La presenza femminile nelle istituzioni pubbliche e nel mondo dell’impresa continua a essere tema centrale per la Liguria. Marco Bucci, presidente della Regione, ha commentato durante un incontro a Genova la situazione attuale di donne in ruoli dirigenziali pubblici e privati, offrendo spunti sulla parità salariale e sulle prospettive di genere nei settori tradizionalmente dominati dagli uomini.
La composizione femminile nelle amministrazioni pubbliche liguri
In Liguria, secondo Bucci, la presenza femminile nelle istituzioni pubbliche ha raggiunto una percentuale superiore al 60%. Questo riguarda sia gli impieghi ordinari che i ruoli dirigenziali in Regione e Comune. Una situazione che mostra un modello avanzato rispetto ad altri ambiti lavorativi, soprattutto rispetto al settore privato. Nel pubblico infatti, secondo Bucci, si ha una maggiore attenzione alla parità salariale nazionale e regionale, una condizione che manca invece in diversi comparti privati. Il presidente è intervenuto proprio per sottolineare questa differenza: mentre nella parte pubblica la parità salariale è ancora un obiettivo raggiunto, nell’industria e nell’imprenditoria privata questo traguardo non è stato ancora conseguito. Il richiamo è per una necessità di ridurre gap ancora presenti, soprattutto sugli stipendi.
Un modello da seguire
“Mentre nella parte pubblica la parità salariale è ancora un obiettivo raggiunto, nell’industria e nell’imprenditoria privata questo traguardo non è stato ancora conseguito.” ha detto Bucci, evidenziando la necessità di ulteriore impegno.
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L’importanza della diversità culturale e di genere nel management
Durante il suo intervento, Bucci ha ricordato la sua esperienza negli Stati Uniti, dove ha avuto un capo donna che lo ha sostenuto durante la sua carriera. Questo episodio, ha detto, gli ha permesso di fare un salto di qualità professionale decisivo. Ha evidenziato il rispetto che nutre verso la capacità imprenditoriale e manageriale femminile, sottolineando un principio che ormai molti riconoscono: la diversità è un valore concreto, non solo un principio astratto.
Diversità come valore aggiunto
La presenza di persone di sesso, origine e cultura diverse permette di arricchire il lavoro di squadra e il raggiungimento degli obiettivi. Per Bucci, il gender e l’appartenenza culturale creano una cultura aziendale che fa la differenza nel risultato finale. Ha indicato questo come un elemento chiave anche per le pubbliche amministrazioni, chiamate a sviluppare spazi di confronto e inclusione più ampi.
La crescita delle donne nella blue economy e nelle istituzioni regionali
La discussione ha toccato anche temi specifici come la blue economy, settore tradizionalmente dominato dagli uomini, che sta vedendo un incremento della partecipazione femminile. Bucci ha raccontato di un recente incontro dedicato proprio all’imprenditoria e al management femminile in questo campo. Ha sottolineato che la presenza di donne nella Regione, sia in ruoli amministrativi che politici, sarebbe un elemento positivo.
Valori oltre i numeri
Tuttavia ha messo in guardia dal puntare sui numeri come misura di parità: «La parità non si fa con i numeri, ma con i valori». Ha spiegato che per eventuali futuri cambiamenti nella giunta regionale si valuterà la qualità del contributo più che la quantità. Tra i valori più importanti, secondo Bucci, c’è anche la questione economica: la parità salariale resta una delle ingiustizie più grandi da superare, anche a livello locale.