Polemica sul nuovo palasport di Genova: incertezze sulla capacità di ospitare gare internazionali

Polemica sul nuovo palasport di Genova: incertezze sulla capacità di ospitare gare internazionali

Il nuovo Palasport di Genova solleva preoccupazioni per la sua altezza insufficiente a ospitare competizioni internazionali di pallavolo, attirando critiche da politici e rappresentanti sportivi.
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Polemica sul nuovo palasport di Genova: incertezze sulla capacità di ospitare gare internazionali - (Credit: www.ansa.it)

Le recenti dichiarazioni riguardanti il nuovo Palasport di Genova hanno sollevato un acceso dibattito tra le autorità locali e i rappresentanti del mondo sportivo. Il presidente della FIPAV, Giuseppe Manfredi, ha evidenziato delle problematiche strutturali legate all’altezza dell’impianto, che non soddisfa i requisiti per ospitare competizioni internazionali ufficiali di pallavolo. Questo scenario ha attirato l’attenzione di politici e cittadini, sollevando interrogativi sulla futura funzionalità dell’impianto.

La posizione della FIPAV e la questione dell’altezza

Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo, ha espresso le sue preoccupazioni in merito al nuovo Palasport di Genova. In un’intervista rilasciata a Il Secolo XIX, ha sottolineato che la struttura non è adeguata per le competizioni ufficiali, in quanto la sua altezza è inferiore di circa 30 centimetri rispetto ai 12 metri richiesti dai regolamenti internazionali. Questo limite, se confermato, comprometterebbe la possibilità per la Nazionale italiana di disputare gare ufficiali e la porterebbe a limitarsi a partite amichevoli. Manfredi ha descritto la situazione come un “vero peccato,” dato che la capienza dell’impianto, fissata a 5.000 posti, sarebbe stata ottimale per eventi di calibro internazionale.

La questione dell’altezza del Palasport non è soltanto una problematica tecnica, ma tocca anche il prestigio e la visibilità dei programmi sportivi locali. La nazionale di pallavolo, infatti, busca spesso di giocare in impianti capaci di attrarre un pubblico vasto e di rispettare i più elevati standard internazionali. La difficoltà di ospitare eventi di grande richiamo potrebbe avere un impatto significativo non solo sullo sport, ma anche sul coinvolgimento della comunità nelle attività sportive.

Le osservazioni di Andrea Orlando

Il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali, Andrea Orlando, ha colto l’occasione per denunciare la questione riguardante il Palasport. Nella sua nota, ha fatto riferimento alla società Cds, già destinataria di un ingente finanziamento pubblico da 27 milioni di euro da parte del Comune, per la realizzazione di una struttura sportiva non conforme ai requisiti per le partite ufficiali. Orlando ha messo in evidenza l’incoerenza della gestione delle risorse pubbliche e ha invitato a una riflessione più profonda sulle scelte fatte per l’infrastruttura sportiva.

Il riferimento di Orlando alle risorse investite suscita interrogativi su come vengono valutati e selezionati i progetti sportivi in una città con una lunga tradizione nel settore. La funzione di tali impianti non è solamente quella di ospitare eventi, ma anche di promuovere la cultura sportiva e incentivare la partecipazione degli abitanti attraverso attività competitive di alto livello.

La risposta del Comune di Genova

Dall’altra parte, il Comune di Genova, attraverso l’assessore Alessandra Bianchi, ha difeso il nuovo Palasport, sottolineando che le misure della struttura rientrano negli standard previsti. Bianchi ha chiarito che il punto più basso della copertura, denominato “oculum,” è stato progettato per soddisfare le esigenze delle gare internazionali. Inoltre, ha menzionato l’innovatività del sistema utilizzato per i videoproiettori, posizionati a un’altezza di 11,7 metri ma adattabili per eventi che richiedano una configurazione diversa.

Questa difesa del progetto sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo tra amministratori e federazioni sportive, coprendo tutti gli aspetti tecnici e normative che regolano gli impianti. È prioritario garantire che le informazioni e le aspettative siano allineate, affinché gli sportivi e i tifosi possano usufruire di spazi adeguati per le loro attività. La soluzione dell’adeguamento dell’impianto, se confermata, sarebbe essenziale per evitare controversie in futuro e assicurerà a Genova la possibilità di ospitare eventi di portata internazionale.

La questione rimane aperta, con la visita imminente di Manfredi al Palasport per discutere direttamente con le autorità locali, evidenziando la volontà di trovare una soluzione condivisa.

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