La recente azione del sindaco di Buccinasco insieme all’assessore del Partito Democratico ha scatenato un acceso dibattito su temi di didattica e libertà di scelta educativa. In questa vicenda, la distribuzione del libro “La più bella del mondo” di Walter Veltroni, avvenuta senza il consenso dei genitori, ha suscitato reazioni e proteste. Rossano Sasso, deputato della Lega e capogruppo in commissione Cultura, ha sollevato interrogativi fondamentali sulle modalità di intervento della politica all’interno delle scuole.
il libro di veltroni e la sua diffusione nelle scuole
L’iniziativa ha preso vita quando il sindaco e l’assessore hanno deciso di entrare nelle scuole elementari per donare una copia del libro “La più bella del mondo” agli alunni. L’opera di Veltroni parla di esperienze che toccano temi sensibili come l’infanzia in contesti di difficoltà, facendo riferimento a bambini partigiani e rifugiati. Tuttavia, ciò che ha destato più scalpore è stata la modalità con cui sono avvenuti questi interventi, privi della conoscenza e del consenso delle famiglie.
Il deputato Sasso ha evidenziato come questo atto si configuri come una violazione dei diritti dei genitori, che non sono stati avvisati riguardo alla distribuzione del libro. La preoccupazione si estende al contenuto dell’opera e alla possibile influenza che un messaggio di questo genere potrebbe avere sui bambini, sollevando questioni di etica e di appropriato intervento educativo.
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l’interrogazione parlamentare della lega
In risposta alla situazione, Sasso ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Questo passaggio segnala una crescente tensione tra il consenso dei genitori e l’autorità delle istituzioni scolastiche e comunali. L’interrogazione si propone di chiarire le responsabilità del sindaco e degli assessori riguardo all’intervento nelle scuole, domandandosi se tali azioni siano state preventivamente autorizzate dai dirigenti scolastici e se il Consiglio d’Istituto fosse stato informato.
Sasso ha suggerito la necessità di una legge sul consenso informato, che richieda esplicitamente l’approvazione dei genitori per qualsiasi iniziativa extracurricolare. Questo aspetto si inserisce in un dibattito più ampio riguardante il diritto dei genitori di decidere sull’educazione dei propri figli e sul tipo di contenuti a cui gli alunni possono essere esposti.
le reazioni della comunità e il dibattito educativo
La comunità di Buccinasco ha risposto in vario modo a questa situazione. I genitori, a cui non è stata data alcuna notizia del progetto educativo in atto, hanno sollevato voci di protesta. Al centro della discussione c’è un contrasto tra chi ritiene che l’educazione debba includere una varietà di prospettive e coloro che avvertono un pericolo di indottrinamento. La politica, evidentemente, sta giocando un ruolo cruciale in questo dibattito.
Sotto il profilo educativo, ci si interroga sull’adeguatezza di inserire un libro che affronta temi complessi come quelli relativi all’immigrazione e ai diritti civili in un contesto di scuola elementare. La preoccupazione è che i bambini, ancora molto giovani, possano non avere gli strumenti per comprendere appieno le tematizzazioni proposte, specialmente in assenza di un intervento informato da parte dei genitori.
In questo clima teso, l’attenzione si concentra su come le istituzioni educative possano gestire l’insegnamento di valori e concetti importanti, senza scorciatoie o imposizioni, garantendo un dialogo trasparente con le famiglie. Il dibattito a Buccinasco si preannuncia come un’occasione per ripensare l’interazione tra famiglie, scuole e istituzioni, affinché l’educazione rimanga un diritto condiviso e rispettato.