Pomod’oro a eboli premiati professionisti, artisti e imprenditori campani per l’anno 2025

Pomod’oro a eboli premiati professionisti, artisti e imprenditori campani per l’anno 2025

La tenuta Elisa di Santa Cecilia di Eboli ha ospitato il premio Pomo d’Oro, organizzato da Italy’Amo con Massimo Musella, per valorizzare eccellenze campane e italiane in cultura, ricerca, gastronomia e sociale.
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La tenuta Elisa di Santa Cecilia di Eboli ha ospitato la seconda edizione del premio "Pomo d’Oro - Premio all’Eccellenza", organizzato dall’associazione Italy’Amo per valorizzare personalità italiane distintesi in vari settori, tra cui ricerca scientifica, gastronomia, agricoltura e cultura. - Gaeta.it

La tenuta Elisa a Santa Cecilia di Eboli ha ospitato la seconda edizione del premio “Pomo d’Oro – Premio all’Eccellenza“, evento dedicato a riconoscere i meriti professionali, culturali e sportivi di personalità italiane. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Italy’Amo, nuova realtà guidata da Massimo Musella, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’imprenditoria campana e nazionale. Una serata ricca di premi e riconoscimenti a figure del territorio e non solo, che si sono distinte nel loro campo nel 2025.

La nascita e missione dell’associazione italy’amo

Italy’Amo è stata ufficialmente presentata al pubblico durante l’evento nella tenuta Elisa. Il progetto nasce per promuovere le attività imprenditoriali e culturali della Campania ma guarda anche a un respiro più ampio, fino all’intero territorio nazionale. La presidenza di Massimo Musella punta a creare una rete che supporti chi lavora con passione nei diversi ambiti del vivere civile, dall’economia all’arte, passando per la ricerca e lo sport.

L’evento di Eboli ha rappresentato la prima occasione concreta per mettere in scena questa ambizione, con una selezione di premi legati a diversi settori d’eccellenza. Tutti i premiati sono emersi grazie a risultati tangibili e alla capacità di rafforzare l’immagine del proprio lavoro e del territorio. Il pubblico presente ha potuto seguire la conduzione di Veronica Maya, che ha scandito i momenti della serata e introdotto ciascuna categoria.

Riconoscimenti nel campo della ricerca scientifica e medica

Il premio per la ricerca scientifica è stato assegnato alla professoressa Annamaria Colao, endocrinologa di fama internazionale. È ordinaria all’università Federico II di Napoli, dove dirige il dipartimento integrato di endocrinologia, diabetologia, andrologia e nutrizione. La sua attività di ricerca l’ha collocata tra i cento scienziati italiani più influenti nel mondo e tra le prime donne della comunità scientifica italiana.

Colao ha portato avanti progetti che hanno migliorato la comprensione di diversi disturbi metabolici e ha promosso innovazioni nel campo medico, contribuendo a far crescere la reputazione dell’istituzione napoletana nel panorama europeo. Il premio al suo lavoro dimostra la rilevanza della ricerca applicata in Campania e accende i riflettori su un settore spesso poco visibile al grande pubblico, ma cruciale per la salute della comunità.

Gli chef e i sommelier protagonisti della gastronomia campana

Nell’ambito della ristorazione sono stati celebrati due chef stellati campani. Maicol Izzo, chef due stelle Michelin del ristorante Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia, ha ottenuto il premio per la sua capacità di unire tradizione e modernità nei piatti. Al suo fianco, Giuseppe Aversa, stella Michelin del ristorante Il Buco di Sorrento, ha ricevuto il riconoscimento per l’elevata qualità gastronomica e l’impegno nella valorizzazione della cucina locale.

In campo enologico, Armando De Benedictis è salito sul gradino più alto per la categoria sommelier. Opera nel ristorante Indaco, all’interno dell’Hotel Regina Isabella di Ischia. De Benedictis è noto per la selezione attenta di vini regionali e internazionali, e per aver portato in alto il ruolo del sommelier come protagonista dell’esperienza culinaria.

L’attenzione al vino ha spinto a premiare anche il prof. Luigi Moio, protagonista della viticoltura campana con la società agricola Quintodecimo di Mirabella Eclano. La sua attività è legata alla ricerca di tecniche viticole capaci di esaltare le qualità dei territori irpini. Il premio testimonia il valore del lavoro in campagna e l’importanza della tradizione agricola in Campania.

Imprese agricole e associazioni impegnate nel sociale

Un altro riconoscimento è andato all’agricoltura con Marino Sorgente, titolare dell’Azienda Agricola Cerro, un’attività storica che rappresenta una realtà famigliare consolidata nel territorio. La sua produzione riflette il legame con la terra e l’attenzione alla qualità del prodotto, fattori che contribuiscono alle economie locali.

Il premio all’associazionismo ha invece premiato la Fondazione Sostenitori Ospedale Santobono, attiva dal 2004 nel sostenere l’ospedale pediatrico di Napoli. Questa realtà raccoglie fondi per migliorare le condizioni dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, investendo anche in tecnologie mediche. A ritirare il riconoscimento è stato il dottor Antonino Tramontano, fondatore e presidente onorario dell’organizzazione.

Infine, il settore culturale ha visto premiata Salerno Letteratura, evento promosso da Ines Mainieri, che ha ritirato il premio in rappresentanza del festival. L’iniziativa ha consolidato la città di Salerno come punto di riferimento per la letteratura e ha contribuito a portare sul territorio voci e opere di rilievo nazionale.

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