Gli ultimi giorni di aprile e il primo maggio hanno visto un rafforzamento dei controlli sul territorio tra Pescara e Montesilvano. I Carabinieri, con l’intervento anche dei colleghi forestali, hanno effettuato servizi mirati per mantenere l’ordine e il decoro nelle aree vicine alla pineta che divide i due comuni. Queste operazioni rientrano in un piano più ampio per tutelare gli spazi pubblici e contrastare fenomeni legati a comportamenti che limitano la libera fruizione delle infrastrutture urbane.
Azioni coordinate tra carabinieri e forestali per il controllo del territorio
Nei giorni del 30 aprile e 1 maggio, i Carabinieri della compagnia di Pescara hanno lavorato insieme a quelli di Montesilvano e ai militari del gruppo forestale di Pescara, con l’obiettivo di affermare la presenza delle forze dell’ordine in un’area particolarmente sensibile. Le verifiche sono state svolte anche in borghese, permettendo un controllo più discreto ma attento delle zone limitrofe alla pineta sul confine fra i due comuni.
L’iniziativa fa parte delle direttive emesse nel Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con l’intento di evitare situazioni di degrado e illeciti che incidano sul decoro urbano. Le forze impegnate hanno monitorato piazze, strade e spazi verdi, specie quelli dove si registra una maggiore presenza di persone sospette o attività non conformi alla legge. In tutto sono stati controllati 52 veicoli e 73 persone in quelle due giornate, un numero che indica un’attenzione particolare agli spostamenti e alla presenza di individui sospetti.
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Identificazione e allontanamento di un cittadino coinvolto in attività illecite
Nel corso dei controlli, è stato individuato un uomo di 39 anni, originario della Colombia e residente a Sassari, sospettato di svolgere attività di meretricio in viale della Riviera, proprio vicino alla pineta che segna il confine tra Pescara e Montesilvano. L’uomo non risultava precedenti penali ma è stato comunque soggetto a provvedimenti a tutela della sicurezza e del decoro urbano.
Gli agenti hanno emesso nei suoi confronti un ordine di allontanamento, secondo le norme previste dal Decreto Legge 20 febbraio 2017, n. 14. Questo decreto introduce misure specifiche contro chi crea ostacoli all’accessibilità di infrastrutture pubbliche e limitazioni dovute ad occupazione o stazionamento improprio. Il provvedimento riguarda spazi urbani che devono rimanere liberi per garantire sicurezza e fruibilità ai cittadini, e si applica anche in casi come questo, in zone che rischiano di peggiorare dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Il piano di sorveglianza per la tutela della sicurezza e del decoro urbano
Le forze dell’ordine hanno annunciato che le operazioni di controllo non si fermeranno, soprattutto in quelle aree dove la presenza di comportamenti irregolari rischia di compromettere la serenità della comunità. La sorveglianza si concentrerà in particolare nelle zone più esposte ai fenomeni di microcriminalità o a situazioni di disturbo che influenzano la vita quotidiana.
Queste attività mirate hanno come scopo garantire che gli spazi pubblici siano accessibili e sicuri per tutti, limitando pratiche che impediscono la libera circolazione o l’uso corretto delle infrastrutture urbane. Il mantenimento del decoro urbano rappresenta una priorità evidente per evitare la formazione di aree abbandonate o degradate, con conseguenze negative sul tessuto sociale locale.
La presenza come deterrente contro il degrado
Il monitoraggio sul territorio, inoltre, serve come deterrente per eventuali comportamenti illegali. La presenza dei Carabinieri in particolare, anche in abiti civili, ha l’effetto di rallentare vere e proprie emergenze legate al degrado, mantenendo un presidio costante che tutela la sicurezza dei cittadini e promuove il rispetto delle regole nei luoghi pubblici.
“La sicurezza e il decoro urbano sono elementi fondamentali per la qualità della vita di una comunità,” hanno sottolineato le forze dell’ordine coinvolte nelle operazioni di controllo.