Pol roger, lo champagne di famiglia che celebra 50 anni della cuvée sir winston churchill a roma

Pol roger, lo champagne di famiglia che celebra 50 anni della cuvée sir winston churchill a roma

Pol Roger, maison di champagne a conduzione familiare dal 1849, presenta la cuvée Sir Winston Churchill 2018 a Roma, mantenendo tradizioni artigianali uniche e un legame storico con la famiglia Churchill.
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Pol Roger, storica maison di champagne a conduzione familiare, presenta a Roma la cuvée Sir Winston Churchill 2018, simbolo di tradizione artigianale e legami storici con la famiglia Churchill, mantenendo una produzione limitata e metodi tradizionali unici. - Gaeta.it

Pol Roger, una delle poche maison di champagne ancora controllata dalla famiglia fondatrice, ha presentato a roma la storia che attraversa sei generazioni di viticoltura artigianale. In occasione di una tournée nelle enoteche più rilevanti della capitale, è stata mostrata l’annata 2018 della celebre cuvée sir winston churchill, un simbolo della maison nato mezzo secolo fa. La produzione rimane limitata e rigorosamente artigianale, mantenendo vive tradizioni uniche e rapporti storici con i discendenti del grande statista britannico.

La storica famiglia pol roger e le radici della maison in champagne

La storia di pol roger inizia nel 1849 ad Aÿ, un piccolo borgo della champagne. Pol Roger, figlio di una famiglia di notai colpita da difficoltà economiche per la malattia del padre, selezionò la vigna come strada per risollevare le finanze familiari. Si distinse fin da subito per la scelta del dosaggio brut, anticipando le preferenze di uno dei mercati più importanti per lo champagne, la gran bretagna. La fama della maison crebbe rapidamente. Nel 1899, alla scomparsa di pol roger, l’azienda si era trasferita a Épernay, punto di riferimento per tutta la regione dello champagne. I figli george e maurice modificarono il nome originale, aggiungendo “pol” al cognome roger, dando così origine al marchio come lo conosciamo oggi.

Un legame diretto e la gestione familiare

Pol roger oggi rappresenta un raro esempio di maison rimasta nelle mani di discendenti diretti della famiglia fondatrice dopo quasi due secoli. Questo legame diretto conferisce una gestione improntata al mantenimento di metodi tradizionali e all’attenzione meticolosa per ogni fase della produzione. La tutela della storia rimane un valore centrale anche negli scambi con altri protagonisti storici e famiglie legate alla maison.

La cuvée sir winston churchill, mezzo secolo di storia e rispetto delle tradizioni

Il punto di svolta per la maison è stato l’incontro tra sir winston churchill e odette wallace, moglie di jacques pol roger, ai tempi di un ricevimento all’ambasciata britannica a parigi. La scelta di dedicare allo statista una cuvée di prestigio è arrivata nel 1975, dieci anni dopo la sua morte. “L’idea della cuvée sir winston churchill nasce per riflettere i gusti personali del premier, con una struttura complessa e un lungo affinamento.” Ufficialmente lanciata nel 1984, questa cuvée è arrivata oggi alla sua diciannovesima annata.

Il brindisi annuale tra le due famiglie

Il legame con la famiglia churchill si rinnova ogni anno senza la richiesta di royalties, ma con un rituale brindisi tra le due famiglie che testimonia l’amicizia e il rispetto reciproco. Questa forma di sodalizio è rara nell’ambito delle maison di champagne e rappresenta un elemento unico nella storia di pol roger.

Produzione limitata e pratica artigianale al centro dell’identità pol roger

La maison pol roger gestisce oggi circa 92 ettari tra la valle della marna, la côte des blancs e la montagne de reims. Il 40% delle uve proviene direttamente dai vigneti di proprietà, mentre il restante raccolto arriva da coltivatori selezionati, vincolati da contratti a lungo termine. Ogni raccolta avviene esclusivamente a mano, un dettaglio che sottolinea la vocazione artigianale dell’azienda.

Una delle pratiche che distingue pol roger è la seconda fermentazione a freddo, mantenuta per 24 ore a 6 °C, che serve a conservare la freschezza e gli aromi delle uve. Questo passaggio è parte integrante della filosofia di esaltazione delle caratteristiche naturali del prodotto. Pol roger rimane l’unica maison dello champagne a eseguire ancora il remuage completamente a mano sull’intera produzione. Questa procedura tradizionale, ormai abbandonata dalla maggior parte dei produttori, conferma l’importanza del lavoro manuale nel processo produttivo e contribuisce al carattere unico dei suoi champagne.

Il futuro di pol roger e l’eredità con il nuovo stemma reale

La cuvée sir winston churchill 2018, lanciata durante la recente presentazione romana, segna un passaggio importante. È la prima annata firmata dallo chef de cave damien cambres e l’ultima riportante lo stemma della regina elisabetta. Le bottiglie future avranno l’effigie di re carlo III, con un cambio simbolico che accompagna la storia del prodotto aggiornandone il legame con la monarchia britannica.

Numeri e mercato italiano

La produzione di pol roger resta nel complesso limitata, aggirandosi attorno alle 30 mila bottiglie per questa cuvée prestigiosa. L’italia rappresenta circa il 10% di questo totale, con un massimo stimato di 3 mila bottiglie all’anno. Questi numeri confermano come pol roger mantenga una produzione selezionata, riservata agli intenditori e agli appassionati più attenti.

La maison conserva così una posizione di rilievo nel mondo dello champagne, fedele alla sua storia e alle tecniche tradizionali che la contraddistinguono. La cura artigianale, unita a rapporti storici e personali con famiglie di rilievo, la rende un simbolo di autenticità in un mercato spesso dominato dalla produzione industriale.

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