Il Portogallo si afferma come una delle destinazioni principali per gli amanti del vino, aggiudicandosi il titolo di “Migliore destinazione enoturistica del mondo” durante la Fiera Internazionale del Turismo Gastronomico, Fibega, a Madrid. Questo prestigioso riconoscimento non è solo un attestato delle eccellenze vitivinicole del paese, ma evidenzia anche l’importanza crescente dell’enoturismo nell’attrarre visitatori e nel diversificare l’offerta turistica.
Le tradizioni vinicole del Portogallo
Il Portogallo vanta una tradizione vinicola che affonda le radici in epoche antiche, con 14 regioni vitivinicole riconosciute e una varietà di oltre 250 vitigni autoctoni. Questo patrimonio culturale comprende la celebre regione del Douro, considerata la prima area vitivinicola delimitata e regolamentata al mondo. Nel 2001, il Douro è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, sottolineando l’importanza di questa area non solo per la produzione di vino ma anche per il suo paesaggio unico, caratterizzato da terraced vineyards che digradano lungo i fiumi.
La superficie vitata del Portogallo si estende per circa 190.000 ettari, rendendo il paese il nono al mondo per estensione di vigne. Questo ricco patrimonio naturale e culturale colloca il Portogallo tra i leader mondiali nella viticoltura, attirando appassionati che desiderano esplorare i sapori e le tradizioni locali.
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L’enoturismo come leva per il turismo nazionale
Negli ultimi anni, l’enoturismo ha visto un incremento significativo in Portogallo, contribuendo in modo notevole alla diversificazione dell’offerta turistica. L’ente Turismo de Portugal ha avviato un programma d’azione mirato all’enoturismo nel 2019, permettendo la realizzazione di più di 80 progetti con un investimento totale che supera i 94 milioni di euro. Questo programma ha fornito formazione a oltre 3.800 professionisti del settore, garantendo un aumento della qualità dei servizi offerti nelle varie strutture vinicole.
Nel 2023 e 2024, il Portogallo si è posizionato in cima alla classifica di The Wine Lover’s Index, un riconoscimento che va a premiare non solo la qualità dei vini portoghesi ma anche l’esperienza complessiva offerta dai produttori vinicoli. Le cantine hanno iniziato a sviluppare offerte enoturistiche integrate, comprendenti visite guidate, degustazioni di vino e partnership con ristoranti locali per offrire esperienze gastronomiche legate al territorio.
Il successo ai World’s Best Vineyards 2024
Recentemente, il Paese ha visto un incremento nel numero di unità enoturistiche presenti nella classifica del World’s Best Vineyards 2024, con undici proprietà inserite nel ranking, di cui tre nella Top 50. Questo successo non solo esalta il valore delle singole cantine, ma riflette anche la crescente propensione dei visitatori verso esperienze autentiche e personalizzate legate al mondo del vino.
Assaporare un bicchiere di vino portoghese in una cantina immersa nella bellezza dei paesaggi vinicoli è diventata un’impresa ricercata da turisti di tutto il mondo. Le esperienze offerte variano da eventi di degustazione a percorsi di vendemmia, che coinvolgono i partecipanti in tutte le fasi della produzione del vino.
Il Portogallo, attraverso strategie elaborate e investimenti mirati, si sta posizionando come un faro dell’enoturismo, attirando non solo amanti del vino ma anche curiosi desiderosi di esplorare una delle più ricche e variegate culture enologiche del mondo. Questo non è solo un riconoscimento per il Porto e il suo vino, ma un’opportunità per lo sviluppo di un turismo sostenibile e di alta qualità, essenziale per il futuro del settore turistico nazionale.