Polemiche a fondi per il mancato finanziamento alle attività socioeducative per minori

Polemiche a fondi per il mancato finanziamento alle attività socioeducative per minori

a fondi il comune non ha partecipato al bando del dipartimento per le politiche della famiglia, suscitando critiche di salvatore venditti e preoccupazioni per le attività socioeducative rivolte ai minori
Polemiche A Fondi Per Il Manca Polemiche A Fondi Per Il Manca
A Fondi si accende la polemica per la mancata partecipazione del Comune al bando statale per attività socioeducative rivolte ai minori, con critiche dalla minoranza e preoccupazioni per le famiglie locali. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni a Fondi si è acceso un dibattito acceso dopo la pubblicazione dell’elenco dei comuni che hanno ottenuto contributi per iniziative socioeducative rivolte ai minori. Tra i beneficiari il Comune di Fondi non figura, un’assenza che ha sollevato critiche da parte del consigliere di minoranza Salvatore Venditti. Il nodo della questione riguarda la mancata partecipazione al bando statale, con pesanti ripercussioni sulle famiglie locali che attendevano sostegni per attività educative estive.

La mancata partecipazione di fondi al bando per attività socioeducative

Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia ha reso pubblico l’elenco dei comuni finanziati per progetti dedicati a minori. In questo elenco però il Comune di Fondi non compare. Questo dato ha subito attirato l’attenzione del consigliere Venditti, che ha confermato come il Comune non abbia nemmeno presentato domanda per accedere ai fondi statali.

Un’occasione persa per le famiglie di fondi

Accade così che Fondi abbia perso un’occasione importante per sostenere iniziative di carattere socioeducativo e ricreativo, rivolte in particolare ai bambini e adolescenti appartenenti a famiglie più fragili. Il tema non è solo burocratico, ma si riflette pesantemente sulla possibilità concreta di realizzare attività estive e momenti di aggregazione capaci di favorire inclusione e crescita.

Se in molti comuni limitrofi si sono mossi per beneficiare di questi contributi, a Fondi invece nessuna richiesta è stata inoltrata. Questa mancanza nel quadro complessivo degli interventi sociali del Comune ha destato stupore tra l’opposizione e una parte della cittadinanza. Il rischio che si affaccia è che l’assenza di queste risorse lasci un vuoto significativo nella proposta educativa destinata ai minori nel territorio.

Le accuse di salvatore venditti e le richieste di chiarimento

Salvatore Venditti, consigliere di centrosinistra e voce critica dell’attuale amministrazione comunale, ha definito la situazione un motivo di vergogna per chi governa la città. Secondo Venditti, se l’amministrazione si presenta spesso come capace di intercettare fondi esterni, questa volta non solo ha ignorato un’occasione ma ha anche tradito le aspettative di quelle famiglie che si attendevano un sostegno concreto.

La critica diretta a sindaco e assessore

Il consigliere ha puntato il dito contro il sindaco Beniamino Maschietto e l’assessore ai servizi sociali Sonia Notarberardino, chiedendo pubblicamente delle scuse per la mancata partecipazione al bando. Questa richiesta parte dal presupposto che sia necessario riconoscere un errore e assumersi responsabilità davanti alla comunità, specialmente rispetto a chi si aspettava di poter usufruire di servizi aggiuntivi per i propri figli.

Venditti ha dichiarato una generale delusione dovuta al silenzio che spesso accompagna situazioni del genere, esprimendo la speranza che i dirigenti coinvolti riconoscano l’importanza di quanto accaduto. Ha inoltre invitato sindaco e assessore a farsi da parte, lasciando spazio a chi possa gestire la città con attenzione verso tutte le famiglie, soprattutto le più vulnerabili.

Impatti sul territorio e prospettive future per le attività dedicate ai minori a fondi

L’assenza del Comune di Fondi dal finanziamento statale rischia di rallentare iniziative che potrebbero migliorare la qualità della vita dei bambini e ragazzi del territorio. Soprattutto nel periodo estivo, queste attività rappresentano un’opportunità per molte famiglie di offrire ai figli un’alternativa sana e stabile a momenti di isolamento o di difficoltà economica.

Un futuro incerto per le attività educative

Questa situazione apre uno scenario incerto per il futuro delle proposte socioeducative. Senza interventi adeguati, il rischio è che il divario tra le città che investono nei giovani e quelle che non lo fanno si allarghi ulteriormente. Nel contesto sociale attuale, sostenere i minori con progetti formativi e ricreativi non va visto solo come un costo, ma come una risposta alle esigenze reali delle comunità.

Da parte dei cittadini e delle realtà associative locali si attende una reazione dall’amministrazione, che dovrà spiegare le motivazioni di questa mancanza e, soprattutto, definire quali azioni si intendono intraprendere per recuperare terreno. Nel frattempo, le famiglie coinvolte restano in attesa, consapevoli che il tempo per organizzare tali programmi è limitato e che ogni ritardo può incidere negativamente sulla qualità di queste esperienze per i minori.

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