Il parco archeologico di Pompei apre un nuovo itinerario che mette al centro sostenibilità e tradizione agricola campana, in occasione degli 80 anni della Fao. L’iniziativa connette la storia antica con le sfide ambientali contemporanee, trasformando l’area archeologica in una sorta di aula aperta per riflettere su temi attuali legati al clima, alla biodiversità e all’alimentazione. Il progetto mira a usare la memoria di Pompei per ispirare azioni concrete e diffondere consapevolezza.
Un percorso tra storia e sostenibilità nel cuore di pompei
Pompei si trasforma in un laboratorio a cielo aperto dove quattordici luoghi chiave del sito archeologico diventano tappe per raccontare la relazione tra uomo e ambiente. Case, giardini, terme e spazi pubblici sono stati selezionati per rappresentare temi centrali come la gestione delle risorse idriche, la resilienza climatica e i sistemi alimentari. L’idea è mostrare come gli antichi abitanti della città utilizzassero già metodi di raccolta e conservazione dell’acqua, di orticoltura urbana e di sfruttamento dell’energia naturale per vivere in equilibrio con il territorio.
Esempi storici che ispirano
Questi esempi storici, inclusi la Casa del Frutteto e le Terme Centrali, fungono da stimolo per pratiche ambientali moderne. I visitatori possono così scoprire come la ricchezza culturale di Pompei racconti anche una lunga esperienza di sostenibilità. Il direttore del parco, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato che la collaborazione con la Fao ha permesso di creare un percorso affidabile e coerente sui temi ambientali più urgenti.
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Il ruolo della fao e delle istituzioni nel progetto pompei sostenibile
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle celebrazioni per gli 80 anni della Fao e punta a coniugare cultura e impegno globale sul clima. Yasmine Bouziane, direttrice dell’ufficio comunicazione della Fao, ha espresso l’orgoglio per aver contribuito a questo progetto ospitato in un sito patrimonio dell’umanità. La collaborazione ha portato a un’integrazione tra conoscenze storiche e obiettivi di sostenibilità che da anni la Fao sostiene a livello mondiale.
Anche il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha sostenuto il percorso, garantendo risorse e partecipazione istituzionale. Il viceministro Edmondo Cirielli ha ricordato l’importanza di trasformare luoghi come Pompei in spazi di apprendimento e sensibilizzazione sulle sfide globali definite dall’Agenda 2030. L’idea è far diventare il patrimonio culturale uno strumento attivo per coinvolgere la cittadinanza, soprattutto le nuove generazioni, su questioni come biodiversità, inclusione sociale e innovazione.
L’eredità ambientale di pompei e la sua attualità
La città antica offre testimonianze concrete sul modo in cui si affrontavano problemi oggi centrali, come l’uso razionale dell’acqua e il mantenimento della biodiversità. Gli spazi selezionati mostrano sistemi di orticoltura urbana e tecniche per garantire l’efficienza energetica, grazie alla posizione e all’architettura degli edifici. Queste strategie continuano a ispirare alcuni metodi attuali di gestione sostenibile.
Esempi di progettazione sostenibile
Dalle abitazioni private alle strutture termali, Pompei dimostra una profonda conoscenza dell’ambiente e delle sue risorse. La progettazione degli spazi teneva conto delle risorse naturali disponibili, ottimizzandone l’uso in modo da assicurare il benessere della comunità. Oggi questa eredità rappresenta un esempio tangibile per chi studia o pratica la sostenibilità, poiché racconta una lunga storia di adattamento e rispetto del territorio.
Pompei come spazio di educazione e confronto per milioni di visitatori
Il sito archeologico non è solo meta turistica, ma diventa anche luogo in cui affrontare temi rilevanti per il presente e il futuro. Ogni anno Pompei accoglie milioni di visitatori da tutto il mondo e il percorso Pompei Sostenibile trasforma quelle visite in un’opportunità per far riflettere sulle grandi questioni ambientali.
Attraverso pannelli informativi e percorsi tematici, i visitatori possono approfondire come la gestione delle risorse e le pratiche agricole abbiano caratterizzato la vita delle antiche popolazioni e come possano illuminare le sfide di oggi. L’iniziativa intende ampliare la percezione del patrimonio culturale come risorsa viva e dinamica, capace di interagire con i problemi urgenti del pianeta. Pompei si conferma così un punto di riferimento per cultura e ambiente, con uno sguardo rivolto anche alle nuove generazioni.