Polizia di frontiera di trieste blocca 9 persone per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare tra il 7 e il 13 maggio 2025

Polizia di frontiera di trieste blocca 9 persone per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare tra il 7 e il 13 maggio 2025

La polizia di frontiera di Trieste ha arrestato nove persone tra il 7 e il 13 maggio 2025 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, intensificando i controlli al confine con la Slovenia dopo la sospensione di Schengen.
Polizia Di Frontiera Di Triest Polizia Di Frontiera Di Triest
Tra il 7 e il 13 maggio 2025, la polizia di frontiera di Trieste ha arrestato nove persone coinvolte nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, intensificando i controlli al confine con la Slovenia dopo la sospensione temporanea di Schengen. - Gaeta.it

Tra il 7 e il 13 maggio 2025, la polizia di frontiera di Trieste ha intensificato i controlli, fermando nove cittadini stranieri che tentavano di introdurre in Italia migranti senza i requisiti legali per l’ingresso e il soggiorno. L’azione rientra nel rafforzamento dei controlli al confine con la Slovenia, dopo la sospensione temporanea dell’accordo di Schengen. Questa settimana di operazioni ha registrato un numero significativo di arresti, con molte persone coinvolte bloccate mentre operavano a vario titolo nella facilitazione della migrazione irregolare.

Operazioni di polizia e arresti tra il 7 e il 13 maggio

Nel corso della settimana di controlli, la polizia di frontiera di Trieste ha messo in atto diverse azioni mirate a fermare il traffico di migranti irregolari. Nove persone sono state arrestate, di cui quattro solo nella giornata del 12 maggio. Tre di questi arresti sono avvenuti in flagranza di reato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre uno è stato eseguito in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso dalla magistratura tedesca.

Gli arresti sono avvenuti in varie zone del confine con la Slovenia, dove i controlli sono tornati a essere serrati a causa della sospensione temporanea di Schengen. Le verifiche hanno riguardato soprattutto veicoli e persone sospette, grazie a una coordinazione tra diverse forze di polizia e all’impiego di tecnologie di monitoraggio. I fermati sono stati identificati rapidamente, e molti di loro sono risultato coinvolti in reti di trasporto o accompagnamento dei migranti irregolari.

Profili e nazionalità dei favoreggiatori e dei migranti fermati

Le persone arrestate avevano diverse nazionalità: croata, georgiana, kosovara, portoghese, serba, turca e ucraina. L’età di questi individui va dai 22 ai 67 anni, coprendo quindi un ampio spettro demografico. Nel corso della settimana, sono stati bloccati mentre accompagnavano in Italia un gruppo di 28 migranti irregolari. I migranti, con età compresa tra 16 e 55 anni, provenivano principalmente da Cina, Egitto, Georgia e Turchia.

Tra i migranti fermati c’era un minorenne non accompagnato. A questo ragazzo è stata garantita la presa in carico da parte di una struttura cittadina specializzata, capace di offrire assistenza adeguata ai minori stranieri non accompagnati. Gli altri migranti, naturalmente, sono stati trattenuti in attesa delle procedure legali.

Provvedimenti presi dopo gli arresti e sequestro dei mezzi

I soggetti arrestati sono stati trasferiti in diverse strutture carcerarie a seconda della loro situazione. Uno dei passeur è stato portato nel carcere di Gorizia, mentre gli altri sono stati condotti alla casa circondariale “Ernesto Mari” di Trieste. In aggiunta agli arresti, sono stati sequestrati i veicoli utilizzati per trasportare i migranti. Questi mezzi rappresentano spesso una componente chiave nelle indagini contro il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.

Arresto per mandato europeo e cooperazione internazionale

Nel corso delle indagini è emerso anche un caso particolare: un cittadino georgiano di 48 anni è stato rintracciato e arrestato in seguito a un mandato d’arresto europeo a fini estradizionali emesso a marzo dall’autorità giudiziaria tedesca. Questo provvedimento dimostra la cooperazione tra le forze dell’ordine europee per contrastare il crimine transfrontaliero di vario tipo, incluso il traffico di persone. Questi arresti alla frontiera di Trieste confermano, una volta di più, l’impegno delle autorità italiane nel presidio dei confini e nella lotta alle reti di immigrazione illegale.

Change privacy settings
×