Un evento culturale nel cuore di Ancona celebra un quarto di secolo di collaborazione e dialogo tra le nazioni che si affacciano sull’Adriatico e lo Ionio. “Porti d’Oriente, suoni e racconti della Macroregione Adriatico-Ionica” nasce per ripercorrere storie di popoli, scambi commerciali e conflitti, attraverso musica, teatro, letteratura e filosofia. Lo spettacolo verrà presentato il 27 giugno alla corte della Mole Vanvitelliana, evocando il mare come testimone di vicende umane e culturali intrecciate tra diverse sponde del Mediterraneo.
Un mare che racconta storie di popoli divisi ma uniti
L’attore e doppiatore Luca Violini dà voce al mare, protagonista indiscusso di questo monologo musicale scritto da Paolo Logli e accompagnato dalle composizioni del musicista Giovanni Seneca. Il mare diventa narratore di incontri e scontri fra civiltà, catalizzando miti, filosofie e tradizioni popolari che si sono fuse nei secoli. Da questa sponda all’altra, il mare vede nascere città, rotte commerciali, alleanze e conflitti che hanno segnato il destino dei popoli affacciati su queste acque.
La scelta di adottare diverse forme artistiche – dal canto alla letteratura, dal teatro alla musica – permette al pubblico di immergersi in un viaggio multimediale ricco di suggestioni. Questa narrazione intreccia esperienze collettive e personali, riflettendo le complessità del passato ma anche le opportunità per la convivenza e il rispetto reciproco. Il mare, quindi, non è solo un elemento geografico ma un legame vivo che conserva memoria e speranza.
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Il 19 maggio 2000, ad Ancona, i ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia firmarono la Dichiarazione che diede il via all’Iniziativa Adriatico-Ionica. Era un momento cruciale: dopo anni di guerre e tensioni, i paesi della regione siglarono un patto di collaborazione e dialogo nell’intento di promuovere la pace e favorire lo sviluppo comune.
Il progetto ha permesso di mettere in rete iniziative economiche, culturali e sociali tra le due sponde del mare adriatico e ionico, rafforzando i legami tra popoli con storie spesso segnate da conflitti. I venticinque anni che si celebrano quest’anno a Ancona rappresentano una fase di riflessione sulle sfide affrontate e sulle prospettive aperte per il futuro. L’evento del 27 giugno punta a sottolineare la continuità di questo percorso e a mantenere viva la memoria degli sforzi compiuti.
Un cast artistico che unisce suoni classici e popolari della macroregione
Il compositore Giovanni Seneca ha plasmato un percorso musicale che si radica nella tradizione della macroregione adriatico-ionica, andando a incrociare elementi classici e popolari in un’unica esperienza sonora. Le chitarre di Seneca creano paesaggi sonori dove convivono stili provenienti da diverse aree culturali, dando vita a un linguaggio musicale ricco di sfumature.
Accanto a lui, la cantante italo-algerina Anissa Gouizi intreccia le sue percussioni con quelle di Francesco Savoretti, e Gabriele Pesaresi arricchisce il quadro con il contrabbasso. La voce di Luca Violini accompagna e completa il racconto, dando corpo e anima al mare che racconta. La miscela di strumenti e voci sottolinea l’identità caleidoscopica della regione, capace di accogliere diversità e di trasformarle in un patrimonio condiviso.
Un appuntamento culturale aperto al pubblico per celebrare la macroregione
Lo spettacolo del 27 giugno è gratuito e senza necessità di prenotazione. La scelta di aprire le porte della Mole Vanvitelliana vuole rendere accessibile a tutti la possibilità di conoscere le storie che accomunano queste terre e di partecipare a un dialogo culturale che passa attraverso la musica e il racconto verbale.
L’evento gode del sostegno della Regione Marche, del Comune di Ancona, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, dell’Iniziativa Adriatico-Ionica e della Camera di Commercio delle Marche. Questo intreccio di enti testimonia l’impegno delle istituzioni locali e internazionali per mantenere vivi i legami costruiti negli anni, promuovendo occasioni di incontro e scambio in un’area estesa con molteplici identità.
La serata annuncia non solo un momento di intrattenimento ma anche un’occasione per riflettere sulle vicende storiche e condividere prospettive comuni in questa zona del Mediterraneo che continua a rappresentare un crocevia di culture e popoli.