo l’ultimo conflitto. L’ipotesi si basa su documenti e suggestioni provenienti anche da fonti accademiche estere, comprese ricerche condotte all’università di Tallinn. Quando Vlad è riuscito a liberarsi, almeno grazie all’intervento della figlia Maria Balsa, le cose avrebbero preso una piega nuova.

La tomba nel complesso di santa maria la nova e la misteriosa iscrizione

Nel 2014, alcuni studiosi notarono che una tomba nella cappella Turbolo, all’interno del complesso di Santa Maria la Nova, mostrava simboli insoliti. Tra questi un drago, elemento che richiama direttamente il nome Dracula, e segni che sembrano provenire da tradizioni egizie, un dettaglio difficile da ignorare. La tomba apparteneva inizialmente a Matteo Ferrillo, suocero di Maria Balsa, figlia di Vlad. La teoria è che dopo la prigionia e il periodo di fuga, Maria abbia voluto portare il padre in salvo a Napoli, dove lei stessa si era rifugiata e che fu la sua nuova casa. Per questo, al momento della morte, Vlad avrebbe ricevuto sepoltura proprio nella tomba dei parenti acquisiti. L’elemento chiave della ricerca è stata una scritta incisa sulla pietra tombale, finora indecifrabile.

Il ruolo delle recenti ricerche e la decifrazione dell’iscrizione

Dalla Romania, il professor Giuseppe Reale, direttore del complesso monumentale, ha annunciato i primi risultati sul significato della scritta misteriosa. Un gruppo di studiosi ha lavorato sulla traduzione di quei segni che sembravano un puzzle irrisolvibile. La loro interpretazione lega l’iscrizione direttamente a Vlad III di Valacchia e ne riconosce il latino come lingua usata per un elogio funebre. La datazione del testo risale a circa il Cinquecento. Se confermata, questa scoperta non solo aggiunge un pezzo fondamentale alla biografia del principe, ma indica che la sua tomba è effettivamente a Napoli, vicino al centro storico. La presenza di simboli come il drago, connessi sia al nome Dracula che ad antiche mitologie, rafforza la plausibilità di questa ipotesi.

Implicazioni storiche e culturali della sepoltura di dracula a napoli

Se Vlad III è davvero sepolto a Napoli significa riscrivere almeno una parte della sua storia e quella delle relazioni culturali tra Europa dell’Est e Italia nel periodo rinascimentale. La fuga della figlia Maria Balsa, adottata da una famiglia napoletana, e il possibile trasferimento di Vlad in città indicano un legame forte con la capitale campana. Questo impatterebbe sulla narrazione tradizionale che vede il principe legato soltanto alla Valacchia e alle sue lotte contro i turchi. Napoli emerge, così, come luogo di rifugio e memoria. Il ritrovamento, qualora ulteriormente convalidato, può attrarre l’interesse degli storici del Medioevo e del Rinascimento, oltre che degli appassionati di leggende gothiche, confermando l’intreccio reale tra mito e storia nella figura di Dracula.

Il mistero sulle spoglie di Vlad III continua a catturare l’attenzione di studiosi e pubblico, spostando il racconto dalla Romania alla città di Napoli. Resta da scoprire quali altri dettagli emergeranno dalle iscrizioni e dai reperti contenuti nel complesso di Santa Maria la Nova, potenzialmente destinati a riscrivere pagine conosciute della storia europea.

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