Piazza affari rallenta il rialzo con ftse mib in crescita e spread bt-p bund vicino a 100 punti

Piazza affari rallenta il rialzo con ftse mib in crescita e spread bt-p bund vicino a 100 punti

A Milano il Ftse Mib cresce dello 0,85% con spread Btp-Bund vicino a 100; Azimut vola grazie a indiscrezioni su Ion Group, mentre titoli bancari e industriali mostrano segnali positivi.
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A Milano il Ftse Mib chiude in crescita (+0,85%) con spread Btp-Bund vicino a 100 punti; in evidenza Azimut (+3,86%) per le indiscrezioni su Ion Group, mentre il settore energetico e tecnologico mostra segnali contrastanti. - Gaeta.it

A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in crescita, ma con un ritmo più contenuto rispetto alle attese, arrivando a 39.274 punti, con un progresso dello 0,85%. Lo spread tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi si è avvicinato a quota 100, attestandosi a 98,3 punti base, mentre i rendimenti mostrano andamenti opposti; quello italiano si è ridotto a 3,51% mentre il tedesco è salito a 2,52%. Questi dati hanno influenzato le contrattazioni, con movimenti significativi soprattutto tra i titoli finanziari e industriali.

Andamento dello spread bt-p bund e impatto sui rendimenti

Lo spread tra Btp e Bund decennali rappresenta un indicatore molto seguito per valutare la percezione del rischio del debito italiano rispetto a quello tedesco. Nella giornata di riferimento, mercoledì 14 maggio 2025, il differenziale si è portato a 98,3 punti, un livello che non si vedeva da alcune settimane. Il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni è sceso di 1,54 punti percentuali al 3,51%, segno che la domanda per il debito italiano è rimasta robusta, nonostante le pressioni sul mercato.

Dal lato tedesco, invece, il Bund a 10 anni ha visto un incremento del suo rendimento di 0,3 punti al 2,52%, spinto dalla crescente incertezza sul contesto europeo e dalle nuove valutazioni degli investitori sulla politica monetaria della Banca centrale europea. Questi movimenti divergenti tra Italia e Germania indicano un mercato finanziario piuttosto nervoso, dove gli investitori cercano di bilanciare opportunità e rischi.

Contesto macroeconomico europeo

Il contesto macroeconomico europeo resta segnato da incertezze legate a inflazione, crescita e geopolitica, fattori che possono influenzare ulteriormente la dinamica dello spread. Le mosse della Bce, previste per i prossimi mesi, saranno cruciali per stabilizzare questa situazione.

Focus sui titoli in evidenza: azimut e le indiscrezioni su ion group

Tra i protagonisti della seduta di piazza affari spicca Azimut, che ha messo a segno un rialzo consistente del 3,86%, raggiungendo il titolo migliore del giorno nel paniere principale. La spinta è arrivata dall’indiscrezione riguardo a un possibile ingresso di Ion Group all’interno di Tnb, il progetto di banca digitale che Azimut sta sviluppando insieme a Fsi .

Il titolo è stato anche sospeso per eccesso di volatilità nel corso della seduta, a testimonianza dell’interesse e dell’instabilità legati a questa voce. L’ipotesi di un nuovo investitore strategico nel progetto bancario digitale ha catturato l’attenzione degli operatori, che vedono nel settore fintech un potenziale di crescita importante per tutto il comparto finanziario.

Questa mossa potrebbe rilanciare la posizione di Azimut nel mercato del risparmio gestito e ampliare il perimetro delle attività digitali della società. Le indiscrezioni mostrano come l’ingresso di un gruppo internazionale possa offrire nuove risorse e competenze, elementi preziosi per affrontare un settore sempre più competitivo.

Altri titoli finanziari in rialzo

La seduta ha messo in evidenza anche il buon andamento dei titoli bancari, con Mps che ha guadagnato il 2,5%, Bper il 2,09%, Mediobanca il 1,95%, Popolare di Sondrio l’1,5%, Intesa Sanpaolo e Unicredit entrambe all’1,5%. Questi movimenti positivi riflettono un clima di maggiore fiducia degli investitori verso il comparto finanziario italiano, favorito anche dal calo del rendimento del Btp.

Tra gli industriali, Interpump si è mossa in rialzo del 2,7%, e Tim ha guadagnato il 2,44%, confermando un trend di interesse nel settore dei servizi e delle tecnologie. Questo gruppo di titoli ha contribuito a sostenere l’andamento positivo dell’indice, a differenza di alcune società che hanno risentito di dinamiche differenti.

Titoli energetici contrastati e la posizione di stellantis

Nel settore dell’energia, il quadro è risultato meno uniforme. Eni ha chiuso in leggero rialzo dello 0,29%, mentre Snam ha perso lo 0,76%, Terna lo 0,56% e Saipem lo 0,46%. Questi dati indicano una giornata di incertezze per le società dell’energia, condizionate anche dalla volatilità dei mercati globali e dalle fluttuazioni del prezzo delle materie prime.

Stellantis ha segnato un rialzo moderato dello 0,7% nonostante alcune voci di corridoio circolassero sulla possibile cessione del marchio Maserati. L’azienda ha subito smentito queste indiscrezioni, chiarendo che non sono previste operazioni in tal senso. Questo chiarimento ha probabilmente contribuito a limitare le oscillazioni del titolo e mantenere un clima più stabile.

Settore tecnologico in lieve calo

Inoltre, il settore tecnologico ha chiuso con un segno meno evidente: Stm è scesa dello 0,46% insieme ad altri concorrenti europei. La debolezza in questo segmento riflette le difficoltà che il mercato sta ancora affrontando tra pressioni inflazionistiche e rallentamenti nella domanda globale di chip.

L’attenzione degli investitori resta puntata soprattutto sugli sviluppi geopolitici e sulle decisioni delle banche centrali, elementi destinati a influenzare i prossimi movimenti sul listino italiano e più in generale sull’azionario europeo.

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