Piazza Duomo all'aquila ospita la cerimonia per 130 giovani alpini in ferma iniziale il 5 luglio 2025

Piazza Duomo all’aquila ospita la cerimonia per 130 giovani alpini in ferma iniziale il 5 luglio 2025

a l’aquila il 5 luglio 130 giovani militari ricevono il cappello alpino dopo un intenso addestramento al centro di aosta, con eventi culturali e cerimonie che celebrano la tradizione degli alpini e il legame con la montagna
Piazza Duomo All27Aquila Ospita Piazza Duomo All27Aquila Ospita
Il 5 luglio a L’Aquila, 130 giovani alpini concludono il loro addestramento ricevendo il cappello alpino in una cerimonia simbolica in Piazza Duomo, celebrando tradizione, cultura e legame con la montagna. - Gaeta.it

Piazza Duomo all’aquila diventa teatro di un evento militare importante: il 5 luglio 130 giovani in ferma iniziale dell’esercito riceveranno il cappello alpino, un simbolo storico della tradizione militare italiana. Questi ragazzi, provenienti da diverse regioni d’italia, concludevano lì l’iter formativo gestito dal Centro Addestramento Alpino di Aosta, dopo settimane di duro addestramento dedicato soprattutto alle specialità di montagna. Un momento che richiama la storia delle forze alpine e l’importanza della montagna nella cultura e nella difesa nazionale.

La tradizione del cappello alpino e la cerimonia in piazza duomo

Il cappello alpino consegnato ai giovani militari è un copricapo con una penna, la cui forma risale a un modello antecedente la prima guerra mondiale. La penna rappresenta un tratto distintivo delle truppe alpine fin dalla loro nascita. La cerimonia vera e propria prevede che ogni militare riceva il cappello direttamente da un alpino in congedo, rendendo il gesto un passaggio simbolico di esperienza e valori. A ospitare questo rito è piazza duomo, uno spazio storico e centrale dell’aquila, scelto per il suo valore simbolico e per la sua vicinanza al territorio montano che gli alpini conoscono bene.

La cerimonia del 5 luglio segue una settimana ricca di eventi a tema montagna. Queste iniziative sono organizzate dal Centro Addestramento Alpino, con il sostegno di Regione Abruzzo, provincia e comune dell’aquila, e la collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini e del 9º Reggimento della brigata alpina Taurinense. Gli eventi hanno coinvolto l’intera città e raccolto appassionati di storia e cultura alpina.

Eventi culturali e incontri con la comunità alpina prima della cerimonia

Dal 1° luglio la città ha ospitato una serie di incontri e appuntamenti legati alla montagna e all’esperienza alpina. In particolare, la prima serata è stata dedicata a un confronto tra i giovani militari e una rappresentanza della sezione abruzzi dell’ana, composta da circa diecimila soci, all’auditorium Renzo Piano. Questi momenti hanno offerto ai ragazzi una possibilità di dialogo diretto con chi ha vissuto l’esperienza alpina a lungo e conosce quei valori da dentro.

Il 2 e il 3 luglio, nel cuore del centro cittadino, si sono tenute le giornate denominate “Incroci di montagna”, durante le quali due alpini della Sezione Militare di Alta Montagna hanno raccontato aneddoti, tecniche e storie legate al territorio montano e all’attività in quota. Questi incontri hanno creato un ponte tra la formazione militare e il legame culturale con la montagna.

Nelle stesse giornate si è svolta la fase conclusiva dell’addestramento diretto ai 130 militari. Il 2 luglio è stata organizzata un’ascensione sul Gran Sasso, uno dei rilievi più alti e rappresentativi degli appennini, mentre il 3 luglio hanno effettuato una marcia sul sentiero di san Gabriele, percorso noto per il suo valore storico e naturalistico.

Il percorso formativo del corso solarolo iii e la preparazione dei giovani alpini

Il corso Solarolo iii prende il nome da una montagna legata a una medaglia d’oro al valor militare guadagnata dal battaglione Aosta durante la prima guerra mondiale. I 130 giovani militari che hanno seguito questo corso sono stati inseriti nella 43a compagnia del battaglione Aosta. Il capitano Alessandro Marino, loro comandante, ha spiegato che il percorso si è sviluppato in undici settimane intense.

Le prime sei settimane si sono concentrate sul corso fucilieri, con esercitazioni pratiche e tecniche di combattimento di base. Poi tre settimane hanno riguardato un corso di base per sci o alpinismo, a seconda delle attitudini individuali. Questa parte del programma mira a preparare i volontari ad affrontare l’ambiente montano con sicurezza, includendo capacità di movimento su neve e terreni impervi. Le ultime due settimane hanno previsto un addestramento specifico al combattimento in montagna, che richiede competenze tattiche e fisiche più avanzate.

Questo iter formativo contribuisce a rafforzare l’identità degli alpini come specialità d’assalto e difesa in territori difficili, mantenendo vive tradizioni centenarie nel quadro delle esigenze odierne dell’esercito.

Il ruolo dell’aquila e dell’abruzzo nella cultura e nella storia degli alpini

L’aquila e l’abruzzo da sempre rappresentano luoghi di forte radicamento della cultura alpina. Qui si trova la sede del 9º reggimento della brigata alpina Taurinense, elemento fondamentale per la presenza militare in montagna. A questa realtà si accompagna una comunità numerosa di soci dell’ana che preservano e valorizzano le tradizioni e i ricordi di oltre un secolo di storia alpina.

Il sindaco dell’aquila, Pierluigi Biondi, ha definito questi appuntamenti un’occasione per accogliere in città i giovani militari, le loro famiglie e tutti i componenti della comunità alpina, sottolineandone il valore storico e identitario. Per l’ana, rappresentata dal consigliere nazionale Pietro Piccirilli, l’aquila è “una sede magnifica per la cerimonia” proprio per il suo legame con la montagna e per il prestigio della brigata Taurinense.

Questa combinazione di eventi formativi, incontri culturali e momenti simbolici conferma l’importanza di questo territorio per l’addestramento e il radicamento degli alpini nella realtà italiana di oggi. La città torna così a essere punto di riferimento di una tradizione che unisce storia, territorio e valori militari.

Change privacy settings
×