Poste, questo Buono Fruttifero farà la tua fortuna quest'anno: perché rende molto di più dei classici

Poste, questo Buono Fruttifero farà la tua fortuna quest’anno: perché rende molto di più dei classici

Poste, Questo Buono Fruttifero Farà La Tua Fortuna Quest'Anno Poste, Questo Buono Fruttifero Farà La Tua Fortuna Quest'Anno
Un nuovo metodo di risparmio targato Poste Italiane - gaeta.it

Uno nuovo prodotto di Poste Italiane promette di dare un taglio alle solite perdite di tempo, stavolta vale la pena acquistarlo.

Poste Italiane è ormai una delle più grosse aziende sul territorio italiano, che da lavoro a migliaia di operatori e offre servizi ad altrettanti clienti. Dalle “semplici” consegne ad istituto bancario di tutto rispetto, Poste Italiane è un’istituzione legare a doppio filo alla crescita del nostro paese.

Da oltre un secolo le Poste accompagnano tutte le famiglie italiane con i loro servizi, uno su tutti è quello dei Buoni Fruttiferi Postali. Questi titoli hanno rappresentato per decenni il rifugio economico per eccellenza di molti risparmiatori italiani, che affidavano i propri risparmi alle Poste.

Un nuovo buono fruttifero per tutti

Se negli ultimi anni si era un po’ perso l’interesse verso i buoni fruttiferi, al giorno d’oggi invece, sembrano star tornando in auge. Tutto grazie ad uno specifico buono, quello indicizzato all’inflazione italiana, che offre una protezione e un risparmio concrete, perfetto per mettere da parte qualcosa.

Poste, Questo Buono Fruttifero Farà La Tua Fortuna Quest'Anno
Dei Buoni Fruttiferi Che Si Adattano All’Inflazione – Gaeta.it

Si tratta di un titolo con durata decennale, disponibile esclusivamente in forma dematerializzata e per attivarlo, è necessario possedere un conto BancoPosta o un libretto di risparmio. In questo modo, le somme guadagnate alla scadenza verranno accreditate direttamente sul conto corrente o libretto dell’acquirente, evitando così il rischio di prescrizione.

Il funzionamento, poi, è semplice come sempre, molto simili ai buoni posta classici, questo buono indicizzato all’inflazione italiana ha però una marcia in più. Acquistandolo si ottiene un tasso di interesse fisso ogni anno, ma a questo su aggiunge anche una crescita del capitale legata anche all’indice Foi.

Calcolato dall’Istat, l’indice Foi indica, in linea di massima, i consumi medi di una famiglia italiana, una cartina tornasole per l’inflazione. In questo modo, se l’inflazione sale, anche il valore del buono può aumentare, permettendo di risparmiare molti di più nel tempo, senza perdite di valore.

Il rendimento cresce stabilmente nel tempo, parte da zero il primo anno, per poi aumentare progressivamente fino allo 0,60% al decimo anno. La rivalutazione legata all’inflazione, calcolata su base bimestrale e capitalizzata annualmente, invece, entra in gioco solo a partire dal diciottesimo mese dall’acquisto.

Viene da sé, che chi riscatta il buono prima dei 18 mesi non riceverà interessi, ma superata quella soglia, ogni rimborso terrà conto dell’indice Foi. Infine è buono ricordare che non si pagano commissioni all’acquisto né imposta di successione e il buono non rientra nel calcolo dell’Isee.

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