Un incendio ha preso il via sabato scorso nella zona di contrada De Contra, nel comune di Raiano, in provincia di l’Aquila. Le fiamme, generate da un campo dove un agricoltore stava bruciando potature di ulivo, si sono rapidamente diffuse alimentate da un forte vento, rendendo necessaria l’intervento di numerosi mezzi aerei e squadre a terra per tentare di contenere il fuoco che continua a minacciare vasti ettari di terreno coltivato e aree boschive.
La dinamica dell’incendio e gli interventi aerei
L’incendio ha avuto origine sabato scorso in un terreno destinato all’agricoltura, durante la combustione di residui di potatura da parte di un agricoltore. Nel primo pomeriggio di lunedì, condizioni ventose hanno riacceso le braci ancora presenti nel sottobosco, causando una ripresa violenta delle fiamme e una colonna di fumo ben visibile in tutta la vallata peligna.
Per frenare l’espansione del rogo, sono stati impiegati diversi mezzi aerei: un elicottero Erickson, due canadair e un elicottero della flotta regionale hanno condotto oltre 150 sganci d’acqua solo nella giornata di lunedì. Considerando anche le operazioni iniziate sabato, il totale degli interventi aerei supera i 350 sganci, dimostrando l’intensità delle azioni messe in campo.
Leggi anche:
Coordinamento tra voli e terra
Questa attività continua richiede un coordinamento costante tra piloti, il direttore delle operazioni di spegnimento e le squadre a terra. L’uso simultaneo di velivoli e mezzi terrestri è indispensabile per affrontare un incendio di questa portata, con il lavoro degli aeromobili che mira soprattutto a contenere le fiamme nelle aree più difficili da raggiungere.
Il lavoro delle squadre a terra tra difficolta e bonifiche
Insieme alle operazioni aeree, otto squadre di protezione civile e tre gruppi di vigili del fuoco stanno intervenendo sul territorio con attività di bonifica e contenimento. Questi gruppi sono coordinati dal dos e impiegano ogni sforzo per gestire il fronte del fuoco.
Il lavoro a terra resta complicato a causa delle condizioni ambientali, con vento persistente che alimenta i focolai e rende instabile il fronte. Le squadre si concentrano soprattutto sul controllo e sull’estinzione di piccoli focolai residui e sulla messa in sicurezza delle aree limitrofe agli insediamenti urbani e agricoli.
Estensione dei danni
La protezione civile ha stimato che l’incendio ha distrutto 177 ettari di terreno coltivato, su un’estensione totale di oltre 250 ettari colpiti dall’incendio. Questo dato mette in evidenza l’entità delle perdite subite e la difficoltà di operare su un fronte ampio e ancora attivo.
Minaccia all’eremo di san venanzio e allerta verso molina aterno
La situazione preoccupa le autorità locali, specie per il rischio che le fiamme possano mettere a repentaglio beni culturali e aree sensibili. Il sindaco di Raiano, Marco Moca, ha spiegato che sono intervenuti nei pressi dell’eremo di san venanzio per mettere al sicuro alcuni oggetti di valore religioso. Sul posto è scattato un serio allarme a causa del rapido avanzare del fronte di fuoco, che spinto dal vento sta minacciando anche il territorio di Molina Aterno, sempre in provincia di l’Aquila.
Vigilanza e prevenzione
L’attenzione rimane alta anche nelle ore successive al picco dell’incendio, sia per la ricomparsa di nuovi focolai, sia per la possibile evoluzione legata alle condizioni meteorologiche. Le autorità vigilano affinché il rogo non si estenda oltre le zone già interessate, mentre prosegue il lavoro incessante di tutti i mezzi impiegati per fermare la distruzione delle colture e proteggere le abitazioni vicine.