Il parco archeologico di Pompei ha lanciato un’iniziativa pensata per rendere la fruizione del sito più accessibile a tutti. ‘Pompei tra le mani’ permette di esplorare le rovine con strumenti che vanno oltre la vista, utilizzando la lingua dei segni italiana, mappe tattili e modelli tridimensionali. Si tratta di un progetto promosso grazie ai fondi del Pnrr, che mira a offrire una vera esperienza multisensoriale e inclusiva, soprattutto per persone con disabilità sensoriali o cognitive.
Visite guidate in lingua dei segni per conoscere Pompei
A partire dal 6 maggio e in diverse date fino a luglio, verranno organizzate visite guidate dedicate interamente a chi usa la lingua dei segni italiana . Questi appuntamenti rappresentano solo la prima fase del progetto ma sono fondamentali per favorire una comunicazione diretta e senza barriere. Gli interpreti accompagnano i visitatori raccontando la storia e le curiosità del sito, permettendo anche a chi non percepisce i suoni o la parola di godere a pieno delle informazioni.
Momenti di interazione attraverso segni e gesti
Le visite non sono semplici tour, ma momenti di interazione pensati per coinvolgere, trasmettendo la storia anche attraverso segni e gesti. Verranno coinvolti interpreti qualificati, e questo tipo di servizio pare riscuotere un buon interesse da parte di diverse comunità. L’obiettivo è creare un’abitudine che valorizzi la lingua dei segni come mezzo normale per fruire di beni culturali in Italia.
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Strumenti tattili e multimediali per un’esperienza immersiva
La parte più innovativa di ‘Pompei tra le mani’ è rappresentata dalla varietà di strumenti tattili e digitali che saranno disponibili dentro e fuori gli scavi. Mappe tattili e modelli 3D consentiranno a chiunque di “toccare” le ricostruzioni di templi, domus e strade. I bassorilievi in alta definizione saranno leggibili con didascalie in braille, così da accogliere anche i visitatori non vedenti.
Video con voice-over e sottotitoli accompagneranno le visite, offrendo contenuti accessibili in italiano, lingua dei segni internazionale e Lis. Un’altra novità sarà la postazione sensoriale, dove forme, materiali e persino profumi dell’antica Pompei verranno presentati per offrire un’esperienza più concreta e immersiva. Anche chi non potrà raggiungere il sito di persona avrà l’opportunità di accedere a tour virtuali e audiodescrizioni fruibili da remoto.
Formazione del personale e segnaletica interattiva
Per garantire un’accoglienza adeguata, gli operatori del parco seguiranno una formazione specifica. Saranno preparati a interagire al meglio con tutti i visitatori, in particolare quelli con esigenze particolari. La formazione punta a consolidare competenze pratiche e sensibilità, affinché ogni incontro in sito risulti naturale e sereno.
L’area archeologica sarà dotata di segnaletica interattiva, arricchita con QR code, per un accesso immediato e personalizzato alle informazioni. Questa tecnologia permetterà di scegliere tra varie modalità di comunicazione, favorendo visite più fluide e indipendenti. La combinazione di supporti fisici e digitali aiuterà a coprire diverse necessità, potenziando la possibilità di scoprire Pompei in modo più inclusivo.
Simboli e immagine coordinata del progetto
L’identità visiva di ‘Pompei tra le mani’ è stata costruita per essere facilmente riconoscibile e da interpretare, con riferimento alla storia stessa del sito. Il progetto si ispira alla Mano di Sabazio, un simbolo rituale ritrovato nella casa dei Riti Magici a Pompei. Questo elemento è stato rivisitato per rappresentare la fusione tra strumenti di comunicazione diversi: linguaggio verbale, Lis e braille.
Mare Group ha curato sia la parte grafica sia quella tattile, garantendo che il marchio diventi un emblema di apertura e inclusione. Tale immagine vuole trasmettere l’idea di un patrimonio culturale che può essere “toccato” e capito da chiunque, a prescindere dal tipo di disabilità o difficoltà che si possa avere. Non a caso, l’attenzione alle forme e ai materiali mira a tradurre valori reali in segni concreti, a uso di tutta la comunità.
La visione del parco e il futuro dell’accessibilità a Pompei
Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, ha sottolineato l’importanza del progetto per trasformare il sito in un’esperienza veramente accessibile. Pompei non dovrebbe essere solo un luogo fisicamente raggiungibile, ma un ambiente capace di coinvolgere e emozionare ogni visitatore. ‘Pompei tra le mani’ offre strumenti concreti per eliminare ogni esclusione, rendendo il patrimonio un bene per tutti.
Il progetto vuole fare da modello anche per altri siti culturali in Italia e in Europa. L’obiettivo è estendere questa esperienza per garantire che l’attenzione ai diversi modi di fruire la cultura diventi pratica diffusa e concreta. Già da ora, percorsi simili iniziano a diffondersi, ma Pompei si pone all’avanguardia per la capacità di abbracciare una comunicazione ampia e multisensoriale.
Una modalità di visita più umana e coinvolgente
Enrico Agresta di Mare Group ha evidenziato come l’iniziativa punti a offrire una modalità di visita più umana e coinvolgente. Toccare, ascoltare e vivere Pompei con tutti i sensi rappresenta una sfida realizzata grazie a una collaborazione efficace tra istituzioni e realtà specializzate. Il progetto risponde a un bisogno concreto: rendere il patrimonio più vicino e reale per tutte le persone.