Nel contesto attuale delle concessioni balneari e dell’applicazione della direttiva Bolkestein, il vice sindaco di Porto San Giorgio, Fabio Senzacqua, ha partecipato a un incontro cruciale tenuto dal presidente dell’Assemblea legislativa della Regione, Dino Latini. Durante questo incontro, Senzacqua ha evidenziato problematiche importanti riguardanti la gestione del demanio marittimo, avanzando proposte chiave che necessitano di attenzione da parte del Governo.
Le richieste alle istituzioni regionali
La questione della sinergia tra Comuni e Governo
Fiore all’occhiello della proposta di Senzacqua è la richiesta che almeno il 15% degli introiti provenienti dai canoni demaniali venga destinato ai Comuni. Secondo il vicesindaco, i Comuni affrontano una responsabilità enorme nella gestione del demanio marittimo, essendo costretti a utilizzare risorse proprie e personale comunale. Tali sforzi, senza un adeguato supporto finanziario, rappresentano un onere troppo gravoso per le amministrazioni locali.
Senzacqua ha sottolineato che spesso i Comuni si trovano costretti a garantire servizi e gestire procedure complicate, senza beneficiare degli introiti derivanti dai canoni demaniali. La proposta di un finanziamento diretto di una percentuale degli introiti rappresenterebbe una forma di compensazione, volta a rendere più sostenibile per i Comuni la gestione di un patrimonio così prezioso e delicato.
L’importanza della valorizzazione delle concessioni esistenti
Senzacqua ha anche sollevato la questione delle concessioni già rilasciate, sottolineando che le peculiarità di Porto San Giorgio devono essere tenute in grande considerazione. Questo Comune ha infatti completato tutte le procedure di legge, incluse le evidenze pubbliche e il rilascio di nuove concessioni valide fino al 2032. La corretta applicazione delle normative in questo caso è fondamentale per garantire la sicurezza giuridica e il futuro degli stabilimenti balneari.
In base alle sentenze recenti, Senzacqua ha affermato che tali concessioni devono essere riconosciute come valide, poiché non esiste una specifica direttiva governativa che clarifichi il tipo di procedure da seguire per la loro riassegnazione. Una stabilità normativa è essenziale per tutelare gli investimenti privati e pubblici, garantendo un ambiente favorevole per il turismo e l’economia locale.
Le preoccupazioni per il futuro delle amministrazioni locali
Rischi di danni economici e legali
Le preoccupazioni del vice sindaco non si limitano solo a questioni burocratiche o finanziarie. Senzacqua ha messo in luce il rischio significativo che qualsiasi cambiamento alle normative esistenti possa comportare gravissimi danni agli Enti locali. In particolare, ha fatto riferimento al rischio di richieste di risarcimento da parte di chi ha investito significative risorse nel rinnovamento o nella ristrutturazione delle proprie attività , in vista di un rinnovo delle concessioni.
Questo quadro dipinge un’immagine di grande precarietà , in cui la mancanza di chiarezza normativa e la possibile introduzione di nuove misure potrebbero avere effetti devastanti su un settore già provato. Il vicesindaco ha così sollecitato la Regione a farsi portavoce presso il Governo, affinché le soluzioni proposte possano essere valutate con la dovuta attenzione e serietà .
La necessità di un dialogo costruttivo
In questo scenario complesso, Senzacqua ha ribadito l’importanza di un dialogo costante e costruttivo tra i vari attori coinvolti. Solo attraverso una collaborazione fattiva tra Regione, Comuni e Governo sarà possibile affrontare le sfide attuali e costruire un futuro migliore per le attività legate al demanio marittimo. La richiesta di maggiori risorse e chiarezza normativa rappresenta quindi un passo fondamentale verso la sostenibilità e la prosperità delle comunità locali.