Posti letto sugli affitti brevi superano quelli degli hotel in grecia, dati aggiornati insete

Posti letto sugli affitti brevi superano quelli degli hotel in grecia, dati aggiornati insete

La crescita degli affitti brevi in Grecia, guidata da Airbnb, supera gli hotel tradizionali e modifica il mercato immobiliare e turistico, spingendo il governo Nea Dimokratia a introdurre nuove normative per tutelare i residenti.
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L'articolo analizza l’impatto crescente delle piattaforme di affitti brevi, come Airbnb, sul mercato turistico e immobiliare in Grecia, evidenziando il sorpasso degli affitti brevi sugli hotel, le nuove normative governative e le conseguenze sulla disponibilità abitativa, soprattutto ad Atene. - Gaeta.it

La diffusione delle piattaforme di affitti brevi, come Airbnb, sta modificando profondamente il mercato turistico e immobiliare in Grecia. I dati più recenti mostrano che l’offerta di alloggi tramite queste piattaforme ha raggiunto livelli superiori rispetto a quelli degli hotel tradizionali. Questo sviluppo ha implicazioni importanti per residenti, viaggiatori e istituzioni, soprattutto nelle grandi città come Atene.

Il sorpasso degli affitti brevi sugli hotel nella capacità ricettiva

Secondo l’Associazione Ellenica delle Imprese Turistiche , in Grecia i posti letto disponibili attraverso piattaforme di affitti a breve termine hanno superato il numero di letti offerti dagli alberghi. Le cifre parlano chiaro: oltre un milione di posti letto sono oggi proposti online, a fronte di circa 895.000 posti letto nelle strutture alberghiere. Questo cambiamento strutturale si riflette nelle scelte della clientela turistica, che può optare per soluzioni più flessibili e spesso più economiche rispetto agli hotel tradizionali.

Questi dati arrivano in un contesto in cui il turismo rimane uno dei pilastri fondamentali dell’economia greca. La crescente domanda per affitti brevi conferma la preferenza di molti viaggiatori per sistemazioni autonome, con un ruolo sempre più importante svolto dalle case private messe a disposizione tramite internet. Quest’evoluzione coinvolge non solo la Grecia continentale, ma anche le isole, che attraggono un gran numero di turisti nel periodo estivo.

Le normative e le misure del governo per frenare gli affitti brevi

Nonostante la crescita significativa del mercato degli affitti a breve termine, il governo greco sta cercando di limitarne gli effetti attraverso regolamenti specifici. Dall’ottobre 2024 sono entrate in vigore nuove regole che qualificano come attività professionale la locazione di più di due immobili in affitti brevi. I proprietari in questa categoria devono rispettare requisiti fiscali più severi, con l’obiettivo di ridurre la speculazione e aumentare la trasparenza di questo settore.

Il governo guidato da Nea Dimokratia ha anche introdotto incentivi fiscali per spingere i proprietari a preferire gli affitti a lungo termine rispetto a quelli temporanei. La misura intende favorire una maggiore disponibilità di alloggi destinati ai residenti, in modo da alleviare la pressione sul mercato immobiliare. Questi interventi mostrano uno sforzo concreto per bilanciare la crescita del turismo con le esigenze degli abitanti.

Le conseguenze della crescita degli affitti brevi sul mercato immobiliare

L’espansione rapida delle piattaforme di affitti a breve termine ha avuto un impatto significativo sul mercato immobiliare greco, acuito dalla limitata nuova costruzione di abitazioni nell’ultimo quindicennio. Secondo le analisi di Kathimerini, molti immobili sono stati convertiti a uso turistico, sottraendo così unità abitative disponibili per chi vive in Grecia. Questa dinamica ha contribuito a una crisi abitativa che si manifesta soprattutto nei centri urbani densamente popolati.

Nelle zone centrali di Atene, ad esempio, la scarsità di nuove costruzioni ha amplificato la competizione tra residenti e turisti per gli spazi abitativi. Per cercare di contenere questa tendenza, il governo ha deciso di sospendere per tutto il 2025 il rilascio di nuove licenze per affitti brevi nei quartieri più colpiti. Questa decisione vuole contrastare la conversione indiscriminata di immobili a scopo turistico, preservando la disponibilità di abitazioni per la popolazione locale.

I numeri del turismo e il peso delle piattaforme digitali

Le piattaforme digitali hanno cambiato il modo di viaggiare, offrendo un’offerta ampia e variegata di alloggi e facilitando l’incontro tra domanda e offerta. In Grecia, questa trasformazione si traduce in una disponibilità superiore di posti letto rispetto agli hotel, un aspetto che riflette l’andamento di una domanda turistica che privilegia libertà di scelta e flessibilità nelle sistemazioni.

Nel 2025 il numero di alloggi offerti da Airbnb e servizi simili supera ampiamente quello degli hotel tradizionali, modificando non solo le abitudini dei turisti ma anche gli equilibri economici e sociali. Il fenomeno interessa soprattutto aree ad alta attrattiva turistica, dove i prezzi degli affitti tendono a salire e la pressione sulle abitazioni si fa più intensa. Questi dati evidenziano una tendenza in crescita, che le autorità cercano di gestire senza compromettere la competitività del settore turistico nazionale.

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