PlanEat nasce con l’obiettivo di cambiare il modo in cui le famiglie organizzano i pasti, riducendo gli sprechi e dando attenzione all’ambiente. L’idea unisce la tecnologia e l’esperienza nel settore della ristorazione per proporre una soluzione digitale che aiuta a pianificare la settimana alimentare, favorendo scelte più consapevoli e sostenibili. A spiegare questo progetto è Nicola Lamberti, Ceo di PlanEat, durante la conferenza stampa del 2025 tenutasi nella Sala Caduti di Nassirya del Senato.
La genesi di planeat: tecnologia e ristorazione insieme per l’ambiente
PlanEat nasce da una convergenza tra competenze informatiche e background nel settore della ristorazione. Secondo Nicola Lamberti, i fondatori hanno pensato che unendo queste due aree di esperienza fosse possibile creare un progetto in grado di impattare positivamente sull’ambiente e sul sistema alimentare. Il nome stesso, che gioca con le parole “plan” e “eat” , richiama la necessità di organizzare il cibo in modo da ridurre gli sprechi e salvaguardare il pianeta.
L’importanza del concetto di pianeta
Lamberti sottolinea che l’elemento principale è proprio il concetto di Pianeta, inteso come l’insieme da tutelare con scelte quotidiane più attente. Questa visione ha orientato lo sviluppo di una piattaforma semplice e accessibile per le famiglie, che permette di gestire in modo efficace la spesa e il consumo alimentare settimanale, evitando di comprare cibo in eccesso e di lasciarlo deteriorare.
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Come funziona la piattaforma: pianificare la settimana con semplicità
La piattaforma di PlanEat offre uno strumento pratico per organizzare i pasti della settimana. Al posto del tradizionale carrello della spesa, si utilizza una tabella articolata su colazione, pranzo e cena, distribuita nei giorni. In ogni cella si inseriscono i piatti che si desiderano consumare, e a quel punto il sistema calcola automaticamente gli ingredienti necessari per prepararli.
Un aspetto che rende il funzionamento particolarmente efficace è il modo inverso con cui si procede: non si parte dagli ingredienti, ma dalle ricette scelte. Questo aiuta a orientare la spesa in maniera più precisa, evitando acquisti inutili e riducendo gli sprechi alimentari. La piattaforma gestisce sia ricette da cucinare autonomamente sia piatti già pronti, dando spazio a diverse esigenze e ritmi di vita.
Vantaggi per l’ambiente e la salute
Questo sistema di pianificazione consente di avere un controllo concreto sull’alimentazione, permettendo di mangiare in modo più vario e bilanciato. Il risultato è anche un minor impatto sull’ambiente, grazie alla diminuzione degli scarti.
Sperimentazione e confezionamento: i kit di ricetta per ridurre ulteriormente gli sprechi
Nell’area dove PlanEat sta testando il progetto, il processo va oltre la semplice pianificazione. Lamberti racconta che la piattaforma si lega a una fase produttiva concreta, che comprende il lavaggio, il taglio, l’etichettatura e l’imballaggio di alimenti confezionati in kit per ricette. Ogni kit contiene tutti gli ingredienti necessari per preparare un determinato piatto, con istruzioni per la cottura.
Questo approccio elimina molte complicazioni: non servono lunghe ricerche degli ingredienti o tempi troppo lunghi in cucina. Ogni ricetta è studiata per essere realizzabile rapidamente, con la garanzia che tutto il necessario sia già pronto.
Kit di ricetta e sostenibilità
Questa logica permette alla persona di avere una dieta più equilibrata e varia, senza rinunciare alla comodità. In più, riduce sprechi e fondi alimentari inutilizzati, poiché la quantità degli ingredienti è calibrata dall’inizio.
Valorizzare abitudini sostenibili attraverso la tecnologia
PlanEat riflette una volontà diffusa di cambiare abitudini di consumo legate al cibo, troppo spesso caratterizzate da acquisti eccessivi e conseguenti sprechi. La piattaforma fondata da Nicola Lamberti e dal suo team prova a offrire un’alternativa concreta, che mette al centro la programmazione e la consapevolezza.
L’esperienza pratica della sperimentazione in condizioni reali suggerisce che un aiuto digitale può facilitare queste scelte. Il fatto che dietro ci sia anche una parte produttiva dedicata al confezionamento rende la soluzione completa e più accessibile a un pubblico ampio.
Sfide ambientali e risposta tecnologica
Il progetto si inserisce nel dibattito attuale, in cui ridurre gli sprechi alimentari è una delle sfide più urgenti per la tutela dell’ambiente e delle risorse. La proposta viene raccontata come un esempio di applicazione della tecnologia per rispondere direttamente ai bisogni quotidiani delle famiglie.