La coltivazione del pomodoro in Italia conta oltre 300 varietà registrate, un numero che si estende fino a 80 mila nel mondo. La Puglia si conferma protagonista nella produzione con la terza superficie coltivata a pomodori da mensa secondo i dati Ismea di gennaio 2025. In questa regione, l’attenzione si concentra su qualità e gusto, elementi fondamentali per distinguersi in un mercato vasto e competitivo.
La posizione della puglia nella produzione di pomodoro in italia
Tra le regioni italiane, la Puglia occupa un posto di rilievo nella coltivazione di pomodori destinati al consumo fresco. La superficie coltivata in questa regione si colloca al terzo posto, dietro solamente ad altre aree agricole con tradizioni consolidate. La varietà dei pomodori prodotti spazia dall’insalataro al datterino fino al ciliegino, tutte tipologie apprezzate per caratteristiche organolettiche specifiche.
Fattori che influenzano qualità e resa
L’espansione di queste coltivazioni rappresenta un dato significativo, considerando la complessità della gestione sotto serre e fuori suolo. La qualità del raccolto in Puglia deriva anche dal clima e dalla composizione del terreno, fattori che influenzano la resa e il sapore dei pomodori. La presenza di cicli colturali studiati e dosaggi precisi di nutrienti contribuisce a mantenere un equilibrio ottimale tra zuccheri e acidità, elementi distintivi dei prodotti locali.
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L’azienda agricola f.lli Facchini e la coltivazione sotto serra a Giovinazzo
L’azienda agricola F.lli Facchini, con sede a Giovinazzo in provincia di Bari, opera da più di quattro decenni nella coltivazione di ortaggi protetti, concentrandosi in particolare sui pomodori coltivati sotto serra e su sistemi fuori suolo. Su una superficie di circa 15 ettari, l’azienda produce principalmente pomodoro insalataro, datterino e ciliegino. Questi prodotti vengono riconosciuti per il sapore intenso e il buon equilibrio tra acidità e dolcezza, merito di tecniche agronomiche precise.
Sostenibilità ambientale e gestione produttiva
I metodi applicati dall’azienda prevedono un doppio ciclo colturale che permette di anticipare o prolungare i periodi di raccolta senza compromettere la qualità. “Ogni fase, dalla selezione delle sementi fino alla raccolta e al confezionamento, viene seguita con attenzione, per tutelare la freschezza e le caratteristiche organolettiche dei frutti.” L’adozione di serre a basso consumo energetico rispecchia l’impegno verso un modello produttivo sostenibile che mira a ridurre l’impatto ambientale.
Impegno sociale e ambientale
Oltre agli aspetti tecnici della produzione, l’azienda Facchini si impegna anche nel rispetto dell’ambiente e delle persone coinvolte nella filiera. Le serre non richiedono grande consumo di energia, un dettaglio che contribuisce a contenere le emissioni e a mantenere il ciclo produttivo più pulito. L’attenzione si estende al trattamento dei lavoratori, garantendo condizioni di lavoro adeguate e rispettose dei diritti, così da coinvolgere positivamente tutti gli anelli della catena produttiva e commerciale.
Innovazione nel packaging con etichette compostabili della Carby Label
La ricerca di sostenibilità si riflette anche nelle scelte relative al confezionamento del prodotto. La F.lli Facchini ha scelto fornitori che rispecchiano gli stessi valori ambientali, in particolare per il packaging e le etichette usate sui prodotti freschi. Le etichette adottate, fornite dalla Carby Label, sono compostabili e si adattano alle richieste crescenti di soluzioni a ridotto impatto ecologico nel settore ortofrutticolo.
Queste etichette, applicate sulle vaschette grazie a un flowpack, sono realizzate in carta termica con adesivi compostabili. Si inseriscono in un progetto, chiamato Carby Green, che esplora nuovi materiali alternativi a quelli tradizionali, favorendo quindi un minore impatto ambientale. La collaborazione con Carby Label non si limita alla fornitura ma si estende anche a una consulenza per ottimizzare l’etichettatura e renderla autonoma e flessibile.
La nuova linea passamore e la consulenza tecnico-produttiva
Marco Antonio Facchini, general manager della nuova business unit Passamore, ha sottolineato il ruolo della Carby Label nella fase di sviluppo della linea di passate di pomodoro. L’azienda ha cercato un sistema di etichettatura che potesse supportare prodotti nichel free a residuo zero. La scelta è ricaduta su una stampante Epson ColorWorks C6500, che ha permesso di gestire le etichette internamente, mantenendo autonomia operativa e contenendo i costi.
Questa soluzione ha permesso di etichettare tre varianti di passata – datterino, ciliegino e insalataro – con immagini nitide e colori brillanti, rispondendo così alle esigenze di mercato. Il rapporto con Carby Label si è consolidato in un percorso condiviso per conservare gli standard di qualità consolidati in quarant’anni di attività. “Avere partner in linea con questi valori si è rivelato fondamentale per affrontare le sfide della produzione e commercializzazione.”
Il successo di passamore e l’attenzione al consumatore
La linea di passate Passamore ha incontrato l’interesse del pubblico in eventi di settore come Tuttofood 2025 a Milano, dove è stata presentata come alternativa per clienti con esigenze specifiche. L’offerta si rivolge a chi soffre di allergie o intolleranze, consentendo di gustare un prodotto semplice e tipico come il pomodoro in una versione sicura e pulita.
Passamore ha trovato spazio tra i consumatori attenti alla salubrità e alla materia prima di qualità. L’iniziativa punta a valorizzare un frutto familiare ma declinato in modo nuovo, rispondendo a una domanda di mercato che richiede trasparenza e prodotti monitorati sotto ogni aspetto. Il riconoscimento ottenuto testimonia il lavoro che sta dietro a ogni fase della filiera e l’impegno a mantenere alto il livello del made in Puglia.